GIORNALI PER INCARTARE LE UOVA (D’ORO) - NON C’È SOLO “L’AVANTI” DEL PRODE LAVITOLA, DECINE DI QUOTIDIANI POLITICI SUCCHIANO MILIONI DI CONTRIBUTI PUBBLICI VENDENDO UNA MANCIATA DI COPIE - DA QUELLI CHE HANNO UN PASSATO MA NON AVREBBERO UN FUTURO SENZA SUSSIDI (“IL SECOLO”, “LIBERAZIONE”, “L’UNITÀ”, COMPRESA “LA PADANIA”) ALLE PROIEZIONI SU CARTA DEGLI EGO DI POLITICI MINORI (“IL SOCIALISTA LAB” DI CALDORO, “DEMOCRAZIA CRISTIANA” DI ROTONDI, “LA DISCUSSIONE” DI GIAMPIERO CATONE)…

Carlo Tecce per "il Fatto Quotidiano"

Il quotidiano dei socialisti, storpiato nel nome e nei contenuti, pesa 17 milioni di euro. Questa cifra che il governo ha versato a una società di Valter Lavitola, il pescivendolo ancora latitante, solletica la curiosità dei magistrati.

Martedì la Guardia di Finanza ha perquisito la redazione di Avanti! in via del Corso a Roma: come spende Lavitola, editore e direttore, i fondi per l'editoria? Più di 2,5 milioni di euro soltanto nel 2010. Il sottosegretario Paolo Bonaiuti, portavoce del Cavaliere, annuncia la rivoluzione di carta: basta favori, basta copie finte, soldi legati a vendite e occupazione. Bonaiuti dovrebbe cominciare con le quattro pagine dell'amico Valter.

Non sapremo mai la diffusione e le spedizioni di una società che nasconde nel bilancio migliaia di euro fra voci mezze vuote e capitoli di spesa stile cruciverba, una casella bianca, una nera. La nostra prima puntata sui contributi ai quotidiani strascina con sé una promessa: ci sono testate come l'Unità e il Manifesto con bilanci specchiati, vendite certificate e prodotti veri, che rischiano di pagare le conseguenze di uno sciagurato Lavitola.

E tanti emuli di Lavitola, blindati nel sottobosco di giornali di partito o presunti tali. Sarebbe interessante capire perché la Discussione, 2,530 milioni di euro nel 2010, inserisce nel bilancio l'affitto di un'Audi A8. Sarebbe istruttivo capire perché l'Opinione, 2 milioni di euro nel 2010, evita di riportare l'incasso con le vendite in edicola, tanto per fare una divisione con i numeri stampati nell'anno e approssimare le copie che un lettore paga (!). Sarebbe una scommessa da brividi trovare un italiano che compra Lab il Socialista, il giornale su misura del governatore campano Stefano Caldoro, mezzo milione di euro nel 2010. Purtroppo, è pura fantasia.

L'AVANTI
DIRETTORE: Valter Lavitola
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 2,530 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: il quotidiano di 4 pagine è praticamente inesistente in edicola, nel bilancio 2010 dichiarava meno di 2 mila euro ricavati con gli abbonamenti e 972 mila con la distribuzione senza specificare di che tipo
DIPENDENTI: nel 2010 hanno lavorato per la testata 15 giornalisti, il costo del personale era di 642 mila euro

LIBERAZIONE
DIRETTORE: Dino Greco
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 3,340 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: il giornale comunista prima del fallimentare governo Prodi e di varie scissioni nel partito vendeva sempre oltre le 10 mila copie, adesso supera a fatica le 3 mila copie compresi i circa 750 abbonamenti sottoscritti
DIPENDENTI: non è ancora consultabile il bilancio 2010, ma nell'anno risultavano in organico 15 giornalisti

LA PADANIA
DIRETTORE: Leonardo Boriani
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 3,896 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: nelle tante cause di lavoro, dovendo giustificare l'uscita di tanti giornalisti, l'editore disse che 5 mila copie al giorno di venduto fra edicola, partito e abbonamenti, sono poche anche per la Lega
DIPENDENTI: in questi anni, più volte la società Editoriale Nord ha fatto ricorso alla cassa integrazione. Il costo per il personale resta alto: 2,250 milioni di euro

SECOLO D'ITALIA
DIRETTORE: Marcello De Angelis
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 2,952 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: dal bilancio 2010 risulta che ha ricavato dalle edicole 181 mila 978 euro, esce 260 volte l'anno, dunque vende circa 700 copie al giorno
DIPENDENTI: in organico ci sono 39 persone, di cui 8 impiegati e 8 operai. Il costo del personale è di 1,832 milioni di euro.

