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PENTAGONO, NUOVO ATTACCO CONTRO 'NAVE DROGA' NEL PACIFICO
 nicolas maduro bitner villegas
nicolas maduro bitner villegas
(ANSA) - WASHINGTON, 29 OTT - Il Pentagono ha annunciato che quattro persone sono state uccise in un nuovo attacco a una presunta nave della droga nel Pacifico. L'annuncio del segretario alla Difesa americano Pet Hegseth su X arriva il giorno dopo un altro raid americano nel quale sono morte 14 persone portando il bilancio totale delle vittime della controversa campagna militare antidroga di Donald Trump ad almeno 62 persone.
MADURO, 'REVOCARE LA CITTADINANZA AI TRADITORI DELLA PATRIA'
(ANSA) - CARACAS, 29 OTT - Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha annunciato di aver chiesto al Tribunale Supremo di Giustizia (Tsj) di autorizzare la revoca della cittadinanza ai cittadini che sostengano un'invasione militare straniera contro il Paese.
 nicolas maduro come babbo natale
nicolas maduro come babbo natale
"Ho elevato al Taj una considerazione costituzionale perché a ogni agente che vende la patria, che si unisca a un esercito imperialista per invadere il Venezuela, sia tolta la nazionalità", ha dichiarato oggi Maduro durante una dichiarazione a reti unificate, precisando di averlo fatto "senza mezzi termini".
Il capo di Stato ha citato esplicitamente l'oppositore Leopoldo López, attualmente in esilio in Spagna, accusandolo di aver chiesto pubblicamente "che l'esercito gringo entri in Venezuela e lo nomini presidente".
La vicepresidente Delcy Rodríguez ha confermato che il governo ha già presentato il ricorso al Tribunale Supremo di Giustizia e intende attivare le procedure per annullare il passaporto di López. Le dichiarazioni di Maduro arrivano dopo che López aveva espresso sostegno all'offensiva militare ordinata da Donald Trump contro il cartello venezuelano dei Soli.
ALTA TENSIONE SUL VENEZUELA: 13 NAVI AMERICANE DAVANTI ALLA COSTA POSSIBILI GLI ATTACCHI MISSILISTICI
Estratto dell'articolo di Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”
Altissima tensione nei Caraibi, e non soltanto per il passaggio del devastante uragano Melissa. Con l’arrivo della mega-portaerei Gerald Ford, la nave «più letale» della Marina statunitense, che ha radunato l’intero gruppo d’attacco in Adriatico prima di salpare verso l’America, il dispiegamento di truppe navali ordinato da Donald Trump di fronte alle coste del Venezuela sarà il più imponente nella storia delle Forze armate Usa dai tempi della prima Guerra del Golfo (1990-1991).
Si prospetta un’escalation militare imprevedibile, anche se gli analisti sono ormai certi che presto qualcosa accadrà nell’area. «Non mandi una delle tue risorse navali più importanti soltanto per farle fare un giro e stare lì a guardare. O la si usa o la si riassegna immediatamente. Molto probabilmente ci sarà un attacco missilistico contro il Venezuela», preannuncia Mark Cancian, colonnello della Marina e autore di un’analisi del Centro per gli studi strategici e internazionali sulle forze in campo. Gli Stati Uniti disporranno di più di 700 missili, oltre a circa 180 testate Tomahawk.
Secondo il quotidiano El Nuevo Herald , gli Usa non hanno forze sufficienti per portare a termine un’invasione terrestre con truppe statunitensi su suolo straniero. Ma è evidente la pressione crescente sul regime di Nicolás Maduro. [...] Il presidente-padrone del Venezuela, secondo alcune fonti, starebbe preparando la fuga verso Paesi amici. È quello che suggerisce Richard Scott, senatore repubblicano della Florida: «Se fossi Maduro me ne andrei in Russia o in Cina subito», ha detto a Cbs News. [...]
Con la portaerei Gerald Ford, il cui arrivo è previsto per la prossima settimana, davanti al Venezuela stazioneranno 13 forze navali tra cui otto navi da guerra (sei cacciatorpediniere), tre navi d’assalto anfibie e un sottomarino.
Un livello mai raggiunto durante l’invasione di Panama del 1989 o quella di Grenada del 1983. «È il più grande dispiegamento navale in America Latina degli ultimi 25 anni, forse degli ultimi 40», afferma Cancian.
Lo schieramento, che si aggiungerà ai sorvoli dei bombardieri B-1B, comprenderà elicotteri SH-60R, jet da combattimento, caccia e aerei di supporto alle portaerei che saranno in grado di condurre una campagna su scala ben più ampia rispetto a quella ordinata da Donald Trump per combattere il traffico di droga. «Il risultato più probabile sono attacchi aerei e missilistici, anche perché questa forza non è progettata per un’invasione», afferma Cancian. [...]






 
						
							
			         
						
							
			         
						
							
			         
						
							
			         
						
							
			        