PROVE TECNICHE DI GUERRA ATOMICA - IL DISCORSO DELLA REGINA CHE ANNUNCIA LA TERZA GUERRA MONDIALE: “PRONTI A COMBATTERE”

Ettore Livini per "La Repubblica"

Londra, 4 marzo 1983. A 44 anni dallo storico discorso del Re (quello in cui Giorgio VI dichiarava guerra alla Germania di Hitler) è l'ora, drammatica come allora, del discorso della Regina. La capitale inglese è sotto minaccia di attacco chimico dalla Russia.

Elisabetta, volto teso ma voce calma, prende la parola davanti ai suoi concittadini a reti unificate: «L'ultima volta che vi ho parlato tre mesi fa stavamo godendoci il Natale in famiglia... Ora la follia è tornata a contagiare il mondo e dobbiamo essere pronti ad affrontare tempi durissimi».

Poi il passaggio più difficile. «Non avrei mai pensato di dovermi far carico di un momento così solenne e orribile... ma abbiamo salvato la nostra libertà già due volte negli ultimi decenni e lo faremo ancora. Prepariamoci a combattere contro i nuovi nemici, Dio vi benedica!». È la Terza guerra mondiale.

Fantastoria da Risiko? No, realtà. Emersa dagli Archivi nazionali con le pubblicazioni dei file confidenziali del 1983 e - in particolare - del dossier "Wintex Cimex 83", la segretissima simulazione del conflitto preparata da Whitehall per un'esercitazione Nato.
War-games da brividi, messi nero su bianco nell'anno più caldo della Guerra Fredda, mentre Ronald Reagan bollava la Russia come «l'impero del male» spostando i missili Pershing in Germania e l'ambasciatore britannico a Mosca inviava cablogrammi allarmati per «la preoccupante retorica militare» del leader sovietico Yuri Andropov.


Quasi 320 pagine in cui scorre minuto per minuto la cronaca di una guerra immaginaria (ma non troppo), con tanto di discorso tv pre-confezionato per la Regina - parole che gli inglesi sono contenti di non aver mai udito - scenari militari (tra cui un attacco preventivo dell'esercito russo all'Italia) e bilancio delle vittime: 33 milioni solo in Gran Bretagna in caso di Armageddon nucleare, ipotesi che quell'anno stava per diventare realtà quando l'Unione Sovietica interpretò "Able Archer 83" - un'esercitazione dell'Alleanza Atlantica - come una vera aggressione, arrivando a un passo dal lancio di ordigni tattici.

I file di "Wintex Cimex 83" coprono i nomi dei belligeranti sotto pseudonimi. Lo scenario disegnato dagli strateghi è però realissimo: gli "arancioni" (vale a dire la Russia) attaccano con le forze di terra Scandinavia, Italia, Germania e Turchia. Poi colpiscono i Blu (la Nato) lanciando testate chimiche su Londra. È un'escalation di terrore.

Nei file ci sono persino le finte pagine di giornale dedicate al conflitto («Portalo in salvo, un giorno avremo bisogno di lui», strilla in prima una copia di The Sun su cui campeggia la foto del principe Carlo scappato in Scozia con in braccio William), la previsione di proteste pacifiste a Londra e dell'esodo di 500mila persone in fuga verso il Galles, con corollario di boom di consumo d'alcolici e assalti alle farmacie.


La "scaletta" di Wintex Cimex non lascia niente al caso. Il premier deve nominare tre
nuclear deputies cui affidare il compito di attivare i pulsanti della guerra atomica dalla
Cobra Room di Downing Street, in caso di sua morte.

I ministri, a quel punto, devono separarsi in diversi angoli del paese per creare dei "micro- embrioni" di governo per tenere la situazione sotto controllo. E ai comandanti dei sommergibili Polaris immersi nell'artico devono essere affidate le istruzioni da seguire nel caso il conflitto cancelli la Gran Bretagna dalla carta geografica.

Il rischio, carte alla mano, c'è: i file segreti ipotizzano che la Nato risponda alla provocazione degli arancioni lanciando missili tattici a bassa potenza nucleare. Seguiti a stretto giro di posta per rappresaglia da un attacco "atomico" alla Scozia.

A quel punto - conclude la simulazione della terza Guerra mondiale - i Blu rompono gli indugi e ripudiano il principio del "Nofun" (ossia "No First Use of Nuclear"). Manca il lieto fine, ma un secondo prima del lancio delle testate, Mosca - nella versione di Wintex Cimex - tira il freno e chiede un negoziato per evitare l'Apocalisse.

Nessuno, per fortuna, ha mai avuto l'occasione di sperimentare se lo scenario degli 007 britannici fosse reale o no. La Guerra fredda è andata in archivio. Elisabetta in questi giorni è impegnata con il Royal Baby "Georgie" (come lo chiama nonno Carlo).

Nel ‘90, dopo la caduta del muro di Berlino e la Perestroika, la Nato ha sospeso queste simulazioni. E i discorsi del Re (o della Regina) sono diventati materiali hollywoodiano da riesumare, al massimo, nella notte degli Oscar.

 

BOMBA NUCLEARE article B B F DC x MONSIGNOR ANTONIO MENNINI E LA REGINA ELISABETTA LA REGINA ELISABETTA LA REGINA ELISABETTA HA FIRMATO LA LEGGE CHE ISTITUISCE LE NOZZE GAYREGINA article B CB B DC x Yuri Andropov article F BD x Ronald ReaganYuri AndropovIL DISCORSO DELLA REGINA article B F CB DC x

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO