monica cirinna esterino montino cane capalbio

“SIAMO NELLA MERDA CON L'INFLAZIONE E VOI STATE QUI A CHIEDERMI DEI SOLDI NELLA CUCCIA DEL CANE?” – A SINISTRA FANNO LE BATTAGLIE SUL TETTO AL CONTANTE MA SUI 24MILA EURO DELLA CIRINNA’ TUTTO TACE. ANZI LEI SI INCAZZA PURE  – LA SENATRICE DEM HA RICHIESTO LA SOMMA TROVATA UN ANNO FA NELLA CUCCIA DEL FORTUNATISSIMO CANE DENTRO L’AZIENDA DI CAPALBIO: “LI VORREI DARE IN BENEFICENZA”. IL GIP PER ORA DICE NO - SCRICCHIOLA IL COLLEGIO BLINDATO PER LA CIRINNA'?

GIOVANNA CAVALLI per il Corriere della Sera

 

 

monica cirinna foto di bacco

Non è di buonumore la senatrice del Pd Monica Cirinnà quando risponde al telefono: «Non ho niente da dire sulla questione, è un anno che ripeto sempre le stesse cose, non me ne sto occupando io, ma l'ufficio stampa del Pd, che poi c'è il Paese alle elezioni, siamo nella m... con l'inflazione e voi state qui a chiedermi dei soldi nella cuccia del cane?».

 

In effetti sì, glielo chiediamo, visto che, a un anno esatto (era l'agosto del 2021) dal ritrovamento di quei 24 mila euro - un sacchetto di plastica impolverato con 48 banconote da 500 euro, arrotolate e fermate con elastici - dentro la cuccia del cane nell'azienda agricola CapalBio Fattoria, nel borgo sempre caro alla Sinistra - residenza toscana della senatrice e del marito, Esterino Montino, sindaco dem di Fiumicino - si torna a parlare proprio di quel denaro.

 

IL CANE DELLA CIRINNA - MEME

Perché a quanto pare, dopo che il pm Giampaolo Melchionna, del tribunale di Grosseto, esaurite le indagini dei carabinieri, ha chiesto al gip l'archiviazione poiché nessun reato era stato commesso, si tratta di capire che fine debba fare il bottino che mani ignote hanno riposto nella casetta di legno («ma non la usiamo», precisò subito la padrona di casa, non era quella del suo cane Orso, un maremmano) e che nessuno aveva finora rivendicato.

 

esterino montino monica cirinna foto di bacco

Lo avrebbe fatto, benché indirettamente, proprio la senatrice Cirinnà, come si deduce dalle carte, facendo valere, tramite il proprio avvocato, l'articolo 932 del codice civile che definisce il concetto di «tesoro». E per cui «qualunque cosa mobile di pregio, nascosta o sotterrata, di cui nessuno può provare d'essere proprietario, appartiene al proprietario del fondo in cui si trova». E quindi a lei e al marito. Con l'intenzione però di devolverli a opere di bene, con relative agevolazioni fiscali.

 

I SOLDI NELLA CUCCIA DEL CANE DELLA CIRINNA - MEME BY OSHO

Non è stato di questo avviso il gip Sergio Compagnucci, per cui invece i 24 mila euro, confiscati dalla legge, appartengono sì per metà al proprietario del terreno, ma per l'altra a chi li ha trovati: Fabio Montino,primogenito di Esterino, e l'operaio Fabio Rosato, che rinvennero la busta con il malloppo - lasciato chissà da chi, quando e perché - durante i lavori di ristrutturazione della tenuta. Alla fine sulla destinazione del tesoretto deciderà il tribunale civile.

 

La senatrice del Pd - che si sarebbe già garantita una candidatura blindata nel Lazio alle prossime elezioni - si difende con un comunicato: «Da quasi un anno spiego a chiunque che la cuccia dove sono stati ritrovati dei soldi in contanti era in disuso da anni, ai margini della nostra proprietà, in un luogo aperto al pubblico transito, non visibile dalla nostra abitazione e a ridosso della strada provinciale», ricorda.

I SOLDI NELLA CUCCIA DEL CANE DELLA CIRINNA - MEME

 

E spiega: «Ho da subito avvisato i carabinieri e ho semplicemente comunicato al giudice attraverso il mio avvocato, come prevede la legge, cosa avrei fatto nel caso in cui caso i denari mi fossero consegnati. Non restituiti, perché, appunto non sono miei.

 

Ho detto chiaramente che quei soldi sarebbero andati in beneficenza all'Associazione «Olympia de Gouges» che si occupa di violenza sulle donne nel territorio della bassa Maremma. Mi dispiace che vengano tirate in ballo vicende private della mia famiglia che niente hanno a che vedere con questa storia». La sostiene Sabrina Gaglianone, presidente dell'associazione a cui quei 24 mila sono stati promessi ma chissà mai se arriveranno: «Monica è una persona seria, lo sa bene che quei soldi non sono suoi, non credo proprio che se li voglia tenere, suvvia».

montino cirinna 9MEME SUL CANE DELLA CIRINNAmontino cirinna?monica cirinnàcirinnà montino villa capalbioEsterino Montino E MONICA CIRINNAEsterino Montino E MONICA CIRINNAcirinnà montino villa capalbiocirinnà montino cani villa capalbioMONICA CIRINNA E LA CAMERIERA MEME BY ANNETTA BUSETTI

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....