1- DIEGO LAQUALUNQUE PUBBLICA UN PROCLAMA ALLA NAZIONE SCRITTO CON I PIEDI E CON LE SCARPE ("GLI" AL POSTO DI "LORO") IL CUI SUCCO È: IO SO' IO E VOI NON SIETE UN CAZZO 2- TRAVESTITO DA PATRIOTA DISINTERESSATO, SE LA PRENDE CON POLITICI INETTI E INDUSTRIALI ASSISTITI, CHE INTRATTENGONO RAPPORTI IMPURI CON POLITICI INCOMPETENTI (CONSERVANDO, OVVIAMENTE, IN LUSSEMBURGO IL CUORE DEI SUOI INTERESSI) 3- TANTO QUALUNQUISMO DA MARCHIGIANO RIPULITO PER FAR DIMENTICARE ALL'OMBRA DI QUALE FIOR DI POLITICO SI È FATTO LARGO NELLA FINANZA E NEL PALAZZO: MASTELLA 4- L’IRONIA DI ROSY BINDI: "SI PUÒ CHIEDERE A DELLA VALLE SE TRA I POCHI POLITICI BRAVI È ANCORA CONVINTO CHE CI SIA MASTELLA, VISTO CHE È STATO SUO SOSTENITORE..." 5- SE PER MARONI "VA PRESO SUL SERIO", PER JOHN ELKANN, PRESIDENTE FIAT, "NON È TEMPO DI PROCLAMI, DI CRITICHE, DI DICHIARAZIONI O CRITICHE GENERICHE. IL MOMENTO È GRAVE È IMPORTANTE ESSERE CONCRETI E AVERE SENSO DI RESPONSABILITÀ"

DAGOREPORT
Diego Laqualunque, già Della Valle, pubblica un proclama alla nazione il cui succo è: Io so' io e voi non siete un cazzo. Travestito da patriota disinteressato, se la prende con i politici incompetenti e con gli industriali assistiti, che non sono abituati a competere sui mercati come lui.

Poi, in un italiano malcerto e impreziosito da un errore di pronome ("gli" al posto di "loro" ) all'ultimo concetto, attacca i colleghi imprenditori che intrattengono rapporti impuri con politici incompetenti.

Tante belle e nobili parole per far dimenticare all'ombra di quale fior di politico lo Scarparo a pallini si è fatto largo nella finanza e nel Palazzo: Clemente Mastella. Ma visto che in economia quel che conta sono le tendenze, bisogna dire che passare da Mastella a Monteciuffolo, in prospettiva, è stato un bel passo avanti anche per Dieguito. Nell'interesse della Patria, naturalmente.

Un autogol per l'uomo che vuole rappresentare il Belpaese e fustiga i politici conservando in Lussemburgo il cuore dei suoi interessi. Perfino il Forrest Gump della famiglia Elkann - che non conosce l'italiano, si è preso il gusto di fargli uno shampoo al cervellino.

2- IRONIA BINDI: "SI PUÒ CHIEDERE A DELLA VALLE SE TRA I POCHI POLITICI BRAVI È ANCORA CONVINTO CHE CI SIA MASTELLA, VISTO CHE È STATO SUO SOSTENITORE..."
Repubblica.it - VIDEO BINDI:

http://tv.repubblica.it/politica/politici-ora-basta-bindi-furiosa-con-della-valle/77225?video=&ref=HREC1-1

 

Diego Della Valle che sui principali quotidiani sostituisce alla pubblicità un'invettiva nero su bianco contro una classe politica 1 protagonista di uno "spettacolo indecente e irresponsabile" a danno dei reali interessi dell'Italia non poteva non suscitare reazioni nell'oggetto di simile, fragorosa iniziativa.

"Mi rispetti almeno come consumatore..." dice Rosy Bindi, agitando la pagina comprata dal patron della Tod's, indicando poi le scarpe che indossa. "Non si fa in questo modo", sbotta, parlando con l'ex ad di Unicredit Alessandro Profumo prima di un dibattito. "Ma è un avviso a pagamento su tutti i giornali? - domanda - Mi dispiace che hanno speso i soldi così". "Ora mi farò vedere con questa pagina e le cozze in mano da qualche parte", aggiunge Bindi, alludendo all'iniziativa di Beppe Grillo contro i politici. "Si può chiedere a Della Valle se tra i pochi politici bravi è ancora convinto che ci sia Mastella, visto che è stato suo sostenitore...".

