
VANNACCI, GENERALE DA COMMEDIA DELL'ARTE - DALLA FOTO CON IL PESCE AL SIGARO “VANNACCIO”, TUTTE LE PROVOCAZIONI ESTIVE DELL’EUROPARLAMENTARE – CECCARELLI: "IL GENERALE SI VIVE COME UN BRAND. IL PUNTO È CHE QUI IN ITALIA, PATRIA DELLA COMMEDIA, TALE PRETESA RAFFORZA IL SUO ESSERE UNA MASCHERA, UNA DELLE TANTE CHE POPOLANO IL NOSTRO ALLEGRO E DESOLANTE CARNEVALE. PIERLUIGI BATTISTA AVEVA INTUITO CHE SIAMO IN PRESENZA DELLA REINCARNAZIONE DI UN PERSONAGGIO CREATO DA MARIO MARENCO PER 'ALTO GRADIMENTO': IL GENERALE DAMIGIANI” – VIDEO
FISH AND CHEAP - MEME BY EMILIANO CARLI
Filippo Ceccarelli per repubblica.it
Finirà prima o poi, o forse no, l'estate violenta, tribale, merceologica e pagliaccesca dell'onorevole Vannacci. Il suo “tour estivo”, lo definisce su Instagram la testimonial Sylvie Lubamba, che lo posta in camicia bianca fuori dai pantaloni, uniforme politica stagionale e universale (come Renzi un tempo e ora Bandecchi, Fico, Decaro): “Sempre in prima fila con il Generale” è la caption cui seguono i nomi del truccatore (di Lubamba, s'intende), del'hairstylist e dell'outfit.
Un che di onirico e predatorio continua ad accompagnare le visioni e le provocazioni dell'uomo che da qualche giorno si è fatto verbo, “vannaccizzare”, con il che suona dubbio per la Lega che si tratti di un “valore aggiunto”, come dice Salvini: “Make the League Great Again” l'ha ricambiato il Generale, non proprio un complimento per il Capitano - ma non si pretenderà di entrare nelle astruse dinamiche meta-sovraniste e tardo-padane, qui la faccenda è appena più seria.
L'altro giorno a Sansepolcro Vannacci ha rifatto il gesto della X, in gruppo, effimero scandalo a livello municipale aggravato da un revival polemico intorno alle gambe pelose di Carola Rackete. La Decima, d'altra parte, “è l'unica flottilla in cui mi riconosco”, dopo di che ha motteggiato in tv con Parenzo chiedendogli perché non fosse con Greta. E tuttavia anche in questo caso è complesso e forse pure vano dar conto delle sue posizioni sul Medio Oriente.
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Più significativo – forse e sempre relativamente – il fatto che la scorsa settimana in un opificio toscano il Generale non solo ha prodotto con le proprie mani un sigarone, ma lo ha anche battezzato “Vannaccio”: “Il sigaro italiano che si fuma solo a destra, un'eccellenza da proteggere e da promuovere”.
L'impresa fa il paio con un altro recentissimo product placement in forma di autocentrico meme che a suo volta trova origine e spunto in un archeo-carosello e insomma: contro la sinistra che “non mi digerisce”, ecco l'”Amaro Vannacci”, foto in bianco e nero di lui con sorrisino e bicchierino, inutile dire “made in Italy”, con tricolore di rinforzo.
MARIA ROSARIA BOCCIA INTERVISTA ROBERTO VANNACCI
Ora, è abbastanza chiaro che fin dall'appellativo unicizzante che piace tanto agli italiani – do you remember l'Avvocato, il Professore, l'Ingegnere, il Contadino, il Colonnello? - ecco che sul mercato politico il Generale si vive, e in parte a ragione, come un promettente brand. Il punto delicato semmai è che qui in Italia, patria della commedia, tale pretesa inesorabilmente rafforza il suo essere una maschera, una delle tante che popolano il nostro allegro e desolante carnevale, anch'esso privo di Quaresima – e non si sa mai se dispiacersene o meno.
Che tipo di maschera esattamente è meno facile stabilire. Quando giorni or sono è scappato fuori il caso di Phica.eu, e in qualche teatrino televisivo, nei confronti di guardoni e commentatori Vannacci ha usato il desueto improperio qualificandoli come “smidollati”, si è avuta la conferma di ciò che con indiscutibile acume due anni or sono Pierluigi Battista aveva intuito, e cioè che siamo in presenza della reincarnazione di un personaggio creato alla radio da Mario Marenco per “Alto Gradimento”:
il generale Damigiani, appunto, perenne emblema del militarismo diciamo meno elastico e più ridondante. Ma come spiegare adesso la circostanza che il Generale abbia a sua volta denunciato Phica.eu perché tra le foto c'era anche la sua?
roberto vannacci con un pesce in mano
Così il pescione dagli occhi storti che un Vannacci in versione bagnante ha offerto in visione ai follower assimilandolo alla sinistra. Cernia o coda di rospo che fosse, se l'è poi mangiato al forno con le patate: anche questo ha voluto esternare, per quanto resti oscuro se volesse far ridere, offendere, provocare o che?
Di misteri, sghignazzi e mostri marini è piena ormai la vita pubblica e come ricorda Guido Vitiello nel suo “Joker scatenato” (Feltrinelli, Gramma) non manca chi, autorevolmente, ha notato come una società che punta solo a ridere e a divertirsi può rivelarsi assetata di sangue - ma intanto settembre è arrivato e chissà quante prevedibili sorpresone ci propinerà il Generale dal sorrisetto minaccioso, tribale, merceologico e pagliaccesco.
IL POST DI ROBERTO VANNACCI CONTRO LA POLEMICA SUL SITO PHICA.EU
david parenzo roberto vannacci giuseppe cruciani la zanzara show marina di pietrasanta
ROBERTO VANNACCI A TREVISO
UN PESCE DI NOME WANNA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA