
LA RESA DEI PONTI – LA COMMISSIONE EUROPEA HA AVVIATO UNA VERIFICA SUL RISPETTO DELLE DIRETTIVE EUROPEE SULLA CONCORRENZA RIGUARDO AL CONTRATTO PER IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, IN RISPOSTA A UNA LETTERA-ESPOSTO DEL DEPUTATO DI AVS, ANGELO BONELLI – NEL MIRINO L’ITER CHE HA RIMESSO IN PIEDI LE VECCHIE GARE DEL 2010, ATTUALIZZANDOLE AI PREZZI CORRENTI SENZA FARE UN NUOVO APPALTO – IL VICEPRESIDENTE STEPHANE SEJOURNE (FEDELISSIMO DI MACRON): “ABBIAMO CONTATTATO LE AUTORITÀ ITALIANE PER OTTENERE ULTERIORI INFORMAZIONI” – SI ATTENDE LA REAZIONE AL VELENO DI SALVINI...
Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per www.repubblica.it
matteo salvini con il plastico del ponte sullo stretto di messina
La commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen ha avviato una verifica sul rispetto delle direttive europee sulla concorrenza riguardo al contratto per il ponte sullo Stretto. A confermalo è Stéphane Séjourné, vicepresidente commissione Ue con delega all’industria, in risposta a una lettera-esposto del deputato di Alleanza verdi e sinistra Angelo Bonelli.
Bonelli ha chiesto alla Commissione se l’iter che ha rimesso in piedi le vecchie gare del 2010 attualizzandole ai prezzi correnti senza fare un nuovo appalto rispetta o meno le norme Ue sulla concorrenza e gli appalti.
Stephane Sejourne ursula von der leyen
Le direttive europee sulla concorrenza prevedono che se gli importi superano del 50 per cento la cifra fissata dalle vecchie gare occorre fare nuove procedure concorsuali.
Séjourné, commissario indicato dall’Eliseo e considerato un fedelissimo del presidente francese Emmanuel Macron, ha risposto dicendo che i suoi “servizi stanno analizzando attentamente la questione”: “Ho anche contattato le autorità italiane per ottenere ulteriori informazioni. [...]”.
MATTEO SALVINI E IL PONTE SULLO STRETTO - MEME
Insomma, da Bruxelles hanno acceso un faro sull’iter messo in piedi dal governo Meloni con il decreto del 2023 che ha riavviato i contratti caducati dal governo Monti. Oggi lo Stato prevede una spesa per il Ponte di circa 13,5 miliardi e almeno 10,5 miliardi andranno al contraente generale Eurolink.
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Di certo c’è che la commissione Ue vuole valutare il rispetto delle norme europee su un’opera che costerà complessivamente complessivamente almeno 13,5 miliardi. E forse anche di più, come ha messo nero su bianco il governo nella delibera Cipess appena inviata alla Corte dei conti per il parere e la bollinatura: senza questo passaggio non può essere pubblicata in Gazzetta.
IL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA
Nell’atto si legge che “l’investimento complessivo è inteso a valori nominali, ma non quantifica eventuali impatti derivanti dalle clausole di revisione prezzi che, sulla base dei futuri tassi effettivi di inflazione, potrebbero comportare possibili adeguamenti del piano economico e finanziario secondo quanto stabilito in Convenzione”. Insomma, i costi potrebbero aumentare.
corteo no ponte a messina 3
stephane sejourne ursula von der leyen