joe biden

IL COVID ALLA CASA BIANCA - UN COLLABORATORE DI JOE BIDEN È POSITIVO AL CORONAVIRUS: IL PRESIDENTE AMERICANO È NEGATIVO A UN PRIMO TAMPONE - DAVANTI A SÉ “SLEEPY JOE” HA UN INVERNO MOLTO DURO: NON TANTO PER IL CONTATTO CON IL POSITIVO, MA PER VIA DELLA VARIANTE OMICRON E DELLA NUOVA EMERGENZA CHE ARRIVERÀ NEGLI USA. LA SPINTA VERSO IL VACCINO UNIVERSALE E IL CASINO POLITICO: DOPO CHE IL SENATORE MANCHIN HA MESSO A RISCHIO IL PIANO ECONOMICO, IL CLAUDICANTE COMMANDER IN CHIEF È NEI GUAI

joe biden

1 - USA: COLLABORATORE VICINO A BIDEN POSITIVO AL COVID  

 (ANSA) - Il presidente americano Joe Biden è risultato negativo al Covid test dopo essere stato a stretto contatto con un membro dello staff della Casa Bianca risultato successivamente positivo.

 

Lo ha reso noto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. La persona risultata positiva, di cui non è stata rivelata l'identità ma non appartiene alla cerchia più ristretta dei collaboratori, ha speso circa mezzora con Biden a bordo dell'Air Force One venerdì scorso, nel viaggio dalla South Carolina a Filadelfia. Si tratta di una persona pienamente vaccinata e che ha ricevuto il booster. Prima della missione era risultata negativa al test.

 

2 - L'INVERNO RISCHIOSO DI BIDEN

Massimo Gaggi per il "Corriere della Sera"

 

JOE MANCHIN CON BIDEN

Il 4 luglio Joe Biden invitò gli americani a festeggiare l'indipendenza dal Covid oltre che quella degli Usa. Oggi parlerà alla nazione in un clima assai diverso. Da destra, poi, viene accusato di scarsa tempestività, di non avere una vera strategia anti Covid e una maldestra intervista di Kamala Harris al Los Angeles Times fa pensare che alla Casa Bianca non tutto fili liscio tra politici e scienziati.

anthony fauci

 

La vicepresidente sostiene che il governo è stato colto di sorpresa tanto dall'intensità della variante Delta quanto della Omicron e sembra scaricare la responsabilità sugli esperti. Biden, che paga cara la sottovalutazione di sei mesi fa, continuerà ad affidarsi ad Anthony Fauci come ha fatto dall'inizio, ma il problema, ora, è come affrontare la nuova emergenza (a gennaio negli Usa si temono un milione di contagi al giorno) e quali speranze dare a un popolo stremato.

Vaccini

 

Il suo winter plan estenderà le precauzioni e le pressioni sui non vaccinati. Ma la gente vuole anche vedere la fine del tunnel. E per i critici il governo non sta facendo abbastanza: vorrebbero un altro sforzo imponente come il piano Warp speed da 10 miliardi di dollari che durante la presidenza Trump favorì la messa a punto dei rivoluzionari vaccini mRna di Pfizer e Moderna.

 

Si sta lavorando a una nuova generazione di vaccini universali, ma ci vorranno anni. E Fauci teme che a enfatizzare ora le prossime versioni degli mRna si disincentivi l'uso dei vaccini attuali che non bloccano i contagi ma sembrano rendere la malattia quasi sempre benigna .

vaccino anti coronavirus di moderna

 

Vari gruppi di ricercatori negli Stati Uniti e in altre parti del mondo lavorano allo sviluppo di un pan-coronavirus vaccine , cioè di un vaccino polivalente capace di colpire il virus indipendentemente dalla variante con la quale si presenta. Primi test di laboratorio fatti a Singapore partendo da soggetti che nel 2003 furono esposti alla prima epidemia Sars sembrano dimostrare la percorribilità di questa strada.

