DRAGHI COME BERNANKE: “PRONTI A USARE OGNI STRUMENTO, ANCHE UN ALTRO L.T.R.O.” (I MEGA-PRESTITI ALLE BANCHE CHE SERVONO SOLO ALLE BANCHE)

1. DRAGHI: BCE PRONTA A UTILIZZARE OGNI STRUMENTO, INCLUSA ALTRA LTRO
(Reuters) - La Bce è pronta a utilizzare qualsiasi strumento, inclusa un'altra operazione di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) per mantenere l'attuale orientamento di politica monetaria.

Lo ha detto Mario Draghi, presidente della banca centrale europea, intervenendo alla commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento europeo.

"Siamo pronti a usare qualsiasi strumento, compresa un'altra LTRO se necessario", per mantenere i tassi monetari di breve termine a un livello compatibile con la valutazione dell'inflazione nel medio termine, ha detto.

2. DRAGHI: RICAPITALIZZAZIONE BANCHE NON SI E' TRADOTTA IN AUMENTO CREDITO
(ASCA) - Il miglioramento dei ratios patrimoniali della banche avviato dall'estate del 2012, ''non si e' ancora tradotto in un aumento del credito'' al settore privato, una dinamica che riflette anche ''l'andamento del ciclo economico'', cosi' Mario Draghi, presidente della Bce, nel corso della sua audizione alla Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo.

3. BCE: DRAGHI, COMPITI VIGILANZA SEPARATI DA QUELLI DI POLITICA MONETARIA
(ASCA) - La Bce e' pronta ad assumere i compiti sulla vigilanza bancaria unica, ''le funzioni di vigilanza saranno separate da quelle della politica monetaria. Per mantenere l'indipendenza della banca centrale'', cosi' Mario Draghi, presidente della Bce, nel corso della sua audizione alla Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo, sottolineando come ''la politica monetaria sia il mandato primario'' dell'Eurotower.

4. BANCHE: DRAGHI, NON SPETTA A NOI DECIDERE SU QUELLE NON AUTOSSUFICIENTI
(ASCA) - ''La Bce non ha niente a che fare con il meccanismo di risoluzione (Resolution Fund) per le crisi delle banche. Siamo solo degli osservatori. La Bce individua, in collaborazione con le autorita' nazionali di vigilanza, quali banche non sono autosufficienti. Ma non e' nostro compito proporre soluzioni, sara' il meccanismo di risoluzione a decidere cosa fare nel caso una banca non sia autosufficiente: se venderla, se ricapitalizzarla, se scioglierla'', cosi' Mario Draghi, presidente della Bce, nel corso della sua audizione alla Commisione affari economici e monetari del Parlamento europeo.

Per il prossimo anno e' previsto, nell'ambito dei nuovi poteri di vigilanza unica attribuiti alla Bce e in collaborazione con le autorita' nazionali di vigilanza, un test sulla qualita' degli attivi delle banche europee, tesa ad accertare il loro stato di salute e la loro capacita' di autosufficienza.

5. DRAGHI: LENTA RIPRESA CONTINUA, MA DISOCCUPAZIONE RIMANE TROPPO ALTA
(LaPresse) - "I dati sulla fiducia nell'eurozona sostengono la visione di un proseguimento di una ripresa lenta nel terzo trimestre, nonostante un indebolimento della produzione a luglio". Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo alla Commissione per gli Affari economici e monetari dell'Europarlamento. Tuttavia Draghi ammonisce sul fatto che la disoccupazione nell'eurozona "rimane a un livello troppo alto".

Il presidente dell'Eurotower riferisce dei segnali incoraggianti sull'area della moneta unica. "Nel corso degli ultimi dodici mesi - spiega - la fiducia nell'eurozona è tornata". Per Draghi "questo miglioramento non si deve solo alle misure non convenzionali della Bce, ma anche ai progressi da parte dei governi a migliorare la governance della zona euro e nel perseguire programmi di riforma". Draghi ribadisce inoltre che "il tasso di interesse chiave rimarrà ai livelli attuali o più bassi per un lungo periodo di tempo" e "la politica monetaria rimarrà accomodante per tutto il tempo necessario".

La priorità del presidente della Bce è quello di riattivare il credito all'economia reale. "La dinamica del credito - precisa Draghi - resta depressa, risultano in flessione i prestiti a privati e imprese e questo riflette lo stato del ciclo economico". L'inquilino di Francoforte dichiara che "è di fondamentale importanza che si adottino delle misure per ridurre la frammentazione monetaria e provvedere alle difficoltà degli istituti di credito laddove si presentano". Per Draghi il "notevole rafforzamento" del capitale delle banche nel 2012 non ha portato ad avere "maggiore credito" nell'economia reale.

L'ex governatore di Bankitalia si dice pronto a "a nuove Lltro", ovvero le massicce aste di rifinanziamento a lungo termine per le banche dell'eurozona. Draghi non dimentica di richiamare i governi sulle riforme. "Gli spread riflettono quello che accade nei singoli Paesi, e ad ogni minimo segnale di arretramento" tendono ad alzarsi, per questo "è necessario" che i governi "proseguano le riforme".

6. GRECIA: DRAGHI, PREMATURO CHIEDERSI SE NECESSARIO 3* PROGRAMMA DI AIUTI
(ASCA) - ''Prematuro chidersi se per la Grecia sia necessario un 3* programma'' di prestiti. Quello attuale ''si conclude per quanto riguarda l'assistenza europea ''a fine 2014, per i prestiti dal Fondo Monetario Internazionale nel 2016. Al momento e' veramente arduo prevedere se il prossimo anno la Grecia avra' riguadagnato l'accesso al mercato dei capitali, la decisione dipende dal livello di accesso al mercato dei capitali'', cosi' Mario Draghi, presidente della Bce, nel corso della sua audizione alla Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo. ''Il debito della Grecia e' sostenibile, non vedo ragione per cambiare questo giudizio'', ha sottolineato il numero uno dell'Eurotower.

 

draghi bernanke bernanke draghi article ario Draghi e Christine Lagardee cf fc e df c a d Draghi, Merkel e Monti MARIO DRAGHI MERKEL DRAGHI E MERKEL MARIO DRAGHI E ANGELA MERKEL

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....