Di diverso avviso il ministro dell'Interno Roberto Maroni. "Siccome (Della Valle, ndr) non fa di tutta un'erba un fascio, mi pare che siano parole da tenere in considerazione, un grido d'allarme che viene da un imprenditore che tiene alto nel mondo il made in Italy e che non possiamo liquidare come mi pare abbia fatto la Bindi con una battutaccia".
"Sono parole pesanti - aggiunge il ministro leghista -, ma almeno parzialmente condivisibili".

Il leader Udc Pier Ferdinando Casini preferisce commentare il richiamo di Della Valle alle forze "più serie e responsabili del Paese" per far fronte alla crisi. "E' giusto - dice Casini - che si faccia fronte comune" perché "c'è una buona politica e una buona imprenditoria" che vengono chiamati ad "atti di corresponsabilità e unione per il Paese".

Ma ci sono anche, ricorda Casini, "imprenditori, come quelli scovati a Vicenza, che evadono centinaia di milioni di tasse, e imprenditori bravi, come Della Valle. Con una certa presunzione, poiché riteniamo di essere parte buona della politica, siamo contenti che ci sia una chiamata di corresponsabilità e unione. E' giusto che Della Valle abbia ricordato che non solo all'opposizione ma anche nella maggioranza ci sono persone che possono dare una mano".

Antonio Di Pietro non si ritiene tra i destinatari delle critiche di Della Valle. "L'IdV è orgogliosamente all'opposizione e crede di avere fatto il suo dovere per il bene dell'Italia - ribatte il leader dell'Italia dei Valori - . Abbiamo raccolto le firme per i tre referendum di giugno scorso e per quello sulla legge elettorale. Per questo Della Valle non può rivolgersi a noi. Lo ringrazio, invece, per la mano che ci sta dando per migliorare il Paese, in una battaglia che stiamo combattendo ancor prima di lui".

Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pd alla Camera, "è evidente che lo sdegnoso rifiuto dei giovani industriali nei confronti della presenza di politica a Capri e adesso il manifesto di Della Valle esprimono una cosa precisa: il disegno di spazzar via le attuali forze politiche, sia quelle di centrodestra sia quelle di centrosinistra in nome non si sa bene neppure di che cosa".

Il ministro dell'Agricoltura Saverio Romano, appena salvato dalla Camera dal rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa: "Le categorie apolitiche della vergogna e della decenza servono solo a fomentare l'antipolitica e l'odio sociale. E rischiano di richiamare in modo sterile quella violenza a cui troppe volte fa riferimento anche Di Pietro".

Carmelo Briguglio, vicepresidente vicario dei deputati di Fli, accomuna "la paginata di Della Valle" al "manifesto-ultimatum della Marcegaglia" e "all'uscita di Versace dal Pdl". "Hanno suonato il gong, la partita del premier in nome e per conto degli industriali italiani è finita. Berlusconi ne prenda atto e passi la mano".

Dal mondo dell'imprenditoria, critiche all'iniziativa di Della Valle e al manifesto di Confindustria giungono da John Elkann, presidente Fiat: "Non è tempo di proclami, di critiche, di dichiarazioni o critiche generiche. Il momento è grave è importante essere concreti e avere senso di responsabilità".

Per il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, l'inserzione-appello di Diego Della Valle "è indicativo della difficoltà del Paese e del giudizio che gli imprenditori incontrano quando vanno all'estero", ma "c'è una precisa responsabilità del governo. E' sbagliato dire che sono tutti uguali: c'è un opposizione e il governo e hanno ruoli diversi". Secondo il segretario Camusso "il problema vero è che tutta la classe dirigente è stata a lungo tempo zitta e ora si accorge di questa situazione. Il silenzio delle imprese per così tanto tempo è stato preoccupante".

 

 

il manifesto dello Scarparo Della Vallediego della vallemastella mo sandra yacht della valle da OggiDELLA VALLE ELKANN Della Valle e Caterina Balivo da Verodella vallefrau DELLA VALLE ROSSELLA MENTANA tn MONTEZEMOLO DELLA VALLE MENTANA PNAERAI ROSSELLA tn capri50 mastella della valledella valle montezemolo funerali pininfarina lap

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO