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DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

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VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN

Trump sarà anche lo spara-cazzate-in-chief, ma va detto che sull’Ucraina ha dato una pista a fior fior di analisti, professoroni, presunti esperti. Certo, aveva detto che avrebbe chiuso la guerra in 24 ore, e ciò, come ampiamente prevedibile e previsto, non è avvenuto.

 

Quel che invece Trump ha fatto, in meno di un mese di presidenza, è stato destabilizzare l’ordine mondiale. Tra una Groenlandia da annettere, e una "Riviera del Medio Oriente" da costruire dopo essersi comprato Gaza, con la deportazione di 2 milioni di palestinesi, ha distrutto ogni certezza, e superato ogni limite.

 

Ultimo atto, il più importante, con la sua clamorosa telefonata a Vladimir Putin, e la prossima spartizione dell’Ucraina, ha restituito al presidente della Russia il ruolo di grande stratega mondiale, strappandogli di dosso le vesti di pariah della comunità internazionale.

 

Trump e Putin

Con la riabilitazione di Putin, in un colpo solo, Trump ha isolato la Cina (che si oppone alla Gazaland del tycoon e oggi ha definito il piano Usa "egoistico e ipocrita") e consegnato l’Iran degli ayatollah, che fine a ieri faceva asse con Mosca, a Netanyahu.

 

Ecco le cinque previsioni sull’Ucraina che non si sono avverate con l'avvento del nuovo inquilino alla Casa Bianca.

 

1. Quel tortellone ripieno di sé di Mark Rutte, ex premier olandese e, dal 1 ottobre 2024, segretario generale della Nato, dal suo primo giorno nel nuovo ruolo ci ha tenuto a dire con certezza: l’Ucraina entrerà nella Nato.

 

xi jinping vladimir putin vertice brics 2024 foto lapresse

Il 14 novembre, in Lettonia, arrivò addirittura a sentenziare: “Il processo che porterà Kiev nell’alleanza atlantica è irreversibile”. È talmente irreversibile che non è manco iniziato.

 

Nella trattativa aperta da Trump con Putin, il punto forse più importante, per “Mad Vlad”, è proprio la garanzia che il Paese di Zelensky non venga inglobato nell’alleanza militare occidentale.

 

Lo stesso ex comico di Kiev ha parlato apertamente di “Piano B” rispetto alla Nato. E Trump ci ha messo una pietra tombale: “Personalmente non credo che sia praticabile averla. l’Ucraina non può entrare nella Nato, e io sono d’accordo”

 

2. Non si fa la pace senza la Cina. Quante volte, in tre anni di guerra, abbiamo sentito dire che soltanto Xi Jinping avrebbe potuto convincere Putin a interrompere i bombardamenti? È Pechino che tiene per le palle Mosca, diventata ormai vassalla del Dragone, si diceva. E invece, è bastato il ritorno di Trump e del suo approccio da immobiliarista cinico, per trattare direttamente con “Mad Vlad”

 

vladimir putin ali khamenei

3. A proposito di Cina e Xi Jinping: l’amicizia “senza limiti” professata dal presidente cinese nei confronti di Putin si è infranta in un batter d’occhio. Pechino sperava di poter contare ancora a lungo sul petrolio e il gas a basso costo da Mosca, che le avrebbero permesso di prosperare sulle spalle dell’Occidente (che ha “regalato” ai cinesi la catena di approvvigionamento di quasi tutte le industrie, dal tessile all’elettronica, passando per l’automotive).

 

E invece, zac! Con l’accordo tra Putin e Trump, si taglia di netto il cordone ombelicale sull’asse autoritario: le materie prime russe saranno “liberate”, torneranno a circolare in Europa e Putin non sarà più dipendente dalla Cina.

 

DONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHU

4. L’Iran s’attacca al drone. Un altro grande sconfitto dall’accordo tra il presidente russo e Trump è Khamenei. L’Iran in questi anni di guerra ha potuto rinsaldare l’asse con la Russia, a cui ha ceduto i suoi droni kamikaze Shahed, che si sono rivelati cruciali per la mattanza ucraina. Ebbene, l’accordo in arrivo tra Washington e Mosca è una fregatura anche per le teste con-turbanti della teocrazia di Teheran.

 

La prova? Secondo il “Wall Street Journal”, che cita fonti di intelligence Usa (di solito, il quotidiano di Murdoch è molto attendibile in materia), Israele è pronto ad attaccare quest’anno i siti nucleari iraniani. È il segnale che l’Iran è stato abbandonato a sé stesso: dopo aver distrutto “l’asse della resistenza”, costruito a fatica dai pasdaran in giro per il Medio Oriente, Netanyahu è pronto a fare il passo successivo ed eliminare la vera, unica minaccia rimasta alla sicurezza del suo Paese.

 

URSULA VON DER LEYEN DONALD TRUMP

5. Last, but not least, l’Europa, che fa la solita figura da spettatore pagante senza diritto di parola. I 27 Stati membri dell’Ue, troppo impegnati a discutere di tappi di plastica e lunghezza dei cetrioli, hanno mancato per l’ennesima volta il loro appuntamento con la Storia. Sulla minaccia esistenziale rappresentata dalla guerra in Ucraina, hanno soltanto urlato parole vuote. Negli ultimi mesi, i leader dell’UE, guidati dalla turbo anti-putiniana Kaja Kallas, ex premier estone diventata Alto rappresentante per la politica estera europea, hanno strepitato: “Se non ci siamo noi, non ci sarà alcun negoziato e non si arriverà alla pace”. Smentiti, ancora una volta, su tutta la linea. Avanti così, verso il baratro…

Trump e Putin

KAJA KALLAS - AUDIZIONE PARLAMENTO EUROPEOvolodymyr zelensky kaja kallas

xi jinping vladimir putin - vertice brics a Kazanmatrioske di putin e xi jinping a moscavladimir putin e xi jinping a pechino XI JINPING ABBRACCIA VLADIMIR PUTINxi jinping vladimir putin - vertice brics a Kazan

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