“CE NE SARANNO DELLE BELLE” - È LA PROMESSA DELL’OLGETTINA MARYSTHELL POLANCO MENTRE ENTRA IN TRIBUNALE A MILANO - OGGI SARÀ SENTITO ANCHE SPINELLI, IL BANCOMAT DELLE PAPI-GIRL - IERI SI È PARLATO DI “TOCCAMENTI” E RAGAZZE “PAGATE PER FARE SESSO CON BERLUSCONI” - IL PM HA RICOSTRUITO LA NOTTE IN CUI RUBY È STATA “INTERROGATA” DA LELE MORA E DAGLI AVVOCATI DEL BANANA, PER ISTRUIRLA SU COSA DIRE AI MAGISTRATI. LA TESTIMONE: “HANNO PARLATO DELLE SCENE HARD CON IL PREMIER”…

1- "ARIS MI DISSE CHE VENIVA PAGATA PER FARE SESSO CON BERLUSCONI"
Da "la Repubblica" - Oggi è il turno del ragionier Giuseppe Spinelli, assediato dalle «ospiti» di Silvio Berlusconi, Ruby compresa, con richieste di denaro. Sempre oggi Marysthelle Polanco, soubrette che chiedeva raccomandazioni per il Bagaglino. E ieri, in un´udienza importante per l´accusa, tre testi. Il processo Ruby-Silvio marcia spedito.

Luigi Sorrentino, carabiniere, ha raccontato che il 14 febbraio 2010, quando Ruby è sicuramente ad Arcore, vede con i suoi occhi «due ragazze in baby doll rosso». Il secondo teste, Natascia Teotino, racconta di aver visto «toccamenti» tra le ragazze e l´ex premier e che sapeva, dalla sua amica Arisleida Espinoza, la realtà del sistema delle «cene eleganti»: «Aris veniva pagata per fare sesso con Berlusconi».

Tre, c´è Serena Facchineri. È l´ex fidanzata di Luca Risso, ora compagno di Ruby: «Il 6 ottobre c´è stato un interrogatorio di Ruby a Milano, alla presenza di un emissario di lui, cioè Berlusconi». Però l´ha saputo da Risso, che s´è avvalso della facoltà di non rispondere in aula, ma nei corridoi ha detto ai cronisti: «Ruby verrà e parlerà, è arrabbiata, è stata manipolata».


2- MARYSTHELL POLANCO, DOPO CE NE SARANNO DELLE BELLE
(ANSA) - "Vedrete, dopo ce ne saranno delle belle". Lo ha detto Marysthell Garcia Polanco, la soubrette, tra le ospiti ad Arcore, nei corridoi di Palazzo di Giustizia a Milano prima di testimoniare al processo del caso Ruby nel quale é imputato Silvio Berlusconi. La ragazza, vestita con un tailleur nero e accompagnata dal fidanzato, a chi le ha chiesto se era emozionata ha risposto: "Un po', è la prima volta che mi presento davanti a un giudice".


3- LA NOTTE CHE RUBY IMPARÃ’ A MENTIRE PER BERLUSCONI
Gianni Barbacetto per il "Fatto quotidiano"

C'è, nel caso Ruby, una notte in cui nascono amori, si rompono fidanzamenti, si stringono patti segreti. È la notte di mercoledì 6 ottobre 2010, notte di trame e di intrighi, bugie e giuramenti, amore tradito, sesso e soldi. Notte, però, in cui nulla è come sembra.

Ha provato a ricostruirla il pm Antonio Sangermano, ieri, nell'aula in cui Silvio Berlusconi è processato, assente, per concussione e prostituzione minorile, per i suoi rapporti con Karima El Mahroug, in arte Ruby Rubacuori. Erano convocati come testimoni due dei protagonisti di quella strana notte: Luca Risso, il genovese gestore di locali notturni come l'Albikokka e il Fellini, che poi è diventato il compagno di Karima e, da cinque mesi, il padre di sua figlia Sofia; e Serena Facchineri, biologa dai capelli ricci, che quel 6 ottobre di Risso era ancora la fidanzata.

