
COLPI DI QATAR! - L'EX VICEPRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, EVA KAILI, E SUO MARITO FRANCESCO GIORGI, ARRESTATI NEL 2022 PER IL QATARGATE, DENUNCIANO ANTONIO PANZERI ACCUSANDOLO DI CALUNNIA - L'EX EURODEPUTATO, AL CENTRO DELL'INCHIESTA, AVREBBE TIRATO IN BALLO LA COPPIA PER OTTENERE IL PATTEGGIAMENTO - LA FRASE DELL'ISPETTORE CAPO CEFERINO ALVAREZ-RODRIGUEZ, QUANDO KAILI E GIORGI ERANO AI DOMICILIARI: "NON CREDIAMO A NIENTE DI QUELLO CHE DICE PANZERI. SAPPIAMO BENISSIMO CHE CI PRENDE IN GIRO..."
Qatargate, Kaili e Giorgi denunciano Panzeri a pm Milano
(ANSA) - MILANO, 03 OTT - L'ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, e suo marito Francesco Giorgi, entrambi arrestati all'epoca, nel 2022, nell'inchiesta belga sul Qatargate, sono in Procura a Milano, dove vengono sentiti come testimoni.
Entrambi, infatti, da quanto si è saputo, assistiti dall'avvocato Domenico Aiello, hanno presentato una denuncia per calunnia nei confronti dell'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri, anche lui finito in carcere nell'indagine belga e che, poi, fece dichiarazioni, per un patteggiamento, anche tirando in ballo i due. Kaili e Giorgi vengono sentiti dal procuratore Marcello Viola e dall'aggiunto Eugenio Fusco.
Eva Kaili Francesco Giorgi Niccolo Figa-Talamanca Pier Antonio Panzeri
L'inchiesta della magistratura belga, nata da attività degli 007, era scattata all'alba del 9 dicembre 2022 anche col sequestro di valigie piene di contanti (oltre 1,5 milioni di euro) e aveva portato all'arresto di Panzeri, all'epoca eurodeputato Pd, del suo braccio destro Francesco Giorgi e dell'ex vicepresidente dell'Eurocamera, la greca e socialista Eva Kaili. Kaili e Giorgi avevano passato alcuni mesi tra carcere e domiciliari, mentre Panzeri per tornare libero aveva patteggiato e collaborato, riempiendo verbali.
L'ipotesi della Procura di Bruxelles (il giudice Michel Claise aveva firmato i mandati d'arresto, ma poi aveva fatto un passo indietro all'emergere di un presunto conflitto d'interessi) era che un gruppo di europarlamentari avesse incassato tangenti per favorire gli interessi del Qatar e del Marocco in ambito europeo.
Eva Kaili aveva contestato già tempo fa le parole messe a verbale dal pentito Panzeri, perché "inattendibili": il memorandum del patteggiamento sarebbe stato "privo di validità", perché firmato dal politico ed ex sindacalista dopo le pressioni esercitate dall'ex giudice Claise e per ottenere in cambio la liberazione della moglie, Maria Colleoni, e della figlia Silvia, che erano state fermate in Italia. Le autorità belghe avevano, poi, rinunciato a chiedere la loro consegna.
Tra l'altro, una registrazione clandestina, realizzata da Giorgi mentre si trovava ancora ai domiciliari, aveva fatto affiorare le parole shock dell'ispettore capo Ceferino Alvarez-Rodriguez: "Non crediamo a niente di quello che dice Panzeri. Sappiamo benissimo che ci prende in giro". Mentre l'indagine belga, che era deflagrata all'epoca a Bruxelles, è ancora aperta e langue nelle stanze del Palais de Justice, Kaili e Giorgi (lui è cittadino italiano e residente a Milano), nei giorni scorsi, hanno deciso di denunciare Panzeri per calunnia.
I due, da quanto si è saputo, vengono ora ascoltati come testi proprio sulla base della querela. Kaili, tra l'altro, nei giorni scorsi era a Milano e aveva partecipato alla presentazione del libro 'Il peccato di Eva' dei cronisti Lodovica Bulian e Giuseppe Guastella. A Milano, inoltre, due anni fa venne aperto anche un filone di indagine, a seguito del Qatargate, su soldi arrivati ad Equality, società che era partecipata da una commercialista e dal fratello e dal padre di Giorgi.