muro austria

L’AUSTRIA TIRA SU UN ALTRO MURO - VIENNA PRONTA A CHIUDERE ANCHE I CONFINI CON L'UNGHERIA E VUOLE INVIARE I SUOI MILITARI DA NOI - CHIUDERA' IL BRENNERO "IN CASI ESTREMI". GENTILONI: "SAREBBE GRAVISSIMO" - MARONI: "SE LO FANNO, SCHENGEN E’ MORTA"

Enrico Paoli per “Libero Quotidiano”

MURO AUSTRIAMURO AUSTRIA

 

Probabilmente nei palazzi romani del potere, dove del fenomeno immigrazione fuori controllo arrivano solo i rumori di fondo e non i clangori di chi ci vive accanto, il senso di accerchiamento deve aver iniziato a fare breccia.

 

POLIZIOTTI AUSTRIACI BRENNERO 1POLIZIOTTI AUSTRIACI BRENNERO 1

Perché a creare problemi all' esecutivo guidato da Matteo Renzi non c' è il fronte esterno, con l' Austria pronta a sigillare le frontiere, ma anche quello interno, dato che i governatori delle regioni del nord investite dal problema sono pronte al braccio di ferro con Roma, nonostante il monito del capo dello Stato, Sergio Mattarella, secondo il quale le barriere «sono una zavorra». Insomma, l' affare «Brennero» inizia a farsi davvero serio.
 

E allora partiamo dall' Austria, che ha il pallino in mano della situazione, al punto d' esser pronta anche a chiudere il confine con l' Ungheria tirando su un' altra barriera. Vienna, senza troppi giri di parola, ha avvertito i partner europei di essere pronta «a chiudere il Brennero».

 

MURO AUSTRIA ITALIAMURO AUSTRIA ITALIA

Il ministro della Difesa austriaco, Hans Peter Doskozil, non ha escluso la possibilità di sigillare la frontiera con l' Italia nel caso la pressione degli immigrati creasse «una situazione estrema». I numeri sono impressionati. L' Austria ha fissato un tetto di 37.500 richieste d' asilo, ma già nei primi tre mesi dell' anno le domande sono state 17 mila e dunque il tetto sarà raggiunto a breve.

 

austria brenneroaustria brennero

L' Italia, attraverso il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ha fatto sapere che se ciò «accadesse, sarebbe gravissimo». Per questa ragione il governo ha chiesto l' intervento dell' Ue e la Commissione ha fatto sapere che «risponderà» all' Italia, non prima di aver valutato le misure adottate dall' Austria, da cui «si attendono chiarimenti». Un modo, quello di Bruxelles, nemmeno tanto velato per prendere tempo e dare a Vienna l' aggio di agire secondo i propri criteri. Come al solito dopo il danno c' è anche la beffa.
 

Il ministro austriaco ha avvertito che non sarebbe accettabile se l' Italia lasciasse transitare un grande flusso di migranti e non si riprendesse indietro quelli che vengono respinti, trasformando il Tirolo in «una sala d' attesa» per chi vuole raggiungere il nord Europa. In quel caso, ha aggiunto, «chiederemmo di poter fare controlli in territorio italiano». Se Italia e Germania non cambiano la loro politica, ha aggiunto, in Tirolo rischia di crearsi «un problema enorme». Gentiloni, che come al solito prima aspetta di capire le «reali intenzioni» dell' Austria, si limita a parlare di «brutto segnale per l' Europa».

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Brutto segnale o meno, resta il fatto che il governo di Vienna è già passato dalle parole ai fatti. Gli austriaci non hanno affatto interrotto i lavori per la costruzione di una barriera lunga 250 metri che permetterà di fare maggiori e più specifici controlli al confine con lo scopo di limitare, in caso di necessità, l' accesso degli immigrati provenienti dall' Italia.

 

Ma chi vive sul confine e subisce direttamente gli effetti delle scelte dell' Austria non ha nessuna intenzione di stare a guardare, seguendo il «protocollo» Gentiloni.

austria migrantiaustria migranti

«Se l' Austria può costruire una barriera al Brennero vuol dire che Schengen è morta», afferma il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, «l' accordo è tenuto in vita artificialmente. Non c' è nessun governo che ponga la questione. Manca la politica, si può essere d' accordo o no con quel che fa l' Austria, ma l' Europa non c' è più di fronte a una barriera al Brennero».

 

Anche Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, ha chiesto che il governo riferisca in Parlamento. «L' Italia è chiusa in una morsa: dalla Libia sono pronti a partire un milione di migranti verso le nostre coste mentre le nostre frontiere settentrionali sono sempre più presidiate dalla polizia degli Stati a noi confinanti che non vogliono far transitare i profughi che dall' Italia vorrebbero spostarsi verso il Nord Europa», afferma l' esponente azzurra, «stiamo diventando prigionieri in casa nostra, costretti alla coabitazione forzata con migliaia di immigrati senza lavoro, senza casa e senza nulla da perdere».

austria migranti confineaustria migranti confine

 

werner faymann austriawerner faymann austria

Al passo del Brennero, i controlli da parte austriaca non saranno effettuati solamente su autostrada, strada statale e treni, ma anche lungo i sentieri di montagna di entrambi i versanti della conca del valico alpino. La questura di Bolzano ha fatto sapere che non autorizzerà manifestazioni al valico di frontiera di passo del Brennero. Le due date ipotizzate per allestire dimostrazioni e cortei dal movimento «No Border» erano il 24 aprile ed il 7 maggio.
 

Per gli operatori commerciali le cose vanno anche peggio: «Solo attraverso i valichi stradali con l' Austria ci sono in gioco ogni anno 140 miliardi di interscambio commerciale dell' Italia con gli altri Paesi. Inoltre le imprese di autotrasporto subirebbero un danno economico di oltre 170 milioni di euro», dice Paolo Uggè, vice presidente di Confcommercio. Intanto i controlli austriaci potrebbero estendersi anche al valico del Tarvisio. Una delegazione del ministero dell' Interno austriaco ha fatto un sopralluogo per verificare dove realizzare un centro di identificazione ed un presidio di polizia lungo la statale e nei pressi dell' autostrada.

RENZI GENTILONIRENZI GENTILONIMURO AUSTRIAMURO AUSTRIAMARONIMARONI

 

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