di maio salvini spread

FONDI E POI AFFONDI - E’ DUELLO LEGA-M5S SUL TESORETTO DA 16 MILIARDI SALTATO FUORI DAL VERTICE TRA SALVINI, DI MAIO, CONTE E TRIA - DIETRO AL BRACCIO DI FERRO, CHE ANDRÀ AVANTI FINO A LUNEDÌ 15 OTTOBRE QUANDO SARÀ PRESENTATA LA MANOVRA ECONOMICA, C'È LA CLASSICA QUESTIONE DELLA COPERTA TROPPO CORTA - E INTANTO I MERCATI HANNO GIA’ SPIANATO I FUCILI…

Alberto Gentili per “il Messaggero”

 

tria conte di maio salvini

Il presidente della Bce Mario Draghi ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si sono visti mercoledì. Un colloquio che sarebbe stato promosso dallo stesso Capo dello Stato nelle ore in cui la reazione dei mercati e dello spread al Def stava destando le maggiori preoccupazioni. Mattarella e Draghi hanno condiviso la preoccupazione sulla tenuta dei conti e per lo stato dei rapporti con la Ue.

 

Intanto, già mercoledì sera, con il nuovo accordo sul deficit ancora caldo, sono cominciati i bisticci tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. E ieri la lite è continuata. Lo scontro è sul tesoretto da 16 miliardi (in piena euforia mercoledì notte erano diventati 20) saltato fuori dal vertice tra i due leader, il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. Soldi destinati a finanziare il reddito di cittadinanza e la riforma della legge Fornero.

 

IL BRACCIO DI FERRO

di maio salvini

Dietro al braccio di ferro, che andrà avanti fino a lunedì 15 ottobre quando sarà presentata la manovra economica, c'è la classica questione della coperta troppo corta. I 5Stelle chiedono almeno 10 miliardi per far partire il reddito da gennaio, insieme alla riforma dei centri per l'impiego. E tirano la coperta per non vedersi ridurre le risorse con cui finanziare la loro misura di bandiera.

 

Quella che, secondo la strategia di Di Maio, permetterà al Movimento di resistere al sorpasso della Lega alle elezioni europee di fine maggio. Salvini, esattamente per la stessa ragione, strattona la coperta dalla sua parte in modo da finanziare quota 100 per le pensioni. La battaglia sui soldi è collegata alla guerra sui tempi.

 

conte di maio salvini

Se il reddito di cittadinanza partisse davvero a inizio anno, avrebbe bisogno dei 10 miliardi pretesi da Di Maio. Se invece dovesse scattare dopo, la dote scenderebbe in quanto i mesi di applicazione e di erogazione sarebbero inferiori. Lo stesso vale per la riforma della legge Fornero.

 

Tant' è, che i 5stelle hanno fatto filtrare una tabella che assegna a quota 100 appena 5,2 miliardi, contro i 7-8 rivendicati da Salvini. La ragione: per i grillini l' anticipo dell' età per andare in pensione deve partire da aprile e non da febbraio, come invece chiede il capo della Lega. Il problema, che innesca lo scontro, è che il tesoretto ideato dal viceministro Massimo Garavaglia non è stato ancora suddiviso. I nervi sono già decisamente tesi.

 

Salvini alle otto del mattino detta i suoi numeri: «Se la matematica non è un' opinione, se ci sono 7-8 miliardi per la Fornero, ce ne sono 8 per il reddito». Stefano Buffagni, sottosegretario 5stelle, a stretto giro replica: «Salvini ha parlato di mattina presto, forse era confuso. Al reddito andranno 10 miliardi».

 

MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA

Passano pochi minuti ed è Garavaglia a sganciare la controreplica: «Dispiace che ci siano alleati di governo che vadano in giro con tabelle frutto di mere simulazioni. Confermo che alla riforma della Fornero andranno 7-8 miliardi e che faremo di tutto per renderla operativa dal primo gennaio». Il fattore tempo, infatti, non influenza solo la distribuzione delle risorse. E' essenziale a Lega e 5Stelle per dare seguito alle promesse elettorali e farsi trovare pronti per le elezioni di maggio.

 

LA CLAUSOLA

I problemi non finiscono qui. Di Maio è già in trincea per impedire che l' erogazione del reddito avvenga solo l' anno prossimo. Tria, infatti, con la sponda di Garavaglia e Salvini, ha previsto una clausola di salvaguardia che suona più o meno così: se nel 2019 scatta davvero la crescita dell' 1,5%, il reddito sarà replicato anche nel 2020. Se non dovesse scattare, sarà sospeso. Una tagliola, accompagnata dal rischio che la misura possa essere erogata alla stessa persona per non più di 18 mesi (invece dei 3 anni promessi) che manda su tutte le furie i 5stelle.

 

SALVINI DI MAIO FLINSTONES

Come se non bastasse, Salvini si tiene strette le altre misure non incluse nel tesoretto. Dalla flat tax al 15% per le partite Iva (2 miliardi) al taglio dell' Ires per le imprese che assumono o investono. In serata, con la presentazione del documento in parlamento arriva la tregua. Il pallino si ferma su queste cifre: per il reddito di cittadinanza 9 miliardi più 1 per i centri per l' impiego; 7 miliardi per la riforma della Fornero; 1 miliardo per le assunzioni nelle forze dell' ordine. Ma resta il fatto che la manovra di popolo celebrata da Di Maio, rischia di diventare una manovra di segno leghista. Un epilogo che in vista della competizione elettorale i grillini non si possono permettere.

Ultimi Dagoreport

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! - SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBOANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...