ALFANO & AFFARI - IL CONFLITTO D'INTERESSI DI ANGELINO E GLI INCARICHI AFFIDATI ALLA MOGLIE E AL SUO GRANDE AMICO ANDREA GEMMA - IL MINISTRO: "UNA CAMPAGNA DIFFAMATORIA DELL''ESPRESSO'"

Gian Maria De Francesco per “il Giornale

 

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha un problema di conflitto di interessi. È quanto rivela il settimanale l'Espresso sostenendo che alcuni incarichi pubblici sarebbero stati affidati a persone che fanno parte dell'entourage del fondatore di Ncd.

TIZIANA MICELI ALFANO TIZIANA MICELI ALFANO

 

In primis, si tratta della moglie del ministro, Tiziana Miceli. Lo scorso 30 marzo la signora Alfano ha ricevuto dal presidente e amministratore delegato della Consap Mauro Masi (l'ex direttore generale della Rai) un «incarico professionale per la difesa in giudizio».

 

Dai documenti pubblicati sul sito della società statale che si occupa di servizi assicurativi fornendoli «al ministero dell'Interno (di cui è titolare il consorte, ndr) e a quello dello Sviluppo economico» emerge che l'avvocato Tiziana Miceli dello Studio RM-Associati (nel quale lavora anche Fabio Roscioli, legale del ministro Alfano) emerge che le consulenze ottenute dalla Consap tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015 sono cinque.

 

ANGELINO E TIZIANA ALFANO ANGELINO E TIZIANA ALFANO

Non si tratterebbe di una novità perché in una dichiarazione firmata del 24 febbraio 2014 Miceli dichiarò di essere già «titolare di incarichi di assistenza legale conferiti da Consap» e di non avere altri incarichi nelle amministrazioni pubbliche. Gli «importi» della consulenza deliberata a fine marzo, si legge sul sito, «saranno quantificati all'esito delle attività».

 

Il rinnovato interesse del settimanale che fa capo alla famiglia De Benedetti per la coniuge del titolare del Viminale riaccende le polemiche sulla scarsa trasparenza di casa Alfano. Nelle dichiarazioni patrimoniali depositate sul sito della Camera, infatti, il ministro non ha pubblicato né nel 2013 né nel 2014 i dati reddituali della moglie, a differenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi.

 

Nulla da eccepire: la pubblicazione dei dati deve avere l'esplicito consenso del coniuge o del parente in generale. Nella fattispecie, però, una maggiore disclosure sarebbe sicuramente d'aiuto giacché l'Espresso afferma chiaramente che «Tiziana Miceli in passato ha ottenuto altri incarichi da alcune amministrazioni pubbliche siciliane (dalla Provincia di Palermo all'Istituto autonomo case popolari di Palermo) sempre controllate dal centro destra».

 

angelino alfano e moglieangelino alfano e moglie

Nel 2014, aggiunge il giornale, la moglie di Angelino risulta aver difeso anche gli interessi di una società (la Serit) insieme al collega Angelo Clarizia. Si tratta di un noto amministrativista romano, docente della Sapienza e finito nel tritacarne mediatico nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti Mose. Secondo il vicedirettore generale del Consorzio Venezia Nuova (Cvn), Roberto Pravatà, Clarizia «si occupava di coltivare i rapporti con alcuni consiglieri del Consiglio di Stato» e «inviava al Cvn fatture senza pezze giustificative».

 

mauro masimauro masi

Ma c'è di più. Clarizia, scrive sempre l'Espresso, è socio in affari di Andrea Gemma. L'avvocato romano, docente alla Terza Università di Roma, è stato nominato in quota Tesoro consigliere di amministrazione dell'Eni. Lo studio Gemma & Partners, mandante Angelo Clarizia, si è aggiudicato due anni fa in raggruppamento temporaneo d'impresa con lo Studio Maresca un appalto da 629.850 euro Iva esclusa da Expo 2015 per «l'affidamento dei servizi di assistenza legale stragiudiziale». L'Espresso ha scoperto che «i due avvocati avrebbero difeso di recente gli interessi del Nuovo Centro Destra»: il conflitto sarebbe perciò evidente.

andrea gemma.andrea gemma.

 

Il quarantaduenne Andrea Gemma è stato sempre inviso alla stampa di centrosinistra giacché la sua carriera è pressoché sincrona a quella di Alfano del quale fu consulente nel 2010 al ministero della Giustizia (incarico da 100mila euro) per la stesura del Piano Carceri. Sia Alfano che Gemma sono allievi del professor Salvatore Mazzamuto, sottosegretario alla Giustizia nel governo Monti. Gemma ha ottenuto numerosi incarichi pubblici.

 

Dal sito internet di Eni si rileva che è commissario straordinario di Valtur (nominato dall'ex ministro dello Sviluppo Paolo Romani, liquidatore di Novit Assicurazioni e Sigrec (gruppo Unicredit). È inoltre componente dell'Arbitro Bancario finanziario su nomina di Bankitalia. Inoltre è presidente, per volere dell'Agenzia per i beni confiscati, di Immobiliare Strasburgo srl, una holding palermitana.

PAOLO ROMANIPAOLO ROMANI

 

Sdegnata la replica del ministro Alfano. «Non appagato dalla recente condanna per diffamazione ove mi è stato riconosciuto il danno subito, l'Espresso replica il disegno denigratorio nei confronti miei e di mia moglie costruendo scenari mistificatori», si legge in una nota nella quale si parla di «disinformazione mirata» e «doloso e reiterato intento diffamatorio».

 

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...

donald trump mondo terra brucia guerra iran nucleare

DAGOREPORT – BENVENUTI AL CAOS MONDIALE! AL DI LA' DEL DELIRIO DI PAROLE, ANNUNCI E BOMBARDAMENTI DI TRUMP, C’È LA DURISSIMA REALTÀ DEI FATTI. L’ATTACCO ALL’IRAN AVRÀ CONSEGUENZE POTENZIALMENTE DEVASTANTI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO – UN'EVENTUALE CHIUSURA DELLO STRETTO DI HORMUZ FAREBBE SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, CON CONTRACCOLPI ENORMI SULLA CINA (PRIMO CLIENTE DEL GREGGIO IRANIANO) E DANNI PESANTI SULL'EUROPA – I TRE POSSIBILI SUCCESSORI DI KHAMENEI SONO TUTTI PASDARAN: SE MUORE LA GUIDA SUPREMA, IL REGIME DIVENTERÀ ANCORA PIÙ OLTRANZISTA – UN'ALTRA FACCIA DEL BUM-BUM TRUMPIANO E' LA FRATTURA NEL PARTITO REPUBBLICANO USA: L'ALA “MAGA” CAPITANATA DA JD VANCE SI SENTE TRADITA DAL TRUMP BOMBAROLO (L’HA VOTATO PERCHÉ SI OCCUPASSE DI FAR TORNARE "L'ETA' DELL'ORO" IN AMERICA, NON PER BUTTARE MILIARDI DI DOLLARI PER ARMI E INTELLIGENCE IN UCRAINA E ISRAELE)