travaglio renzi

DOPO IL PAPOCCHIO DEL CASO CONSIP, RENZI ALZA LA CRESTA E ATTACCA MARCO TRAVAGLIO: “AVREBBE POTUTO CHIEDERE SCUSA A MIO PADRE PER AVER SCRITTO COSE FALSE, MA LO FARÀ IN TRIBUNALE. INVECE DI FARE IL ‘FATTO QUOTIDIANO’ FA IL 'FALSO QUOTIDIANO'..." - LA REPLICA DI TRAVAGLIO (VIDEO)

 

1 - AFFONDO DI RENZI SU TRAVAGLIO «DIRIGE IL FALSO QUOTIDIANO»

Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

renzi vs travaglio a otto e mezzo  renzi vs travaglio a otto e mezzo

«Non sarò mai uno di quelli che gridano al complotto». Ma «mi si combatta con armi pulite, con la politica». Dagli studi di Otto e Mezzo, Matteo Renzi torna sul caso Consip. Che definisce «una gigantesca arma di distrazione di massa». L'inchiesta-bufala napoletana sta crollando sotto i colpi della Procura di Roma, ma l'ex premier si guarda bene dal fare la vittima o dal cantare vittoria: «La verità verrà a galla, mi sentirei un omuncolo se facessi quello che dice ah avete visto?».

renzi vs travaglio a otto e mezzorenzi vs travaglio a otto e mezzo

 

E ribadisce la sua fiducia nella giustizia: «Non do giudizi su quello che è accaduto. Mantengo la mia posizione, non ho mai pensato di mettere in discussione i corpi dello Stato e non ho mai detto una parola contro i magistrati. Ho fiducia nella magistratura e nei carabinieri e non faccio polemiche».

Certo però «se una falsificazione c'è stata è grave».

TIZIANO RENZI TRAVAGLIOTIZIANO RENZI TRAVAGLIO

 

E comunque, avverte, il «tempo del buonismo» verso chi specula su vicende giudiziarie o presunti scandali «è finito»: «La parte di quello che sta zitto e buono a dire va bene, chiariremo, è finita». E annuncia: «Sono pronto a chiedere un risarcimento danni a tutti quelli che li hanno combinati». Ad esempio sulla puntata di Report che raccontava stravaganti trame renziane tra Africa e Kazakhistan all'ombra dell' Eni, e che ha provocato una raffica di smentite e querele da ogni lato. Inclusa quella di Renzi, che fa sapere di aver «dato mandato agli avvocati» di procedere contro «la follia» di quelle calunnie.

 

renzi vs travaglio a otto e mezzo     renzi vs travaglio a otto e mezzo

Duro anche contro il Fatto di Marco Travaglio: «Avrebbe potuto chiedere scusa a mio padre per aver scritto cose false, ma lo farà in tribunale. Invece di fare il Fatto quotidiano fa il 'Falso quotidiano'». E ovviamente contro i Cinque Stelle, che invece di «combattermi con armi pulite» usano il web «in modo squallido facendo credere che ci sia già una condanna».

 

travaglio commenta renzi  alla leopoldatravaglio commenta renzi alla leopolda

Sulla legge elettorale non cambia linea: «La coalizione del No è maggioranza al Senato: facciano una proposta e siamo pronti a discuterla. Ma sono solo capaci di chiacchierare». E sulle primarie cerca di disinnescare anticipatamente le polemiche sull' affluenza, che i suoi avversari useranno comunque per far apparire dimezzata la sua vittoria, che oggi appare scontata: «Perché non siano un flop devo prendere un voto in più di quello che arriva secondo. Fossero 100mila o 5 milioni quelli che verranno ai gazebo, è comunque una grande dimostrazione di partecipazione democratica». Una battuta anche su Berlusconi: «La politica non dovrebbe strumentalizzare pure il pranzo di Pasqua. Io comunque mangio l'agnello, è una tradizione di famiglia».

renzi vs travaglio a otto e mezzo    renzi vs travaglio a otto e mezzo

 

La trasmissione è stata preceduta da una trattativa singolare: su mandato del leader Pd, il suo staff aveva chiesto che il secondo giornalista in studio, chiamato a far da contraltare a Renzi, fosse Gianluigi Nuzzi. «Perché sia chiaro che non cerchiamo interlocutori compiacenti e non abbiamo paura di confrontarci», hanno spiegato ad una Lilli Gruber in difficoltà.

