CON LA CULTURA NON SI MANGIA DAVVERO: ARRIVANO I DIRETTORI DI MUSEO ''A GRATIS'' - L’ACUTO DI APPENDINO FA TREMARE IL TEATRO: "IL TEATRO REGIO NON STA IN PIEDI, VA COMMISSARIATO'' - LETTA RIPARTE DALLA TOSCANA DOMANI A PECCIOLI, A OTTOBRE A GROSSETO PER IL TEDX - A 74 ANNI, L'EX SIGNORE DELLE TASSE ATTILIO BEFERA TORNA IN CAMPO CON UNA NOMINA IN ENI - I VELENI DI FERRONI PER ''IL TEMPO''

Gianfranco Ferroni per Il Tempo

 

 

ENRICO LETTA RIPARTE DALLA TOSCANA

 

enrico letta

Enrico Letta riparte dalla Toscana, e domani sarà intervistato da Riccardo Luna nella kermesse Cosa sarà, una serie di incontri a cura di Pensavo Peccioli, sotto la direzione di Luca Sofri. Ma Letta pensa anche alla Maremma, e da Grosseto farà partire la sfida da vincere contro il Covid-19 in un evento programmato per il prossimo 18 ottobre. Insieme a Letta, studiosi e politici, economisti e tecnologi di fama mondiale offriranno alla conoscenza e al dibattito del pubblico della rete le loro visioni fuori dagli schemi dei modelli tradizionali. Il titolo? "Xtra Time: Time to take responsibility".

 

All'evento è dedicato il sito TedxGrosseto.com, partner dell’evento organizzato da La Maremma delle Idee, sotto la presidenza di Richard Harris, sono Nomisma e Università di Siena. I primi relatori confermati, con l’ex premier Letta? Robin Daniels, amministratore delegato della società di consulenza all’innovazione Redpill Group; Bill Emmott, per 13 anni direttore del settimanale inglese The Economist e oggi presidente dell’Iiss-Istituto Internazionale di Studi Strategici.

riccardo luna

 

 

FRANCESCHINI E I DIRETTORI DEI MUSEI “A GRATIS”

 

Chi vuol fare il direttore di un museo “a gratis”? E’ la domanda che circola da alcuni giorni nei dintorni del ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini, dopo aver letto il bando che ha come protagonista il comune di Deruta e le sue proprietà: tutta colpa di un incarico, di natura privatistica, che sarà conferito a titolo gratuito, per il nuovo capo del museo regionale dedicato alla ceramica e della pinacoteca comunale.

 

Nell’avviso pubblico di selezione si sottolinea che le funzioni attribuite al direttore “non hanno natura gestionale, ma esclusivamente di natura tecnico-scientifica altamente qualificata”, e che “all'interno dell'organico del comune di Deruta non si individuano figure professionali in possesso di titoli di studio e abilitazioni specifiche in ambito museale e storico artistico, e, pertanto, si deve ricorrere a incarichi esterni per l’affidamento della direzione scientifica del museo della ceramica e della pinacoteca”. Però il direttore non riceverà nessun compenso, per la bellezza di tre anni: è attesa una parola del ministro...

 

 

L’ACUTO DI APPENDINO FA TREMARE IL TEATRO

 

dario franceschini patto per l'export farnesina

Arriva l’acuto del sindaco di Torino, Chiara Appendino: "Il teatro Regio non sta in piedi. Evitare il commissariamento significava metterci di nuovo una pezza, nascondendo per l'ennesima volta la polvere sotto il tappeto. La scelta del commissariamento è un atto di responsabilità anche nei confronti ci chi verrà dopo di noi". E il primo cittadino osserva che "al di là delle appartenenze politiche o delle storie personali di ciascuno nessuno vuol fare del male al teatro”.

 

Fatto sta che “il commissariamento del teatro "è inevitabile", ricordando che "dal 2015 ad oggi per chiudere i bilanci della Fondazione Teatro Regio si sono dovuti erogare contributi straordinari o procedere ad anticipazioni degli stanziamenti triennali da parte dei soci fondatori per un valore di circa 10 milioni di euro, con una perdita tendenziale di circa 2 milioni annui. Questi interventi da parte dei soci non hanno tuttavia portato alla risoluzione dei principali problemi del teatro che sono sostanzialmente tre: un debito accumulato che ammonta a oltre 28 milioni di euro, un disavanzo strutturale di gestione intorno ai 2,5 milioni, una conseguente crisi di liquidità strutturale". Amen.

conte appendino

 

 

ATTILIO BEFERA FA IL PIENO CON ENI

 

Chi si ricorda di Attilio Befera, soprannominato per anni come “l’uomo delle tasse”? L’Eni guidato da Claudio Descalzi ha sfornato una seria di nomine, anche grazie a una nuova struttura organizzativa della società, con due direzioni generali, “natural resources” ed “energy evolution” guidate rispettivamente da Alessandro Puliti e Massimo Mondazzi.

 

Il nuovo assetto, così come è stato presentato al consiglio d’amministrazione, "è un passo fondamentale nell'implementazione della strategia annunciata lo scorso febbraio che traccia l’evoluzione dei business della società nei prossimi trent’anni. Elemento distintivo, e fino a questo momento unico, di questa strategia è la coniugazione degli obiettivi di sviluppo, di solidità economico finanziaria e di sostenibilità ambientale che porterà a una significativa riduzione delle emissioni carboniche".

 

befera

E già che c'era il cda nella riunione ha inoltre nominato i componenti dell'organismo di vigilanza: c’è Attilio Befera, classe 1946, già presidente e amministratore delegato di Equitalia e direttore dell'Agenzia delle Entrate, componente esterno con  funzione di presidente, Antonella Alfonsi e Ugo Lecis membri esterni, Rosalba Casiraghi presidente del collegio sindacale e Marco Petracchini senior executive vice president internal audit, componente interno.

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…