 

joe biden.

La Duke University sta lavorando a un progetto in questo campo insieme agli scienziati dell'università di Singapore, ma sono in corso anche diversi altri tentativi: da quelli di una fondazione di Oslo che finanzia MixVax Ltd, una promettente start up israeliana, al Walter Reed Army Institute, il centro medico per i veterani dell'esercito Usa.

 

joe biden 2

Questo istituto, con l'aiuto di sussidi pubblici già stanziati, ha avviato la prima fase di sperimentazione di un vaccino multiplo. Un'altra strada, basata su un diverso modo di stimolare il sistema immunitario, ma sempre con l'obiettivo di arrivare a un vaccino universale, la sta battendo Corey Casper, Ceo dell'Infectuos Diseases Research Institute di Seattle. Secondo l'infettivologo Bruce Gellin, ora capo dell'area salute della Rockefeller Foundation, tutto questo non basta. Bisogna essere più determinati e capovolgere l'approccio attuale: cercare il Sacro Graal del vaccino universale significa passare a giocare d'anticipo sui virus.

 

manifestante ambientalista contro joe biden

Altrimenti, con la logica dei booster dovremo sempre inseguire. Ed Eric Topol, altro celebre scienziato, nel chiedere un'altra operazione Warp Speed, sostiene che fin qui il governo è stato poco determinato: ma quella del vaccino universale è una sfida complessa che, a parte i costi stratosferici, richiederà anni per essere vinta.

 

Alcuni di questi ricercatori hanno già creato prototipi dei loro vaccini ma sono talmente nuovi da richiedere lunghe sperimentazioni sugli animali prima di passare ai test sull'uomo. Nel frattempo dovrebbero arrivare i nuovi sieri di Pfizer e Moderna adeguati alle varianti Delta e Omicron. Ma se ne parla poco e anche qui i tempi d'attesa sono abbastanza lunghi, fino all'inizio della prossima estate.

operazione warp speed

 

In tutto questo come si muove il virologo della Casa Bianca Anthony Fauci? È lui il principale bersaglio degli attacchi di chi sostiene che il governo è troppo lento. In realtà, anche in una recente audizione davanti al Congresso, l'infettivologo ha mostrato di puntare sulla scommessa più ambiziosa: quella del vaccino universale. Non avrebbe, invece, premuto l'acceleratore sulle nuove versioni dei vaccini mRNA tarate sulle varianti Delta e Omicron perché, come detto, il loro sviluppo richiede altro lavoro, molto tempo (e anche altri ingenti capitali), per le sperimentazioni su migliaia di individui.

joe biden grazia due tacchini 2

 

Il timore di Fauci è che il lancio di un Warp Speed 2, oltre a comportare spese colossali, potrebbe creare disaffezione nei cittadini per i vaccini attuali che non proteggono totalmente dai contagi, ma limitano la gravità della malattia. Fauci ha studiato con attenzione i risultati ottenuti in Israele, il primo Paese ad aver immunizzato quasi tutta la popolazione col booster della Pfizer.

 

I primi dati raccolti sulla protezione rispetto a patologie gravi da Omicron sono molto positivi e questo spiega l'attendismo della Casa Bianca nonostante l'aumento dei contagi. Ma è una partita che si gioca sul filo del rasoio. In un Paese coi nervi a fior di pelle. Se, come sembrano indicare anche le incoraggianti ricerche che arrivano da Hong Kong, verrà confermata una natura essenzialmente «benigna» di Omicron e la pressione sugli ospedali risulterà gestibile, si potrà continuare sulla strada fin qui seguita. Altrimenti bisognerà accelerare coi trial clinici dei nuovi vaccini. E pare che gli scienziati di Moderna abbiano già trovato la giusta combinazione per un vaccino trivalente Covid-Sars, Delta, Omicron.

Anthony Faucilaboratorio wuhan joe biden

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…