DOPO MESI DI GUERRA TOTALE, SCOPPIA LA PACE TRA DE MAGISTRIS E BASSOLINO: INVITO A COZZOLINO, DELFINO DI DON ANTONIO - TRAVASO DI BILE PER GLI SPOSI DELLA “CASTA”: UN PAIO DI ARTICOLI DI CONCHITA SANNINO MANDANO A MONTE UN RICEVIMENTO ULTRAVIP AI GIROLAMINI E SI SCATENA LA CACCIA ALLA TALPA - UN MAGISTRATO FAMOSO SU GIGGINO: “NON MI PIACEVA DA COLLEGA E NEANCHE DA SINDACO…”

Carlo Tarallo per Dagospia

1- Il summit che non ti aspetti non è stato pubblicizzato (per ovvie ragioni) ma lo spiffero giusto arriva lo stesso a Dagospia ed è destinato a far rumore: il neuroparlamentare del Pd Andrea Cozzolino, delfino dell'ex Governatore Antonio Bassolino e leader della corrente post-bassoliniana, ha incontrato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e i due hanno siglato la pace. Un faccia a faccia di più di un'ora, su invito del Narcisindaco: al centro del colloquio, a quanto trapela, ci sarebbero state soprattutto le strategie per l'utilizzo migliore dei fondi europei destinati a Napoli e alla Campania.

Ma è l'incontro in sé a diventare notizia, anzi notiziona, per le conseguenza politiche dell'invito partito dal fortino arancione: tra Giggino ‘a Manetta e i bassoliniani, infatti, è sempre stata guerra totale. Fino ad ora! Dopo una prima fase di faccia a faccia riservato, i due "neo grandi amici" sarebbero stati raggiunti dal narcifratello Claudio De Magistris, alter ego del sindaco, e da alcuni assessori di peso, a cominciare dal vicesindaco Tommaso Sodano. Una allucinazione?

Altro che: stando a fonti interne al Palazzo, al termine dell' incontro, cordiale e sereno, Giggino avrebbe salutato Cozzolino con un suadente "Fatti vedere più spesso in Comune!", rivolto all'ex nemico (politico) numero uno dei "rivoluzionari all'Aranciata". I perché di questa inversione ad U? Naturalmente tutti politici: la situazione interna al Pd napoletano interessa moltissimo l'ex Pm, che con i sinistrati non riesce a dialogare per più di 24 ore di fila senza iniziare a litigare.

Ed ecco che un canale di comunicazione aperto con i bassoliniani è fondamentale per De Magistris: non a caso Cozzolino e il sindaco sono uniti dall'idea che, di un ingresso in giunta del Pd, non se ne parlerà fino al prossimo anno. A quando una bella stretta di mano tra Giggino e Onn'Antonio in persona? Ah saperlo...

2- Era tutto pronto per le nozze dell'anno a Napoli: Stanislao Lanzotti, consigliere comunale di Napoli del Pdl e figlio dell'assessora regionale Caterina Miraglia aveva scelto come location per il suo matrimonio, in programma oggi, il Chiostro dei Girolamini, nel cui complesso si trova la biblioteca posta sotto sequestro dopo lo scandalo dei volumi preziosi rubati che ha portato in carcere l'ex direttore Massimo Marino de Caro.

Più di 500 invitati, un bonifico di 2.000 euro al Ministero dei Beni Culturali per il pagamento del canone richiesto in questi casi, l'assicurazione obbligatoria sottoscritta (documenti in allegato) le bomboniere pronte: sembrava tutto filasse liscio finchè, a pochi giorni dal "sì", è esplosa una megatarantella culminata nell'annullamento in extremis del ricevimento e in un braccio di ferro tra le famiglie degli sposi e il nuovo Conservatore del Complesso dei Girolamini Umberto Bile, nominato subito dopo l'esplosione dello scandalo dal Ministro della Cultura Lorenzo Ornaghi e dal procuratore generale della Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri, Edoardo Cerrato.

Cosa è successo? Stando alle indiscrezioni, a mettere in allarme il neoconservatore sarebbero stati due articoli sulle nozze vip scritti da Conchita Sannino su Repubblica Napoli; a Bile i "pezzi" avrebbero provocato un bell'autotravaso, e il dirigente avrebbe così deciso di revocare l'ok "in questa congiuntura così delicata".

Apriti cielo! Gli sposini si sono letteralmente inferociti, hanno annullato la cerimonia e ora, carte alla mano, sono intenzionati a chiedere un super-risarcimento danni. Ed è caccia alla "talpa": chi avrà passato la notizia alla cronista? I sospetti di Lanzotti sono tutti indirizzati verso un "collega di coalizione", del quale il giovane neosposo, in un durissimo post su facebook, rende nota solo l'iniziale "F". Per il cognome compriamo un'altra consonante? Why not!

3 - Da "Il Velino" - Napoli, Procura si "spacca" su caso Narducci Non c'è una posizione unitaria in procura a Napoli sul divorzio consumato a Palazzo San Giacomo tra due ex magistrati, entrambi passati per il grattacielo del Centro direzionale. Due pm che hanno scelto percorsi diversi ma su una strada simile: la politica. Per uno, Luigi de Magistris, il percorso è senza ritorno con le dimissioni dalla magistratura. L'altro, Giuseppe Narducci, dopo un anno "sabbatico" in forza nella giunta comunale come assessore alla Legalità, ora tornerà a vestire la toga.

Come, quando, dove e in che ruolo non è ancora definito ma appare plausibile una veste di giudicante a Salerno. Due ex magistrati che litigano, per altro a mezzo stampa, hanno fatto discutere e continuano a far discutere nei corridoi di Palazzo di Giustizia. "Pino (Narducci ndr) ha un carattere a dir poco spigoloso, Gigi (il sindaco, ndr) oramai non lo trovi nemmeno al telefono" dice al Velino un sostituto da lungo tempo in forza a Napoli e amico di entrambi i protagonisti della vicenda.

"Anche quando veniva in ufficio con Narducci non si poteva ragionare: o la pensi come lui o non c'e' storia. Ma e' una persona seria che con la politica non ha niente a che vedere, e ora ne abbiamo le prove". Stavolta a dire la sua e' un magistrato molto noto ai giornali per le sue inchieste su Luigi de Magistris dice: "Non mi piaceva da collega e neanche da sindaco".

Ma c'è anche chi la pensa diversamente: "Pino non poteva fare l'assessore alla Legalità, non poteva fare l'assessore in generale: e' nato magistrato anzi è nato pm e spesso ragiona a compartimenti stagni. Il sindaco invece ha bisogno di persone un minimo flessibili, forse non si ricordava bene che Narducci è fatto cosi'". Voce di un ex collega di entrambi ora magistrato di rango. C'e' poi chi ci va giù duro, uno dei procuratori aggiunti. "Poi dicono che noi magistrati vogliamo stare sui giornali ed hanno ragione: ma che figura abbiamo fatto? E' normale che ci attaccano da piu' parti. Chi fa il magistrato deve fare il magistrato e basta. Altrimenti ci saranno altri Narducci e altri de Magistris".

 

LUIGI DE MAGISTRIS ANTONIO BASSOLINO - Copyright PizziAndrea Cozzolino UMBERTO BILE jpegSTANISLAO LANZOTTI CON MARA CARFAGNA jpegLA MADRE DELLO SPOSO CATERINA MIRAGLIA jpegMATRIMONIO AL GIROLAMINI MATRIMONIO AL GIROLAMINI bonifico girolamini jpeg

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