CRONACHE DAL BUNGA BUNGA - NUOVI AUDIO DI RUBY CON LUCA RISSO, ATTUALE MARITO: “SU UN GIORNALE DI SINISTRA C’È SCRITTO QUELLO CHE È SUCCESSO: CHE HAI AVUTO UNA RELAZIONE CON SILVIO” - LEI CHIAMA LE AMICHE: “MI SONO VISTA CON LUI E MI HA SCRITTO COSA DEVO DIRE. DEVO CAMBIARE AVVOCATO PERCHÉ ALTRIMENTI CAPIRANNO CHE È TUTTO VERO QUELLO CHE È SUCCESSO... PERCHÉ LUI È ANCHE L'AVVOCATO DI LELE (MORA)” - "SIGNORINI MI HA CHIAMATO OGGI PER OFFRIRMI 700 MILA EURO PER L'ESCLUSIVA"…

1- AUDIO: IL FIDANZATO LUCA RISSO A RUBY: "HAI AVUTO UNA RELAZIONE CON SILVIO"
Da "Repubblica.it" - http://video.repubblica.it/le-inchieste/luca-a-ruby-hanno-scritto-tutto-di-te-e-s/93527?video


2- "C'È SCRITTO CHE HAI UNA RELAZIONE CON S." - E TUTTI CERCARONO DI FAR TACERE RUBY
Piero Colaprico e Massimo Razzi per "Repubblica.it"

Alla fine di ottobre del 2010, cominciano a uscire le prime notizie sulle feste di Arcore e sulla famosa notte del 27 maggio quando Ruby venne portata in questura a Milano e il premier intervenne di persona per "liberarla" sostenendo che era la nipote di Mubarak.

Avvocati, amici, lo stesso Berlusconi e Alfonso Signorini si danno da fare per imporle il silenzio o per orientarne le dichiarazioni. E' la fine di ottobre del 2010 e nulla per Ruby e per "Papi" sarà più come prima. Sul "Fatto" e, poi, su Repubblica" escono le cronache della notte del 27 maggio, quando la "volante Monforte" portò in Questura una ragazza alta, bella e appariscente coinvolta in una storia di liti e furti.

Una sconsiderata telefonata del premier arriverà da Palazzo Chigi, si parlerà della "nipote di Mubarak" e la consigliera regionale Pdl, Nicole Minetti sarà buttata giù dal letto per correre negli uffici di Polizia per farsi dare in affidamento una ragazza che, ormai, è dinamite pura.

Questa serie di nove intercettazioni che Repubblica.it pubblica in esclusiva riguardano le ore e i giorni immediatamente successivi all'uscita delle prime notizie e mostrano diversi personaggi, da Berlusconi in persona, agli avvocati, al direttore di "Chi", Alfonso Signorini, alle amiche di Ruby, tutti impegnati a raccomandarle il silenzio, a evitare che la crepa diventi crollo e che si arrivi all'inevitabile disastro.

Come vedremo, anche in queste telefonate si capisce che ci sono in campo interessi diversi e in qualche modo contrastanti. Anche perché Ruby, da questa storia, potrebbe uscirne bene, anzi, benissimo. Almeno dal punto di vista economico. E il suo avvocato questo l'ha capito.

"C'è scritto che hai una relazione con S...". Per cinque mesi il silenzio è regnato sulla vicenda. E, forse, i protagonisti si erano ormai abituati all'idea di averla scampata bella. Per questo, forse, la voce di Luca Risso che chiama Karima El Marhoug, in arte Ruby, è così preoccupata. Risso è un giovanotto genovese di buona famiglia che con Ruby ha una storia vera (finirà per sposarla), ha appena letto il Fatto Quotidiano e vuole informarla con la dovuta cautela anche perché teme (giustamente) che il telefono della ragazza sia intercettato.

Soprattutto, vuole avvertirla che l'avvocato Giuliante, appena letto il giornale, è partito di volata da Milano e sta per raggiungerla. Dovranno vedersi a casa di... Lì per lì, Ruby non sembra rendersi ben conto della gravità della situazione. Chiede maggiori spiegazioni che Risso non vorrebbe darle per telefono, insiste, finché lui sbotta: "C'è scritto che hai una relazione con S....".

"Oh Dio!" fa lei che, finalmente ha afferrato il problema e, adesso, è spaventata. Ma la vanità ha ancora per un attimo il sopravvento e chiede: "Ma c'è anche la foto?". Risso vorrebbe strozzarla con le sue mani, ma si limita a raccomandarle di andare ad aspettare l'avvocato nel luogo dell'appuntamento. Provvederà lui a guidarlo per le strade di Genova.

"Non ho detto niente". Nella seconda telefonata, l'avvocato Giuliante usa toni piuttosto severi nei confronti della ragazza. Sui giornali sono usciti articoli come quello su Repubblica di Colaprico e D'Avanzo intitolato: Ruby, le feste e il Cavaliere. "La mia verità sulle notti di Arcore". Il pezzo è documentatissimo: racconta i fatti della notte del 27 maggio e utilizza, tra virgolette, alcune dichiarazioni rilasciate da Ruby in almeno tre interrogatori davanti ai magistrati milanesi risalenti al mese di luglio e agosto. In quelle occasioni, a poco a poco, Ruby ha raccontato ciò che accadeva durante le serata di Arcore, cos'era il bunga-bunga e, soprattutto, ha ammesso di essere stata ad Arcore quando era minorenne.

Cosa poi sia davvero accaduto, se e in che misura ci sia stato sesso con Berlusconi, sono questioni che l'articolo lascia ancora aperte anche se, ovviamente, fa delle ipotesi e dà ulteriori elementi. Nella seconda telefonata di questa serie, Ruby parla con l'avvocato Giuliante e cerca di giustificarsi: "Io non ho parlato... Non ho detto niente". Probabilmente, è anche vero perché in quei giorni, la ragazza non aveva ancora parlato con la stampa, ma sicuramente, a luglio e agosto aveva parlato e raccontato molte cose ai magistrati. L'avvocato Giuliante usa un tono molto accorato quando, chiudendo la telefonata, scandisce queste parole: "Spero veramente che tu capisca quanto ho cercato di esserti amico...".

Nella telefonata successiva (con un'amica) Ruby parlerà di cambiare avvocato: "Perché altrimenti capiranno che è tutto vero quello che è successo... Perché lui è anche l'avvocato di Lele (Mora)...".

"Mi chiamano tutti". Queste vicende sono piene di ragazze apparentemente sprovvedute, spesso straniere, quasi sempre poco informate (non leggono quasi mai i giornali) ma di certo abbastanza navigate e "attraversate" dalla vita da aver chiaro, molto chiaro, come gira il mondo. E' il caso dell'interlocutrice di Ruby nella quarta telefonata. La giovane marocchina, si sente al centro dell'attenzione e fa sapere all'amica che sta aspettando Lele Mora con l'avvocato e che tutti la chiamano: "Mi hanno già cercato undici giornalisti" fa aspettandosi una qualche reazione impressionata.

L'altra non fa una piega e le confeziona una piccola lezione di "saper vivere": "Non parlare, non dire niente. Non dire nulla contro di loro...". Loro, ovviamente sono "quelli importanti" come Berlusconi e dintorni. E ancora: "Non tradirli, perché se non li tradisci ti aiutano... Ti possono aiutare o ti possono fottere....". "Che paura...." commenta Ruby.

"Mi sono vista con lui e l'avvocato". Ormai è chiaro che Berlusconi ha messo in campo una squadra destinata a circondare, proteggere e ammaestrare Ruby. Obiettivo: evitare il disastro. Ma la ragazza è difficile da controllare e ha sempre voglia di parlare, di raccontare alle amiche che lei è importante, frequenta gente importante, è al centro di una storia enorme. Così, quasi sottovoce, in questa telefonata, spiega a un'amica che si trova a Roma: "Mi sono vista con lui e con l'avvocato. Mi hanno detto di stare tranquilla e io sto tranquilla...". Chiaro che Berlusconi e l'avvocato si devono essere raccomandati su cosa dire e cosa non dire.

"Il capo mi ha scritto quello che dovrei dire...". Ruby, dunque, deve essere opportunamente ammaestrata. La telefonata di Luca Risso la raggiunge mentre si trova in compagnia di "due persone che mi ha mandato Signorini". Siamo "alle prove di dizione". I due esperti di Signorini stanno impartendole una vera e propria lezione "su quello che dovrei dire da oggi in poi". Dunque, c'è un vero e proprio copione. E chi l'ha scritto? "L'ha scritto il capo..." dice Ruby, orgogliosa, al suo Luca. E se l'ha scritto il capo, funzionerà. Fino a un certo punto a giudicare dagli sviluppi successivi di questa storia.

"Anche il capo è stato contento dell'intervista". Ruby parla con l'avvocato Giulianti e annuncia che "anche il capo è stato contento dell'intervista". Non è dato sapere di quale intervista si tratti tra le tante frasi virgolettate di Ruby che uscivano in quei giorni sui giornali. L'avvocato non è certo di aver capito bene e resta dell'idea che sarebbe meglio non rilasciare dichiarazioni: "Quindi l'hai data questa intervista?". E lei: "No, la voce non è la mia". Giulianti sembra perplesso...

"Signor Alfonso, qui è un macello". La questione dell'intervista rilasciata o non rilasciata torna in una surreale telefonata con Alfonso Signorini. Lei lo chiama per chiedere aiuto: "Qui è un macello, signor Alfonso". Lui diventa subito didascalico: "Se non hai rilasciato l'intervista devi fare un comunicato Ansa per smentire". E sembra preoccupato: "Qui la situazione degenera sempre di più. Se veramente non hai parlato con i giornalisti, devi farlo sapere...". E vagamente minaccioso: "Altrimenti ci vai di mezzo tu...". Per poi stabilire le regole: "Devi stare tranquilla e zitta. Non devi dire niente ai giornalisti. Se dici "oggi c'è il sole" finisci su tutti i giornali con "domani piove". Chiuditi in casa e stai zitta."

"Signorini mi ha offerto 700 mila euro". Abbiamo appena visto un Signorini preoccupato e attento a evitare guai a Ruby e al "capo". Ma, forse, ce n'è un altro che cerca a sua volta lo "scoop" per il suo giornale. Almeno a giudicare da questa telefonata tra Ruby e l'avvocato Giulianti. Lei riferisce al legale che "Alfonso Signorini mi ha chiamato oggi per offrirmi 700 mila euro per l'esclusiva". Giulianti è decisamente adirato: "Digli che deve chiamare me...". E aggiunge una frase sibilinna: "Così tu non fai altro che sputtanare il potenziale di cui parlavamo ieri...". Quale potenziale? A giudicare da altre cose che, ormai, si sanno, si potrebbe ipotizzare che l'avvocato avesse discusso con Ruby il valore del suo silenzio nei confronti di Berlusconi. Si è parlato di 5 milioni di euro....

 

 

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