renzi bonifazi

DONAZIONI, RAPPORTI E INCARICHI: NEL SISTEMA POLITICA-FONDAZIONI C'ERA ANCHE EYU, LA COSTOLA DEL PD CREATA PER TUTELARE I MEDIA DEL PARTITO (''EUROPA'', ''YOUDEM'', ''L'UNITÀ''), TUTTI FINITI MALISSIMO - PERÒ NELLA FASE RENZIANA, CON BONIFAZI COME TESORIERE, ARRIVANO PARECCHIE AZIENDE E MANAGER CHE AVRANNO POI VARI VANTAGGI DALLA POLITICA. È IL SISTEMA DEL FINANZIAMENTO PRIVATO, BABY…

Fabio Amendolara e Alessandro Da Rold per “la Verità

 

renzi bonifazi

Se i benefattori di fondazione Open sono stati spesso inseriti in consigli di amministrazione di società pubbliche o hanno spesso lavorato nella pubblica amministrazione, quelli di fondazione Eyu, creata per tutelare i media vicini al Partito democratico (Europa, Youdem e L' Unità) non sono da meno. Basta spulciare tra le segnalazioni che la Guardia di finanza ha depositato il 9 luglio scorso nel procedimento a carico dell' ex tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi, e dell' immobiliarista Luca Parnasi (accusati di finanziamento illecito e false fatturazioni).

 

Nelle 17 pagine, come già anticipato dalla Verità, vengono messe nero su bianco le entrate e le uscite di Eyu, in particolare nel periodo che va dal 2017 al 2018. Ma sempre da quelle pagine emergono le relazioni strettissime tra i finanziatori della Fondazione e la compagine renziana a vari livelli. E non ci sono soltanto ingressi in cda di società partecipate o incarichi.

 

maria elena boschi unita

Scorrendo la lista dei finanziamenti saltano fuori connessioni, rapporti di rete e relazioni.

Oltre ai 150.000 euro di Parnasi tramite la Pentapigna immobiliare, oggetto del procedimento penale, gli investigatori segnalano ben 100.000 euro bonificati sui conti di Eyu da Msc Crociere. Qualche anno prima Renzi battezzò, alla vigilia delle elezioni europee del 2014, l' intesa tra Msc e Fincantieri (2,1 miliardi per la costruzione di due navi da crociera).

 

Coincidenza, a gennaio 2017, Msc Group annuncia la nomina di Luigi Merlo, già presidente per sette anni del porto di Genova (dal 2008 al 2015) e prima ancora assessore ai Trasporti della Regione Liguria (dal 2005 al 2008), già consigliere per la Portualità e la Logistica del ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, nonché marito della comunistissima deputata dem Raffaella Paita (candidata renziana bocciata alle scorse elezioni per la presidenza della Regione Liguria), a direttore dei rapporti istituzionali per l' Italia.

 

MATTEO RENZI FRANCESCO BONIFAZI

Un rapporto che, però, si è interrotto poco dopo. Giusto il tempo di finire in un fascicolo dell' Anac, l' authority anticorruzione, per pantouflage, ovvero il passaggio di funzionari pubblici in aziende private con cui avevano intrattenuto in precedenza rapporti negoziali. Il divieto di pantouflage, inserito tra le riforme anticorruzione del 2012, vieta infatti ai dipendenti della Pubblica amministrazione che negli ultimi tre anni di servizio hanno esercitato poteri per conto della Pubblica amministrazione di svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale con i privati destinatari dell' attività del loro ufficio. Ne è nato anche un procedimento al Consiglio di Stato sulla titolarità del fascicolo che, a luglio, ha dato ragione all' Anac.

 

Merlo, che aveva lasciato l' incarico di presidente del porto di Genova il 20 novembre del 2015 era stato assunto nel gennaio del 2017 da Msc Cruises che era in quel momento il primo cliente crocieristico del porto di Genova. I tre anni, insomma, non erano passati.

Ma nel conto economico di Eyu sono entrati anche i 109.991 euro versati da Feps, la Fondazione degli studi progressisti europei che riunisce una cinquantina di fondazioni socialiste e socialdemocratiche dei Paesi dell' Unione europea. Viene finanziata dall' Ue con 4,5 milioni di euro ogni anno.