La scena: Milano, esterno notte. Luca vi aveva accompagnato Ruby. Nella pausa di una misteriosa riunione, telefona a Serena e le racconta che cosa sta succedendo. Prima, i due si erano scambiati enigmatici sms. Ieri, in aula, l'occasione per chiarire ogni cosa. Ma Risso tiene la bocca cucita. Si avvale della facoltà di non rispondere, poiché è indagato in procedimento connesso (per aver fatto esibire Ruby, minorenne, nel suo locale: uno spettacolino in cui mimava rapporti sessuali, con immagini subito finite in rete). È costretta invece a parlare Serena, che come testimone ha l'obbligo di dire la verità. E di spiegare i contatti tra lei e Risso, quella notte.

Alle 22.43, Luca le invia un sms: "Sono nel mezzo di un interrogatorio allucinante... Ti racconterò ma è pazzesco!". Serena risponde subito: "Stai attento... ricordati grano". Alle 23.47, Serena domanda: "Ma dove sei? perché stanno interrogando Ruby? E perché tu ascolti tutto? C'è Lele o solo l'avvocato?". Luca risponde alle 23.54: "C'è Lele, l'avv., Ruby, un emissario di Lui, una che verbalizza... Cmq tranquilla è tutto molto tranquillo. Sono qui perché pensano che io sappia tutto".

Tre quarti d'ora dopo, alle 00.39, Luca Risso telefona a Serena: "Sono ancora qua. Ora sono sceso un attimino sotto, sono venuto a far due passi... Lei è su, che si son fermati un attimino perché siamo alle scene hard con il Pr... con con una... con la persona". Dunque quella notte Ruby è stata "interrogata". Non dalla procura di Milano. Le indagini erano ancora segrete (le prime notizie usciranno sul Fatto Quotidiano solo venti giorni dopo, il 26 ottobre 2010). Un "interrogatorio " privato, dunque, alla presenza di Le-le Mora, di un avvocato, di "una che verbalizza" e di "un emissario di Lui", scritto con la maiuscola.

L'avvocato è Luca Giuliante, il dirigente del Pdl che a quell'epoca è il legale di Karima e anche di Mora. E "Lui"? Serena ammette in aula: "Era Berlusconi". L'"interrogatorio", secondo il racconto di Risso al telefono, si ferma quando la ragazza arriva a parlare dei rapporti sessuali con Silvio ("Si son fermati un attimino perché siamo alle scene hard con il Pr...").

Chi è il "Pr..."?, chiede il pm. "Il presidente Berlusconi", ammette Serena. Lo conferma la stessa Ruby, in una sua telefonata intercettata il giorno dopo, giovedì 7 ottobre. "Mi sono sentita con con lui", dice Karima a Risso. "Lui! Lui... luiiii, Gesù... M'ha chiamato proprio tre minuti fa (...) e m'ha dettoooo che ha saputo che ho detto tante cose. Le ho detto, guarda, io ho detto tante cose, ma ne ho nascoste tantissime (...). Le ho detto sì, però io ti volevo fare un'altra domanda (...), cioè, io voglio che almeno da tutta questa situazione io ne esca con qualche cosa... Lui fa, è normale".

Soldi in cambio di silenzio, sembra chiedere Ruby. E anche Serena parla di soldi, quella notte, nel suo sms a Luca: "Stai attento...ricordati grano". Ma la biologa dai capelli ricci ha finito le ammissioni e sfodera imbarazzi e"non ricordo". Il "grano" di cui parla? Non è il compenso per il silenzio di Risso ("Sono qui perché pensano che io sappia tutto"), ma l'incasso della serata nei locali genovesi, che chissà perché si sarebbe portato a Milano. Quella notte, racconta la testimone, finisce il rapporto tra lei e Luca. E inizia quello tra Luca e Ruby. Il pm mostra di non credere al racconto di Serena, alla rottura improvvisa. Fine di un amore o accordo segreto? La questione resta aperta, insieme ad altri piccoli misteri del caso Ruby.

 

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