donald trump mente pazzia mercati salute mentale

DONALD TRUMP CON I NUMERI È UN DISASTRO – NEL 2006 IL TYCOON FECE UNA FIGURA BARBINA QUANDO ERA OSPITE ALLO SHOW RADIOFONICO DI HOWARD STERN: IL CONDUTTORE GLI CHIESE QUANTO FACEVA 17 PER 6 E LUI RISPOSE 112. NEMMENO DI FRONTE ALLA CORREZIONE DI STERN (“FA 102”) SI CONVINSE E CONTINUÒ A RIPETERE IL RISULTATO SBAGLIATO – MAUREEN DOWD: “TRUMP, EX PROPRIETARIO DI CASINÒ, SI VANTA DI NON AVER MAI SCOMMESSO IN VITA SUA. MA OGGI STA GIOCANDO D’AZZARDO CON LA VITA E IL FUTURO DEGLI AMERICANI. E STA ROVINANDO IL MARCHIO ‘USA’ COME NESSUNO PRIMA DI LUI…”

 

Traduzione di un estratto dell’articolo di Maureen Dowd per il “New York Times”

 

DONALD TRUMP ALLA UFC

Bisogna riconoscerglielo: Donald Trump è un fenomeno del multitasking. In un solo, spettacolare colpo, il presidente è riuscito a far vacillare l’economia globale, distruggere alleanze internazionali, demolire la reputazione dell’America nel mondo […] e trasformare lo Studio Ovale in una succursale kitsch del Caesars Palace sul Potomac.

 

Eppure ha trovato anche il tempo di vantarsi di aver vinto il torneo del suo golf club a Jupiter, di firmare un ordine esecutivo per allentare i limiti di pressione dell’acqua nelle docce […] e di ordinare un’indagine su un funzionario della sicurezza elettorale che aveva licenziato quattro anni fa per aver osato dire che le elezioni del 2020 non erano state truccate.

 

MAUREEN DOWD

«Viviamo in un mondo alla rovescia, dove gli eroi vengono presi di mira e i mascalzoni hanno il potere di colpirli», ha commentato David Axelrod.

 

Trump è anche ossessionato dalla vendetta contro studi legali prestigiosi e università dell’Ivy League, colpevoli, a suo dire, di averlo osteggiato o di essersi piegati troppo al “politicamente corretto”.

 

[…] «La vendetta è l’ossigeno che lo tiene in piedi», ha dichiarato Tim O’Brien, biografo di Trump. E attorno a lui, l’ex presidente ha radunato un piccolo esercito di fedelissimi che lo adulano in riunioni di gabinetto talmente esagerate da sfiorare il grottesco. Il presidente della FCC, Brendan Carr, porta perfino una spilla dorata con la testa di Trump in stile maoista.

 

 

donald e melania trump con beth ostrosky e howard stern nel 2005

Il ritratto ufficiale di Barack Obama è stato rimosso per far spazio a uno di Trump che alza il pugno, immortalato dopo il fallito attentato contro di lui.

 

E mentre i mercati crollano e la gente si agita — «si fa yippy», secondo la definizione trumpiana — il Presidente del Caos ci invita a «stare tranquilli». Ma come si fa, se tutto è così instabile?

 

[…] E dire che Trump non è mai stato un asso con i numeri. Tim O’Brien ha ricordato su Bloomberg come la «formula tragicomica» dei dazi abbia collocato Cambogia e Thailandia in cima alla lista delle “minacce economiche” per gli USA, e abbia addirittura imposto dazi su isole disabitate vicino all’Antartide.

david axelrod

 

Anche i conti dei repubblicani sul bilancio federale non tornano: tagliare le tasse per i più ricchi per migliaia di miliardi di dollari e fingere che non abbia un costo è una finzione.

 

Del resto, Trump ha collezionato sei bancarotte, e suo padre ha dovuto comprare 3,4 milioni di dollari in gettoni per salvare uno dei suoi casinò dal fallimento.

 

METTI IL DAZIO TOGLI IL DAZIO - MEME SU TRUMP

[…]  La prova definitiva della sua inettitudine matematica? Un’apparizione del 2006 allo show radiofonico di Howard Stern con Ivanka e Donald Jr.

 

Stern chiede: «Quanto fa 17 per 6?»

 

Don Jr., tra risatine nervose, risponde: «96? 94?» Trump interviene: «11 e 12. Fa 112.»

 

«Sbagliato!», replica Stern. «Fa 102.»

 

Trump continua a ripetere: «112.»

 

[…] Nel frattempo, gli investitori esitano a comprare i titoli di Stato americani, da sempre considerati tra gli asset più sicuri al mondo. «E indovina chi detiene una gran parte del debito USA?», osserva O’Brien. «Cina, Giappone, Europa. Secondo te, si sentono al sicuro?»

 

JAMIE DIMON A DAVOS

Mentre tutto attorno si agita — Jamie Dimon di JPMorgan ha parlato di possibile recessione — Trump gioca con i fili del potere come un gatto con i gomitoli, affascinato dal suo show personale.

 

«Tutta questa discordia orchestrata, questo caos, solo per il suo divertimento personale», ha detto ancora O’Brien. «È come un ragazzino in garage con i fiammiferi accanto a una tanica di benzina.»

 

[…]

 

meme sulla guerra commerciale cina e usa

Ora che la strategia tariffaria di Trump è chiaramente fallita, e che l’amministrazione non è riuscita a convincere nessuno che si tratti di un capolavoro da Art of the Deal, resta da vedere se ci sarà un momento alla “Mago di Oz”, in cui il sipario si apre e il pubblico vede il ciarlatano per quello che è. Il caos globale riuscirà finalmente a distruggere l’aura di controllo che Trump cerca disperatamente di proiettare?

 

[…] E ha aggiunto: «La gente ama l’idea di tagliare sprechi e frodi, finché non chiude l’ufficio della previdenza sociale nel proprio quartiere, o saltano i programmi sanitari per i veterani, o scoppiano focolai di morbillo perché chi è al governo non sa cosa sta facendo. Arriverà il momento in cui molti diranno: “Sai che c’è? Questo governo non funziona per me.”»

 

DONALD TRUMP VOLEVA ESSERE UN DURO - MEME BY EMAN RUS PER L ESPRESSO

Trump, ex proprietario di casinò, si vanta di non aver mai scommesso in vita sua. Ma oggi sta giocando d’azzardo con la vita e il futuro degli americani. E mentre anche il dollaro perde il suo fascino, l’uomo che si vantava di essere un genio del marketing sta rovinando il marchio “USA” come nessuno prima di lui.

howard stern

MAKE AGGIOTTAGGIO GREAT AGAIN - DONALD TRUMP MEME MEME SUL CROLLO DEI MERCATI DOPO I DAZI DI DONALD TRUMPGIORGIA MELONI E DONALD TRUMP - VIGNETTA BY NATANGELOMEME SU DONALD TRUMP GOLFISTA E DAZISTADONALD TRUMP E I MERCATI donald trump meme by edoardo baraldi donald trumpdonald trump nello studio ovale si vanta di aver fatto arricchire i suoi amici miliardariVIGNETTA DONALD TRUMP XI JINPING

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....