UN COSTUMINO ADAMITICO SI ABBATTE SULL'INCHIESTA SUL CARDINAL BECCIU: DOPO CHE DAGOSPIA HA PUBBLICATO LA GALLERIA ''HOT'' DELL'AVVOCATO IVANO IAI, NON POCHI HANNO STORTO IL NASO (O SI SONO ALLUPATI) IN VATICANO, TANTO DA FAR REVOCARE L'INCARICO AL LEGALE PALESTRATO: ''FOTO PUBBLICATE CON TROPPA LEGGEREZZA, MI RATTRISTA DI ESSERE CAUSA DI ULTERIORE AFFLIZIONE PER LA FAMIGLIA DI SUA EMINENZA'' - ANCHE LA PROCURA DI ROMA APRE UN'INCHIESTA SUI FONDI DELLA SANTA SEDE

ivano iai 5

 

Alessandro Da Rold per ''La Verità''

 

Un costumino adamitico si abbatte sull'inchiesta del Vaticano e sulle dimissioni del cardinale Angelo Becciu, ex sostituto alla segreteria di Stato nonché ex prefetto della Congregazione delle cause dei Santi. Dopo che lunedì la famiglia del porporato dimissionario aveva annunciato denunce contro la giustizia vaticana e persino contro il settimanale L'Espresso, ieri a fare notizia sono state invece le foto in costume da bagno dell'avvocato Ivano Iai, legale fino a 24 ore fa della famiglia di Pattada, travolta dalle indagini dei promotori di giustizia Alessandro Diddi e Gian Piero Milano. Galeotte sono state le foto sui social network di questo dottore di ricerca in procedura penale nato a Nule, in provincia di Sassari, nel 1972.

 

ivano iai 2

Gli è stato revocato l'incarico. In una nota, proprio Iai ha spiegato la fine del mandato. «Con molto dolore», si legge, «comunico di aver rinunciato al mandato conferitomi dalla famiglia Becciu , che mi ha onorato della sua fiducia e del suo affetto non comuni». Il legale aggiunge: «Mi rattrista aver dovuto essere causa di ulteriore afflizione, che si aggiunge ai patimenti ingiusti subiti in questi giorni da Sua Eminenza il cardinal Becciu e dai suoi familiari - esempi di onestà e correttezza non comuni - e degni di avere accanto la migliore difesa in una vicenda tanto complessa». Prima del comunicato, Iai aveva già spiegato ai giornalisti che gli scatti erano stati pubblicati forse con troppa leggerezza. E pensare che la giornata non sembrava neanche delle peggiori per la famiglia del cardinale dimissionario, in particolare dopo gli articoli delle scorse settimane.

 

In mattinata ai Becciu era arrivata anche solidarietà del vescovo di Ozieri, Corrado Melis: «Tutti noi che conosciamo il cardinale Becciu ci auguriamo presto che gli venga data la possibilità di difendersi e provare l'inconsistenza e assurdità delle accuse. Allo stesso tempo non ho dubbi della rettitudine e lealtà di papa Francesco, che opera per il bene che cresce silenziosamente nella Chiesa».

 

ANGELO BECCIU E PAPA BERGOGLIO

Ma è sempre di ieri la notizia che anche la Procura di Roma ha aperto un fascicolo su finanzieri e funzionari già sotto indagine in Vaticano. L'inchiesta nasce dalla rogatoria vaticana per l'investimento immobiliare nel centro di Londra, nel quartiere di Chelsea e costato centinaia di milioni di sterline alla Santa Sede. L'indagine è in mano a Maria Teresa Gerace e punta proprio sulle operazioni della segreteria di Stato tra il 2011 e il 2018, sia gli investimenti in Athena sia gli affari con l'uomo d'affari angolano Antonio Mosquito. Sta di fatto che adesso la famiglia di Pattada dovrà trovare un nuovo avvocato.

 

Non sarà facile, dal momento che anche un principe del foro come Franco Coppi è già impegnato come consulente nella supervisione della difesa del finanziere Raffaele Mincione. E soprattutto bisognerà trovare un legale che decida di attaccare il Vaticano. Ma dal momento che oltre all'ex prefetto nelle inchieste vengono citati anche i fratelli Mario e Tonino, tra soldi alle cooperative e ora si dovrà presto impostare di nuovo la linea di difesa. Sino a due giorni fa, l'avvocato in costume da bagno, aveva spiegato di aver fatto partire «due denunce per violazione delle disposizioni penali in materia di calunnia e diffamazione aggravata e di divieto di rivelazione di segreti d'ufficio e d'indagine». Ma ora si ritorna al punto di partenza.

Giovanni Angelo Becciu

 

Ieri pomeriggio è stato Dagospia a pubblicare per prima gli scatti, «gallery hot», «dell'avvocato palestrato», istantanee che hanno subito fatto il giro delle stanze vaticane scatenando ilarità e frasi di ogni tipo. Iai è molto assiduo su Twitter, Instagram e Facebook. Pubblica foto di viaggi, interagisce spesso, snocciola frasi in latino e soprattutto non disdegna di pubblicare foto del suo fisico in spiaggia. Lo fa almeno dal 2012, come si può vedere facendo una piccola ricerca su Internet. Nessuno gli ha mai contestato nulla. In particolare sul lavoro, dove è ritenuto uno dei massimi esperti di diritto penale.

 

È anche docente di procedura penale presso la scuola superiore di magistratura dal 2013. Maturità classica nel 1991 al «Duca degli Abruzzi» di Ozieri, con il massimo dei voti, poi laurea in giurisprudenza con 110 e lode alla Luiss di Roma, con un professore come Giovanni Conso, sono solo alcuni dei punti forti di un curriculum lungo ben 23 pagine. È stato consulente presso lo studio Andersen Legal di Roma dal 1998 al 2002, poi in Ernst & Young dal luglio 2002 al febbraio 2004. Associato nello studio legale Mereu di Sassari dal marzo 2004 al luglio 2007, ora è partner dello studio legale Pisanu-Iai di Sassari.

ivano iai

 

Ha avuto anche incarichi istituzionali. Il 4 ottobre 2019, quando Dagospia scriveva che papa Francesco stava per ordinare a Becciu di non lasciare la città del Vaticano per le inchieste sulle operazioni sospette, Iai twittava a difesa del cardinale: «Buon viaggio, Eminenza, la sua integrità morale è indiscutibile». Due tweet prima invece l'avvocato sardo pubblicava le sue foto al mare, intento a giocare con l'acqua. Tra i commenti ce n'è ancora uno abbastanza esplicito: «Sexy speedo».

ivano iaiivano iaiivano iai 4ivano iai 3ivano iai 1ivano iai ivano iai

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…