LA DESTRA USA ATTACCA OBAMA PER AVERE RIDICOLIZZATO IL CORPO MILITARE CON I MARINE PORTA-OMBRELLO

Massimo Gaggi per "Il Corriere della Sera"

A Washington non si parla ancora di «Umbrellagate», ma nel clima di assedio alla Casa Bianca di questi giorni, anche gli ombrelli aperti da due marine, su richiesta del presidente, sulla testa dello stesso Barack Obama e del premier turco Recep Tayyip Erdogan durante la conferenza stampa bagnata di giovedì, sono diventati occasione di accuse e attacchi lanciati dal fronte conservatore.

Diversi siti di destra accusano il leader democratico di aver ridicolizzato l'immagine del glorioso corpo militare. I più ironici hanno inventato l'hashtag «#semperdry» (sempre all'asciutto) che fa il verso al «semper fidelis» che compare sullo stemma dei marine americani.

C'è anche un «Marine Poppins», con Obama che vola sulla Casa Bianca appeso, come Mary, a un ombrello. Gli altri sono andati a spulciare regolamenti e hanno intervistato esperti di etichetta militare, scoprendo che la regola dell'uniforme dei Marine Corps non prevede l'uso dell'ombrello, almeno per i maschi.

Più precisamente: agli uomini è fatto divieto di «portare con sé o aprire ombrelli quando sono in uniforme». Le donne in divisa, invece, «hanno l'opzione di usare un ombrello completamente nero, standard, in caso di tempo inclemente».
Un marine, ha spiegato con orgoglio il portavoce del corpo, il capitano Eric Flanagan, «lascia sempre che la pioggia gli cada addosso. E la nostra regola».

Anche se poi ha ammesso, bontà sua, che se il marine presta servizio alla Casa Bianca e il presidente ha bisogno di copertura, l'uso dell'ombrello diventa legittimo.
Ma in questo modo Obama ha esposto un intero corpo al ridicolo, quella foto ha fatto il giro del mondo, tuonano gli arciconservatori.

E, dopo Michele Bachmann, scomparsa dalla scena politica dopo la sconfitta elettorale di novembre e tornata alla ribalta grazie allo scandalo della discriminazione dei Tea party da parte dell'Irs, il fisco americano, adesso rispunta un'altra «desaparecida» della destra radicale Usa: Sarah Palin che su Twitter si rivolge direttamente a Obama, compiaciuta del fatto che per lui stia «piovendo sul bagnato».

«Caro presidente - scrive l'ex governatrice dell'Alaska che cinque anni fa lo sfidò nel ticket repubblicano con John McCain - la maggior parte degli americani, quando piove, l'ombrello se lo tengono da soli».

Un altro redivivo, l'anchorman di destra Lou Dobbs che dovette lasciare la Cnn di cui era diventato una star, accusa Obama di essere stato, in questa circostanza, «irrispettoso, privo di classe», addirittura sconsiderato.

Certo, qui c'è di mezzo l'occasione ufficiale, ma ci sono anche foto della regina Elisabetta d'Inghilterra che si tiene l'ombrello da sola. Una polemica evidentemente esile, che dà la misura dell'astio che permea sempre più i rapporti tra la Casa Bianca e l'opposizione repubblicana.

Durante la conferenza stampa Obama aveva esitato a lungo prima di chiedere l'ombrello. Erdogan aveva scherzato: «Restiamo sotto l'acqua, così i giornalisti fanno domande più brevi e noi diamo risposte succinte». Poi, quando l'intensità della pioggia era aumentata, il presidente aveva chiesto aiuto in tono scherzoso ai marine in alta uniforme che aveva a fianco: «Venite, farete una bella figura vicino a noi. Io posso anche bagnarmi, rientro e mi cambio l'abito, ma Erdogan non so».

Più che di regolamenti violati da Obama, oggi bisognerebbe discutere del perché, in tempi di parità sempre più totale tra i sessi anche sotto le armi, per i marine sopravviva il tabù dell'ombrello che dà un'immagine effeminata.

 

 

 

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