IL GOVERNO SI PREPARA ALLA BATTAGLIA FINALE CONTRO LE TOGHE – L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI LANCIA LA CAMPAGNA CONTRO LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, IN VISTA DEL REFERENDUM DELLA PROSSIMA PRIMAVERA. E IL MINISTRO CROSETTO REPLICA CON PAROLE DURISSIME: “L’ANM SI È CHIUSA A RICCIO NELLA DIFESA DEL PRIVILEGIO DI POTER FARE QUALUNQUE COSA, ANCHE LA PIÙ INGIUSTA, SENZA MAI DOVER RENDERE CONTO A NESSUNO” – IN SETTIMANA ARRIVERÀ IL VIA LIBERA DEFINITIVO DEL SENATO ALLA LEGGE SULLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM. FORZA ITALIA GIÀ PREPARA I SUOI COMITATI REFERENDARI...
Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”
[…] Il giorno dopo il lancio ufficiale della campagna referendaria da parte dell'Anm, è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a usare toni perentori contro le toghe sostenendo che l'Anm si sia «chiusa a riccio nella difesa del privilegio di poter fare qualunque cosa, anche la più ingiusta, senza mai dover rendere conto a nessuno, senza alcuna conseguenza».
E poi ancora: «Non è così che crescono e si rafforzano le democrazie».
Un assaggio di ciò che succederà nei prossimi mesi con l'avvicinarsi della consultazione sulla riforma della giustizia che prevede la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri.
A riaccendere lo scontro tra politici e toghe, alla vigilia della settimana in cui arriverà dal Senato il via libera definitivo al testo, è stata la lettera con cui Marina Berlusconi ha parlato di «calunnie e false accuse» che per trent'anni hanno «avvelenato» la vita di suo padre.
Il presidente dell'Anm, Cesare Parodi, tiene il punto dicendo che non sa se è avvenuta una persecuzione giudiziaria ma di certo «la giustizia non può essere strumentalizzata a fini politici».
Tuttavia per la prima volta ammette che, al di là del merito, «qualunque vicenda che dura trent'anni è qualcosa che un Paese civile non dovrebbe conoscere». Anche se la separazione delle carriere «non avrebbe minimamente inciso sulla vicenda».
Parole che provocano la reazione di Forza Italia, impegnata nella campagna referendaria e in questa battaglia contro i magistrati. «È un bel progresso — afferma la senatrice Licia Ronzulli — passare dal definire "fisiologica" l'inaccettabile lunghezza del processo al presidente Berlusconi, a considerarla "qualcosa che un Paese civile non dovrebbe riconoscere"». [...]
antonio tajani e carlo nordio alla camera - voto sulla separazione delle carriere - foto lapresse
E a conferma che i prossimi mesi ruoteranno attorno al referendum arrivano le parole del ministro delle Riforme, Elisabetta Casellati, che mette l'accento su un «clima velenoso e fazioso che troppo spesso accompagna il dibattito giudiziario in Italia e conferma l'urgenza di una riforma dell'ordinamento, come quella che il governo sta portando avanti».
Parodi non arretra e rilancia. «Quella del referendum è una partita ancora aperta. Il ministro Nordio ha fatto le sue scelte» ora «non c'è tempo per parlare. Non è stato possibile dialogare, ne prendiamo atto». [...]
CESARE PARODI E CARLO NORDIO CON LA SIGARETTA AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
ANM
giorgia meloni e cesare parodi - incontro tra anm e governo a palazzo chigi


