conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/politica/appendino-sa-in-politica-non-si-puo-si-puo-siringa-piena-moglie-drogata-450606

 

 

Dagoreport

appendino conte

La mossa demenziale di Chiara Appendino di dimettersi dalla vicepresidenza di M5S, proprio alla vigilia del voto delicatissimo delle regionali campane - dove Conte, accettando il Campo Largo è riuscito nel miracolo di strappare a Schlein la debolissima candidatura del grillino disoccupato Roberto Fico - ha origine da una brutta storia che ha azzoppato l’irresistibile ascesa di uno dei tanti colpi di fulmine di Beppe Grillo (la Raggi rappresentò l’abbaglio più clamoroso).

 

Bene: da dove ha origine il rancore che ancora avvelena i neuroni di Chiara Appendino nei riguardi del Pd? Tutto ebbe inizio dalle dure accuse del capogruppo del Pd torinese, Stefano Lorusso, in seguito al fattaccio che portò alla morte di un cittadino in piazza San Carlo il 3 giugno 2017.

 

chiara appendino

Ma il rancore anti Pd si trasformò in odio per la condanna che subì per la tragedia di piazza san Carlo che, come conseguenza, la sbattè fuori dalla corsa al dopo Di Maio e quel mistero glorioso di Giuseppe Conte approfittò dei due mandati da premier per impossessarsi del Movimento e quindi trasformarlo a partito a sua immagine e somiglianza.

 

Certo, da bravo democristiano, magari ricordandosi del motto (torinese, falso e cortese), Conte ha tenuto buona l’ambiziosa e tenace ragazza di Moncalieri con una innocua poltroncina di vicepresidente.

 

Invece di avviarsi con le beghine torinesi al santuario e ringraziare il Signore, come potete leggere qui di seguito, Appendino ha iniziato a scalciare come una cavalla pazza.

 

Purtroppo né Conte né Patuanelli, compresa Paoletta Taverna, hanno ricordato alla smemorata lungo-chiomata che per la sua ascesa a sindaco della città sabauda doveva non solo ringraziare i grillonzi ma anche il centro-destra.

CHIARA APPENDINO

 

Essi, la fino ad allora ignota Appendino ha indossato la fascia di primo cittadino di Torino battendo il 19 giugno 2016 al ballottaggio Piero Fassino solo perché il centrodestra, pur di sconfiggere il detestato esponente del Pd, aveva fatto confluire i suoi tanti voti sulla spilungona. (I 5 stelle alle elezioni successive presero 8%, sconfessando l’operato di sindaco dell’Appendino).

 

Quindi come riporta "il Fatto", fa bene, benissimo Conte a replicare alla Chiara furiosa di sciacquarsi la bocca prima di parlare di Goffredo Bettini come “il male del M5S” perché meriterebbe “un monumento” (vedi la candidatura di Fico).

 

M5S, APPENDINO LASCIA: “ESAURITA LA NOSTRA SPINTA”

Luca De Carolis e Lorenzo Giarelli per “il Fatto Quotidiano” - Estratti

 

appendino lo russo schlein

Non sono tanto le dimissioni da vicepresidente, ormai quasi annunciate dopo giorni di malumori e messaggi anche a mezzo stampa.

 

Quel che il Movimento 5 Stelle e Chiara Appendino si portano a casa dal Consiglio nazionale di un sabato d’ottobre sono soprattutto sette ore di discussione accesa, addirittura un “processo a Chiara” come dicono sgranando gli occhi i più vicini all’ex sindaca di Torino.

 

La riunione inizia intorno alle 10. Conte fa una lunga premessa, divagando sull’imminente, cruciale, impegno in Campania a fine novembre. Poi l’ex premier si rivolge ad Appendino, da giorni sui giornali perché martedì sera, durante l’assemblea congiunta dei gruppi, aveva messo sul tavolo le proprie dimissioni. È a quel punto che Appendino conferma l’intenzione di lasciare (in serata arriverà la lettera formale): “Io ci metto la faccia”, scandisce, quasi come sfida.

giuseppe conte goffredo bettini

 

E torna il nodo dell’alleanza col Pd: “Il problema non è l’alleanza – è il ragionamento di Appendino – ma la postura, come ci stiamo in questa alleanza”. Un tema di subalternità, dunque.

 

 Appendino contesta persino la marcata vicinanza al dirigente dem Goffredo Bettini. È uno dei tanti punti su cui inizia uno scambio duro che va avanti per ore:

 

“A Bettini dovremmo fare un monumento – è la replica stizzita di Conte – perché ci ha introdotto in certi ambienti”. Il leader dice di “rispettare” la posizione dell’ormai ex vice, ma di non capirla:

 

“Nelle proposte siamo radicali – ripete – sul posizionamento politico c’è stata una costituente e abbiamo fatto votare gli iscritti”. Riferimento anche alla Toscana, forse il più sanguinoso degli accordi col Pd. “E poi – aggiunge – dove saremmo stati subalterni ai dem?”. E ricorda la linea opposta al Pd sulle armi, soprattutto in Europa.

 

(…)

appendino lo russo schlein

C’è anche un duello con Taverna, che sulla Stampa l’aveva richiamata a “confrontarsi nelle sedi opportune”: “Questi temi li ho sempre sollevati in assemblea – è la tesi di Appendino – Siete voi che mi avete risposto in massa sui giornali”. La vicaria, insieme a Conte, promette un’indagine interna sulle soffiate alla stampa, ma tiene il punto: “La sede opportuna era questa, il Consiglio”.

 

Alessandra Maiorino per due volte prova a convincere l’ex sindaca a ritirare le dimissioni e Conte a non accoglierle. Ma non è aria: Appendino rimette il mandato. Lasciando tra i contiani il sospetto che ora si metta alla finestra confidando in altri inciampi elettorali per presentarsi poi come alternativa al presidente.

CHIARA APPENDINO - NOVA - ASSEMBLEA COSTITUENTE M5S giuseppe conte paola taverna manifestazione contro il riarmo foto lapresse

(..)

paola taverna - nova - assemblea costituente m5s CONTE BETTINIfico tavernapaola taverna - nova - assemblea costituente m5s giuseppe conte al compleanno di bettini chiara appendino 2006 berlino 34

 

giuseppe conte goffredo bettini foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...