 

Qui bisogna fare un inciso.

caro segretario la rubrica di renzi su l unita

Perché la presidenza di Feps, dove solo nel 2016 era entrata Eyu, fu un campo di battaglia tra l' ex premier Massimo D' Alema, fra i titolari della vecchia ditta Pci/Ds e il Bullo. A perdere, nell' estate del 2017, fu proprio Baffetto, che non fu confermato alla presidenza, mentre nel board entrò Adrio de Carolis, renziano di ferro, già amministratore delegato di Swg, l' azienda di sondaggi che regola gli umori della politica in Italia.

 

Oltre ai 40.000 euro di Emanuele Boschi, socio dello studio legale di Bonifazi e Federico Lovadina, quest' ultimo nominato in Ferrovie dello Stato e ora in Sia, ci sono anche i 12.200 euro della Zucchetti centro sistemi. Questa società ha ricevuto nel 2014 un appalto per affidamento diretto da Mercafir (società consortile che dal 1989 gestisce il Centro alimentare polivalente di Firenze) del valore di 37.500 euro. Mercafir, dove Lovadina è stato presidente fino al 2013, è partecipata dal Comune fiorentino con il 59,59 per cento.

 

Poi ci sono i 115.000 euro nel 2018 versati dalla Octo Telematics Spa, produttrice di scatole nere per auto e altri servizi di geolocalizzazione, nella quale aveva investito a suo tempo Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente Ferrari che ha introdotto Renzi nel mondo del business degli Emirati Arabi: grazie ai suoi consigli sono arrivate in Italia Etihad e il fondo Mubadala con il tentativo di salvataggio di Alitalia e Piaggio Aerospace.

 

Ci sono poi 10.000 euro versati dal fiorentino Francesco Rossi Ferrini, ai vertici di Jp Morgan, nominato quest' anno in fondazione Cassa di risparmio di Firenze, azionista di Intesa San Paolo e guidata negli ultimi cinque anni dall' avvocato Umberto Tombari, il «maestro» di Bonifazi e dell' ex ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi.

 

 Su Jp Morgan alla vigilia del referendum costituzionale i pentastellati lanciarono un sospetto: dietro alle modifiche renziane alla Costituzione italiana e al Parlamento che avrebbero reso l' Italia più flessibile alle esigenze delle grandi potenze finanziarie mondiali ci sarebbe stata proprio Jp Morgan. Nessuno era mai riuscito però a collegare il colosso statunitense a Renzi o al Pd. Il finanziamento a Eyu by Rossi Ferrini potrebbe ora riaccendere sentimenti di rivolta verso l' alleato di governo nella base integralista grillina.

 

RENZI BOSCHI BONIFAZI

Altri 10.000 euro a Eyu arrivano dalla Pellegrini Spa di Ernesto Pellegrini, ex patron dell' Inter. Nell' estate del 2019 la Pellegrini si è aggiudicata in un unico affidamento, l' appalto per le pulizie civili e industriali e per i servizi mense di Arcelor Mittal dell' Ilva di Taranto, che veniva effettuato da tre diverse aziende, scatenando le proteste della Uiltrasporti. E poi, ancora, a Eyu arrivano 36.600 euro di Manutencoop facility, collezionista di appalti in Expo 2015 ma, soprattutto, multata dall' Antitrust per la maxi gara di Consip, quando fece cartello con altre aziende tra cui la Romeo Gestioni. Romeo, invece, scelse Open, versando 60.000 euro con la sua Isvafim, prima di finire nel caso Consip con Luca Lotti e babbo Tiziano Renzi.

 

C' è anche Fastweb, con 40.000 euro. Nell' azienda telefonica il direttore relazioni esterne e istituzionali è Sergio Scalpelli, già fondatore del quotidiano Il Foglio nel 1996, anima politica a Milano, tra i sostenitori di Renzi durante il referendum costituzionale del 2016. Scalpelli condivide il comitato strategico del centro studi Grande Milano, associazione molto importante nel capoluogo lombardo.

 

PARNASI

Tra gli animatori c' è anche l' avvocato amministrativista Carlo Cerami, anche lui del circolo renziano della Pallacorda in corso Magenta. Cerami, molto vicino al sindaco Beppe Sala, fu nominato dal governo Renzi in Terna e poi ha trovato posto in Poste Italiane dove l' amministratore delegato è un renziano doc, Matteo Del Fante.

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…