 

Già, perché Nuzzi - cerimoniere ufficiale della kermess grillina di Ivrea - è stato uno dei protagonisti dello «spottone» (parola di Gruber) fatto la settimana scorsa da Otto e Mezzo a Davide Casaleggio, e non ha nascosto le proprie simpatie per l'interlocutore. Un antirenziano doc, insomma. Ma non è stato possibile per Renzi averlo in studio, non è chiaro se per evitare imbarazzi al giornalista o alla rete ospitante. In cambio, è stato invitato un principe del giornalismo italiano come Paolo Mieli. «Peccato però, mi sarei divertito», ha commentato l'ex premier quando i suoi gli hanno riferito il niet. E oggi, la prima cosa che faranno in casa renziana sarà controllare i dati d'ascolto, per controllare se e di quanto è stato battuto Casaleggio Jr.

MATTEO E TIZIANO RENZIMATTEO E TIZIANO RENZI

 

2. RENZI ATTACCA TRAVAGLIO - LA REPLICA

Luca Romano per “il Giornale”

 

"Dopo il caso Consip il tempo del buonismo è finito, è finita la parte di quello che sta buono e zitto. Io sono pronto a chiedere i danni. Andremo in tribunale e diremo le cose che dovremo dire", ha dichiarato l'ex premier a Otto e mezzo in merito alle intercettazioni falsificate sul padre Tiziano. "Marco Travaglio avrebbe potuto chiedere scusa per aver scritto cose false, ma lo farà in tribunale, una volta al giorno anche Travaglio può dire una cosa giusta. Travaglio talvolta fa "il Falso quotidiano" e io dei falsi non mi interesso. Deve chiedere scusa, lo farà in tribunale, il direttore del Fatto non deve scappare".

 

tiziano renzitiziano renzi

Poi l'ex premier ha puntato il dito contro il M5s: "Se vogliono attaccarmi giochino pulito, per il resto mi sono rivolto ad un avvocato per valutare querele" perché il movimento ha tenuto un atteggiamento "squallido" su Internet "attraverso un meccanismo che un'azienda privata controlla con fake news, con trolls...".

 

Entrando nel merito dell'inchiesta, Renzi ha spiegato: "Se qualcuno ha falsificato atti dovrà pagare, ma ho fiducia nella magistratura, credo nell'arma dei carabinieri, non faccio polemiche. Se c'e' stata una falsificazione di prova evidentemente è una cosa grave, ma non sarò mai uno di quelli che vive di complotti. Credo che la verità verrà a galla, ma mi sentirei un piccolo uomo, un omuncolo se oggi facessi quello che dice 'ah, avete visto...'".

 

SCAFARTOSCAFARTO

TRAVAGLIO: “GRAVE SPREZZO DEL RIDICO, DELLA VERITÀ E DEL DIRITTO”

Il direttore del Fatto, a nome della testata, ha replicato in una nota all’Ansa: “Con grave sprezzo del ridicolo, il signor Matteo Renzi a Otto e mezzo tenta di spostare l’attenzione dalle indagini – che coinvolgono suo padre e vari suoi amici – sul Fatto quotidiano, che ha l’unico torto di raccontarle”.

 

“Con grave sprezzo della verità – aggiunge – il signor Renzi sostiene che mi sarei sottratto a un’udienza di conciliazione nella causa civile intentata da suo padre al Fatto quotidiano e al sottoscritto per alcuni articoli che riferivano spiacevoli (per lui) verità: si trattava invece di un’udienza di comparizione delle parti, che richiedeva esclusivamente la presenza degli avvocati.

 

henry john woodcockhenry john woodcock

Con grave sprezzo del diritto, infine, il signor Renzi dimostra una scarsissima conoscenza della giurisprudenza (in cui peraltro risulterebbe laureato), asserendo che io sarei ‘scappato’ dal Tribunale di Firenze. Si informi presso i suoi avvocati o si trovi qualcuno che capisca di leggi e scoprirà che nelle cause civili non è prevista la presenza dei denunciati, ma solo dei loro avvocati, trattandosi di processi che si celebrano in camera di consiglio sulla base di atti scritti”.

 

Travaglio conclude ricordando di avere “una lunga esperienza di cause civili, intentatemi da personaggi ben più preoccupanti di lui e del suo babbo, per esempio dal suo co-riformatore costituzionale Silvio Berlusconi che a suo tempo ci provò più volte e uscì regolarmente sconfitto”.

 

PAOLO IELOPAOLO IELO

“Non ho avuto paura dei Berlusconi, dei Dell’Utri, dei Previti – dichiara il direttore del Fatto – figurarsi se mi spaventano le minacce di questo bulletto e della sua famigliola. Quando sarà denunciato da me e dal Fatto quotidiano, da lui diffamato come ‘Falso quotidiano’, non mi meraviglierò della sua assenza dal tribunale né lo accuserò di ‘scappare’: preferirò credere che abbia finalmente deciso di mantenere la leggendaria promessa di ritirarsi a vita privata in caso di sconfitta al referendum costituzionale. Sconfitta che, casomai gli fosse sfuggita, si è verificata il 4 dicembre scorso”.

 

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…