CONTESTATO MA-DURO - SCOPPIA IL CAOS IN VENEZUELA, 7 MORTI

Paolo Manzo per "La Stampa"

Sette morti, 61 feriti e 135 arresti. Questo il bilancio dei disordini avvenuti nelle ultime 24 ore in Venezuela dopo l'elezione dell'altroieri che ha garantito la vittoria di stretta misura al candidato chavista Nicolás Maduro.

Una vittoria contestata dal candidato dell'opposizione Capriles Radoski che ha convocato per domani i suoi «a marciare in pace» alla volta del CNE, nonostante il divieto imposto poco fa dallo stesso Maduro. Sale dunque alle stelle la tensione in Venezuela mentre il «chavismo senza Chávez» ferito da un risultato comunque disastroso - quasi un milione di voti persi dalla morte del comandante - serra le sue fila come poche altre volte in passato.

Henrique Capriles è convinto di avere «vinto le elezioni» ed è arrabbiato come non mai -«non riconosceremo il risultato finché non saranno ricontati tutti i voti» continua a ripetere da quasi due giorni. «Maduro il presidente illegittimo ha ordinato la violenza per impedire il riconteggio dei voti», ha ribadito poco fa lo sconfitto che si sente vincitore.

Una frase ripresa solo dai mass-media indipendenti o vicini all'opposizione mentre quelli statali su cui imperversa Maduro lo ignorano bellamente, se non per accusarlo di golpismo. Lui, 40enne avvocato, non fa una piega. Del resto che Capriles sia uno abituato a non «mollare» lo dimostra la sua storia recente. Incarcerato nel 2004 per disordini legati al golpe antichavista del 2002 - alcune violenze all'ambasciata di Cuba- dopo 4 mesi fu liberato perché completamente «estraneo ai fatti».

Ebbe «il coraggio di restare e di metterci la faccia», spiega oggi il deputato del partito d'opposizione Primero Justicia, Julio Borges. «Non è arrivato lì per caso, non è fuggito ed ha affrontato il carcere in un momento in cui nessuno sapeva quanto sarebbe potuto durare».

Cattolico progressista, Capriles dice continuamente di ispirarsi al brasiliano Lula, che pure aveva espresso apertamente il suo appoggio a Maduro, ed ha sempre dimostrato una predilezione per i più poveri nelle sue politiche pubbliche. Questo spiega oltre ai suoi successi elettorali anche il rispetto che alcuni chavisti hanno nei suoi confronti.

Chavisti che, evidentemente, domenica lo hanno preferito al chavista Maduro. Molto legato alla nonna Lili Bochenek de Radonski che, anche se morta 9 anni fa, lui ricorda spesso. «Era la mia migliore amica, mi ha insegnato il mondo, ha vissuto per 20 mesi in una soffitta del ghetto di Varsavia per sfuggire ai nazisti... E pensare che qui alcuni funzionari chavisti mi danno del nazista», si è sfogato recentemente. I suoi bisnonni, invece, non ce l'hanno fatta e sono morti nel campo di concentramento di Treblinka, in Polonia.

Non essendo ancora sposato, è stato accusato più volte di essere un «omosessuale», una colpa «imperdonabile» per la mentalità «machista» del socialismo del XXIesimo secolo. Lui nega, ma questo poco importa. Tutti pensano a domani quando, nonostante il divieto imposto, probabilmente Capriles marcerà con i suoi per chiedere il riconteggio dei voti. Ciò che accadrà dopo, borbotta María Villa, un'edicolante del quartiere Callao, «solo Dio lo sa».

Maduro: "Ho l'appoggio del popolo e delle Forze armate"
«Sono disposto a radicalizzare questa rivoluzione e ho l'appoggio del popolo e della Forza Armata Nazionale Bolivariana» cosi poco fa Maduro a reti unificate «Agiremo con durezza poi non dite che sarà persecuzione politica...» Ha aggiunto «Capriles il tuo tempo sta finendo, legalmente e costituzionalmente. La vostra marcia non entrerà a Caracas e stop! Non ci sara' un altro golpe come nel 2002» ha concluso Maduro.

E dopo il discorso si sono visti i "motociclisti di Chavez". Membri dell'opposizione sotto attacco nello stato Miranda. Denunce anche da parte del giornale dell'opposizione "Avance". I giornalisti chiedono aiuto via Twitter.

 

Chavez insieme al suo vice Nicola MaduroNICOLAS MADUROMADURO ACCOGLIE LA BARA DI CHAVEZ HUGO CHAVEZ capriles SCONTRI IN VENEZUELA PER L'ELEZIONE DI MADUROSCONTRI IN VENEZUELA PER L'ELEZIONE DI MADURO

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