TERRA
DIRETTORE: Pino Di Maula
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 2,484 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: nel bilancio 2010 risulta che ha ricavato dalle edicole 188 mila e 409 euro, esce 307 volte l'anno al prezzo di un euro e dunque vende circa 613 copie al giorno DIPENDENTI: il bilancio 2010 non specifica il numero del personale in organico, ma dichiara costi per 825 mila euro

LIBERAL
DIRETTORE: Ferdinando Adornato
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 2,798 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: il giornale del deputato Udc, ex Forza Italia, dichiara nel 2010 ricavi da vendita di quotidiano e riviste di 630 mila euro. "Cronache di Liberal", dicono, esordì con 100 mila copie di tiratura, ora la presenza in edicola è marginale
DIPENDENTI: il numero del personale non è specificato, ma i costi sono pari a 1,245 milioni di euro

EUROPA
DIRETTORE: Stefano Menichini
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 3,527 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: l'ex quotidiano della Margherita, ora del Pd, nel 2010 ha incassato 453 mila e 916 euro dalle vendite per diffusione (edicola e promozioni, dunque feste) escluso abbonamenti. Esce 260 volte l'anno, vende circa 1500 copie al giorno
DIPENDENTI: l'organico conta 25 unità, di cui 21 giornalisti per un costo di 1,618 milioni di euro

L'OPINIONE
DIRETTORE : Arturo Diaconale
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 2 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: la nota integrativa al bilancio 2010 tiene insieme il valore di produzione, omettendo i ricavi da edicola. Il direttore Diaconale riferisce di 3 mila copie vendute e 20 mila di tiratura al giorno
DIPENDENTI: il bilancio ignora anche il numero dei dipendenti, ma riporta il costo del personale pari a un milioni di euro

L'UNITÀ
DIRETTORE: Claudio Sardo
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 6,337 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: in questi giorni di settembre la tiratura oscilla tra 140 e 120 mila copie. Le vendite dichiarate dall'editoriale, secondo la media giugno 2010-maggio 2011, sono di 42.314 copie
DIPENDENTI: al bilancio 2009, depositato nel 2010, il costo del personale, in costante discesa, era pari a 9,833 milioni di euro

IL MANIFESTO
DIRETTORE: Norma Rangeri
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 3,745 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: la tiratura media in questi giorni di settembre oscilla intorno alle 70 mila copie, il 2010 si è chiuso con 18.887 copie vendute al giorno, di cui 15.936 in edicola, gli abbonamenti sono 1903
DIPENDENTI: l'organico è diminuito nel 2010 di 3 unità, scendendo a 83 di cui 58 giornalisti. Il costo del personale è pari a 3,202 milioni di euro

RINASCITA
DIRETTORE: Ugo Gaudenzi
CONTRIBUTI: nel 2010 la cooperativa di giornalisti ha ricevuto 2,489 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: il bilancio 2010 non è stato depositato, nel 2009, è incerta la vendita in edicola, il direttore dichiara una tiratura di 20 mila copie al giorno
DIPENDENTI: i giornalisti in organico sono 16 più amministrazione e segreteria, nel 2009 il costo del personale era pari a 828 mila euro

LA DISCUSSIONE
DIRETTORE: Antonio Falconio
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 2,530 milioni di euro maturati nel 2009
VENDITE: il giornale del deputato Giampiero Catone, ex Pdl, ora al Gruppo misto, per un attimo in Fli, dichiara ricavi di vendita per 1 milione di euro sommando edicola e abbonamenti. Vende meno di 2 mila copie al giorno
DIPENDENTI: Il personale è soltanto di 13 unità per un costo di un milione di euro. Divertente la voce in bilancio di un leasing di un'Audi A8 dal valore di 99 mila euro.

IL SOCIALISTA LAB
DIRETTORE: Pino de Martino
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 480 mila euro maturati nel 2009
VENDITE: il direttore editoriale è Stefano Caldoro, governatore della Campania. La società non ha ancora depositato il bilancio 2010, nel 2009 dichiarava 385 mila euro di vendite fra edicole e abbonamenti. Il quotidiano del nuovo Psi venderà poche centinaia di copie
DIPENDENTI: sul sito risultano due soli redattori, ma il costo del personale è pari a 184 mila euro

DEMOCRAZIA CRISTIANA
DIRETTORE: Alfredo Tarullo
CONTRIBUTI: nel 2010 ha ricevuto 303 mila euro maturati nel 2009
VENDITE: nel bilancio 2010, il quotidiano fondato dal ministro Gianfranco Rotondi, dichiarava soltanto 505 euro incassati dalle edicole e 119 mila con gli abbonamenti.Le vendite sono di poche decine al giorno con una diffusione soltanto ad Avellino, città natale del ministro
DIPENDENTI: la redazione conta due giornalisti, il costo del personale è pari a 96 mila euro

 

ALCUNI GIORNALI POLITICI DAL FATTOFERDINANDO ADORNATO Lavitola e L'AvantiStefano Menichini di 'Europa'CLAUDIO SARDO CALDORO STEFANOGIANFRANCO ROTONDI Giampiero Catone

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)