blocco traffico roma 9

TRONCA IL BLOCCO AUTO! DIPLOMATICI, MARATONETI E VETERINARI LIBERI DI CIRCOLARE: A ROMA IL PREFETTO TRONCA INSISTE CON LE TARGHE ALTERNE MA ESENTA 33 CATEGORIE - LA DELIBERA ANTISMOG VA RISCRITTA: “VIETATA LA CIRCOLAZIONE A CHI USA L’AUTO SENZA UN PERCHÈ”

BLOCCO TRAFFICO ROMA 1BLOCCO TRAFFICO ROMA 1

Giorgio Meletti per il “Fatto Quotidiano”

 

Già all' esordio, sulla porta del cimitero il giorno dei morti, abbattendosi come Fracchia sulla mano del Papa senza riuscire a baciarla, il commissario Francesco Paolo Tronca mostrò una funebre assenza di senso dell' umorismo, senza il quale non si dovrebbe nemmeno provare a governare la Capitale.

 

Da millenni il popolo romano affronta ogni dramma (Tronca lo è) con una greve e pragmatica ironia. Prima di avventurarsi nel divieto di circolazione a targhe alterne, il prefetto avrebbe dovuto immaginare che i dirigenti del Campidoglio non si sarebbero fatti trovare impreparati.

 

In forza di una saggezza millenaria e un po' perversa, il popolo romano aveva per tempo predisposto l' antidoto, un rosario di deroghe che sembra scritto da un umorista. Solo decenni di amministrazione umoristica, del resto, possono aver ridotto la Capitale nelle attuali deprecabili condizioni.
 

BLOCCO TRAFFICOBLOCCO TRAFFICO

Le categorie esenti sono 33 (trentatré): anonimi e indefessi burocrati capitolini le hanno selezionate con cura certosina perché nessuno rimanesse a piedi. Le prime sei categorie sono i veicoli a basse emissioni, ivi comprese le auto "euro 6", sia "ad accensione comandata", sia "ad accensione spontanea". Non che a Roma ci siano vetture che partono da sole, solo che in Campidoglio distinguono così benzina e diesel.
 

Ed ecco subito la camaleontica categoria 7: "Veicoli adibiti a servizio di polizia e sicurezza, emergenza anche sociale, ivi compreso il soccorso, anche stradale, e il trasporto salme". È nella fumosità del linguaggio che si annida il "liberi tutti". Che vorrà dire "emergenza anche sociale, ivi compreso il soccorso, anche stradale"? Mettiamo che "emergenza anche sociale" stia per ambulanze (parola troppo diretta per comparire nel regolamento), ma "soccorso, anche stradale" vorrà dire carro attrezzi? Non importa. Ognuno troverà la sua deroga.

 

BLOCCO TRAFFICO ROMA 9BLOCCO TRAFFICO ROMA 9

Ci sono quelle ovvie (polizia, carabinieri, taxi, autobus) e quelle sarcastiche: i mezzi che svuotano i cassonetti violino il divieto di circolare nei giorni dispari, visto che già violano l' obbligo di circolare in quelli pari. E anche, udite udite, possono sfumacchiare i mezzi impiegati per la costruzione della Metro C, che giusto il 28 e il 29 dicembre devono darci dentro per recuperare vent' anni di ritardo.

 

Possono liberamente inquinare a targhe alterne gli addetti alla manutenzione di qualsiasi cosa, dai semafori agli ascensori, dai telefoni ai condizionatori (a dicembre). Il seguito della lista impone un' avvertenza: ciò che state per leggere non è uno scherzo, è tutto vero. Possono circolare liberamente gli ufficiali giudiziari, gli edicolanti, i traslocatori, gli scortati, i veterinari in visita domiciliare urgente ("La vacca sta partorendo!", strillerà l' azzimato professionista sgommando in pieno centro).
 

Marmitta libera anche per i condolenti (deroga 20) diretti al funerale, ma solo se in possesso di "apposito invito". La salma giungerà automunita all' appuntamento, questo sì inderogabile, in forza della deroga 7 di cui sopra. E ancora: girano liberamente le auto targate Corpo Diplomatico (macchinoni blindati con autista extracomunitario, anche se islamico) e Città del Vaticano (cfr. supra, Fracchia).

TRONCATRONCA

 

Potranno sfrecciare sui lungotevere "i veicoli muniti del contrassegno per persone invalide", senza obbligo di avere a bordo l' invalido de quo. I maratoneti potranno raggiungere in macchina la partenza di una gara se iscritti a una federazione affiliata al Coni.
 

La più affascinante è la deroga 18: autoveicoli adibiti al trasporto di generi alimentari deperibili. Basta mettere una mozzarella ben visibile sul cruscotto e si va tranquilli. Se del caso, prepararsi a discutere col pizzardone sul significato di "adibito": per i burocrati significa "destinato stabilmente", per il vocabolario è sinonimo di "utilizzato", anche occasionalmente. Male che vada si vincerà in Cassazione.
 

francesco paolo troncafrancesco paolo tronca

La deroga più assurda è per gli operatori dell' informazione quotidiana. I giornalisti, ovviamente, guai a chi li tocca. Ma i telegiornali che vogliano mostrare la città senza (?) traffico possono mandare i loro mezzi con tanto di gruppo elettrogeno. Così, in forza della deroga 21, per mostrarci il successo dell' iniziativa anti-inquinamento azioneranno un generatore che da solo produrrà tutti i veleni risparmiati dalle (poche) auto fermate.
 

Poi c' è la deroga definitiva e tombale, la risposta millenaria alla dura protesta di Matteo Salvini: "Il blocco del traffico colpisce i lavoratori". Non a Roma. Il leader della Lega ignora che in Campidoglio già aggiravano le leggi dello Stato quando in Lombardia ancora dirimevano le controversie emettendo suoni gutturali.
 

Nella Capitale i lavoratori sono protetti dalla saggia deroga 23: "Autoveicoli e motoveicoli a due ruote utilizzati da lavoratori con turni lavorativi o domicilio/sede di lavoro tali da impedire la fruizione dei mezzi di trasporto pubblico".
 

TRONCATRONCA

A Roma la menzionata fruizione è perennemente impedita dal fatto che la gloriosa Atac da decenni, per trasportare le tangenti, lascia a terra le persone. Vivono dunque nella deplorevole costrizione di usare macchina o scooter per andare al lavoro circa il 90 per cento dei lavoratori: tutti esentati.
 

Se Tronca entrasse solo per un istante in "connessione sentimentale" (copyright Matteo Orfini) con la città che gli hanno fatto commissariare, riscriverebbe la sua ponderosa delibera anti-smog in una sola riga: "È vietata la circolazione a chi usa l' auto senza un perché". Probabilmente se ne fermerebbero molte di più e lo smog sarebbe vinto.

TRONCA BERGOGLIOTRONCA BERGOGLIOPAPA FRANCESCO E TRONCA PAPA FRANCESCO E TRONCA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...