
COCCI ROTTI A DESTRA – CHI C’È DIETRO AL RICATTO HARD A TOMMASO COCCI, ASTRO NASCENTE DI FRATELLI D’ITALIA A PRATO? LUI DAVANTI AGLI INQUIRENTI AVANZA IL SOSPETTO SU UN COLLEGA DI PARTITO, CHE LO VOLEVA “BRUCIARE” PER SOFFIARGLI IL SEGGIO IN CONSIGLIO REGIONALE ALLE PROSSIME ELEZIONI – AL DI LÀ DELLA FOTO HOT, IL TEMA È POLITICO: IL 34ENNE È SEGRETARIO “IN SONNO” DELLA LOGGIA MASSONICA SAGITTARIO, DI CUI ERA STATO GRAN MAESTRO L’IMPRENDITORE RICCARDO MATTEINI BRESCI, PRESUNTO CORRUTTORE DELL’EX SINDACA ILARIA BUGGETTI, DEL PD. UN BEL CORTOCIRCUITO PER LA DESTRA, CHE NEI MESI SCORSI HA ACCUSATO IL “SISTEMA DI POTERE” DEM BASATO SUI RAPPORTI CON LA MASSONERIA…
1. PRIMA L’INCHIESTA SULLA SINDACA PD, ORA IL DUELLO IN FDI: PRATO È UN CASO
Estratto dell’articolo di Giorgio Bernardini per il “Corriere della Sera”
Le lettere anonime con i primi ricatti sono arrivate dopo l’adescamento online, a gennaio. «Se ti candidi ti distruggiamo la vita», c’era scritto. La vittima è Tommaso Cocci, avvocato pratese di 34 anni, capogruppo di FdI in Consiglio comunale, pronto a correre per le elezioni regionali toscane del 12 e 13 ottobre.
La Procura di Prato guidata da Luca Tescaroli indaga sui fatti già da 5 mesi: vuole capire chi c’è dietro le minacce, che ieri sono state rese pubbliche dal Fatto Quotidiano . Anche il giovane avvocato pratese vuole capire se le intimidazioni sono frutto di un regolamento di conti interno al suo partito.
Il responsabile organizzativo dei meloniani Giovanni Donzelli e la deputata pratese Chiara La Porta — cui il giovane avvocato pratese è politicamente vicino — stanno decidendo in queste ore se confermare o meno la corsa di Cocci alle Regionali.
Tutto comincia quando Cocci — fratello di Marco, noto attore e musicista — riceve i primi messaggi con accuse infamanti. Illazioni sui suoi comportamenti sessuali, droga e legami massonici. Quest’ultimo aspetto è politicamente il più rilevante. A marzo la segnalazione arriva ai pm, che aprono un fascicolo.
Cocci, poco dopo, denuncia personalmente un adescamento in Rete: immagini private finite a chi poi avrebbe messo in moto la macchina del ricatto. Poi, quando lui non si è fatto da parte, quella del fango. «Un caso di revenge porn all’interno di un tentativo di estorsione», sentenzia la vittima da un video sui social.
Rivolgendosi a chi ha diffuso immagini e dossier, Cocci ha poi detto: «Chi ha orchestrato questa infamia deve sapere che per cose simili le persone si ammazzano! So che è difficile ma fate come me, denunciate».
[…] Il Comune di Prato è infatti commissariato da giugno, quando la sindaca del Pd Ilaria Bugetti si è dimessa dopo essere finita al centro di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze per corruzione.
[…] Proprio la massoneria sembra essere il filo rosso comune alle due vicende. Nelle lettere ricevute, Cocci è accusato di essere segretario della loggia Sagittario, la stessa evocata dell’inchiesta che ha portato alle dimissioni della Bugetti. Una loggia di cui l’imprenditore tessile Riccardo Matteini Bresci — presunto corruttore dell’ex sindaca — si vantava di avere il controllo, con un pacchetto di 4 mila voti. Cocci conferma il proprio ruolo di «segretario», ma precisa di essersi «messo in sonno» a giugno e nega qualsiasi legame con Matteini Bresci. […]
2. SCATTI HARD, VELENI E MASSONERIA CONSIGLIERE FDI RICATTATO A PRATO
Estratto dell’articolo di Matteo Lignelli e Luca Serranò per “la Repubblica”
Una squallida storia di ricatti rischia di scombinare i piani del centrodestra per le elezioni regionali in Toscana. Accade a Prato, seconda città della regione. La vittima è Tommaso Cocci, che è stato capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale finché, a giugno, il governo cittadino non è caduto in seguito alle dimissioni dell'ex sindaca Ilaria Bugetti del Pd, indagata per corruzione.
Avvocato di 34 anni, fratello dell'attore Marco Cocci, il politico toscano è considerato un astro nascente della destra locale, pronto a candidarsi in consiglio regionale alle elezioni di ottobre.
A febbraio e aprile, quando ha deciso di denunciare, ha ricevuto lettere di minacce ed è stata fatta circolare una sua foto intima. «Se continui a fare politica ti distruggiamo la vita», una delle minacce, accompagnata da accuse sul presunto uso di droga e persino di festini con minori.
E con un riferimento all'affiliazione alla massoneria, peraltro nella stessa loggia Sagittario di cui per anni era stato Gran maestro l'imprenditore Riccardo Matteini Bresci, gigante locale delle tintorie e grande elettore dell'ex sindaca Bugetti (entrambi sono indagati dalla Dda fiorentina), al punto di vantarsi in una conversazione intercettata di aver raccolto 4.000 voti proprio da ambienti massonici.
Un corto circuito non da poco per la destra pratese, che proprio sul tema dei presunti rapporti tra esponenti della maggioranza in Consiglio comunale e la massoneria aveva costruito gli attacchi dei mesi scorsi ai dem e al loro presunto «sistema di potere».
Dagli atti emerge il ruolo di Cocci come segretario della loggia Sagittario. A Repubblica, lui conferma la circostanza, aggiungendo di essersi «messo in sonno» a giugno, proprio il mese in cui in città esplodeva il caso Bugetti.
Secondo la ricostruzione, la foto intima è stata recapitata – insieme alle lettere di minacce - anche a dirigenti di Fratelli d'Italia e a uno di Forza Italia. All'origine ci sarebbe una trappola, con il politico che ha inviato l'immagine in chat dopo essere stato adescato, forse dallo stesso autore del ricatto (nascosto dietro un profilo fake).
«Quella foto purtroppo è vera, ho fatto una schiocchezza», avrebbe detto davanti agli inquirenti, avanzando poi il sospetto su un collega di partito, anche lui in competizione per un seggio in consiglio regionale e per questo deciso a "bruciare" la sua ascesa.
[…] Le indagini della procura di Prato, diretta da Luca Tescaroli, vanno ora avanti per individuare l'autore del ricatto e chiarire se possa aver avuto dei complici. I reati ipotizzati sono quelli di revenge porn e diffamazione.
Sul fronte politico, intanto, il Pd passa al contrattacco dopo mesi di polemiche sulla vicenda Bugetti e sullo stesso, presunto ruolo avuto dalla massoneria nella sua elezione: «Dopo mesi di campagne d'odio contro di noi, chiedo perché Tommaso Cocci non abbia avuto l'onestà intellettuale di dichiarare fin da subito la sua appartenenza alla loggia – tuona il segretario provinciale del Pd, Marco Biagioni – e perché i fratelli e le sorelle d'Italia, se ne erano a conoscenza, abbiano taciuto e coperto questa notizia così a lungo».