vittorio sgarbi

“È DEPRESSO E NON MANGIA PIÙ” – PAURA E ANSIA PER VITTORIO SGARBI RICOVERATO DA DIECI GIORNI AL GEMELLI PER UNA FORTE DEPRESSIONE – IL CRITICO PARLA POCO, QUASI NIENTE, LO ASSISTONO LA COMPAGNA E LA SORELLA - MA COSA HA PORTATO SGARBI DENTRO AL TUNNEL DELLA DEPRESSIONE? CHI GLI È VICINO RACCONTA CHE LA CADUTA È LEGATA ALLA MALATTIA (PRIMA UN DELICATO INTERVENTO AL CUORE, POI LA SCOPERTA DI UN TUMORE ALLA PROSTATA) MA ANCHE ALLE AMAREZZE POLITICHE E ALLE VICENDE GIUDIZIARIE DEGLI ULTIMI ANNI…

Sara Scarafia per repubblica.it - Estratti

 

vittorio sgarbi

Il ricovero, alla fine, è stato inevitabile. Da una decina di giorni Vittorio Sgarbi — 72 anni, critico d’arte, noto polemista, ex sottosegretario alla Cultura con il ministro Sangiuliano — è al Policlinico Gemelli, nel reparto per pazienti solventi, per le conseguenze della grave depressione che negli ultimi mesi non gli ha dato tregua.

 

Sgarbi, che aveva rivelato la sua malattia in una lunga intervista ad Antonio Gnoli sulle pagine di Robinson , nelle ultime settimane non si alzava più dal letto e rifiutava di mangiare.

 

In queste ore i medici del Gemelli — dove fino a due giorni fa era ricoverato anche papa Francesco — se ne prendono cura alimentandolo e cercando il dosaggio giusto per le cure. Sgarbi, che ha fatto dell’irruenza verbale la sua cifra, parla poco, quasi per niente. Il suo unico contatto con il mondo è il cellulare che resta al suo fianco anche se da qualche giorno ha smesso di postare sui social. Un cellulare pieno di messaggi da quando, domenica scorsa, con un editoriale sul quotidiano La Verità, Marcello Veneziani, ha rivelato la notizia del suo ricovero con una lettera aperta che chiedeva all’amico fragile di rialzarsi.

 

vittorio sgarbi

Il critico d’arte non è da solo. Sabrina Colle, sua compagna da una vita, sta sempre al suo fianco: nel primo pomeriggio è con lui nella stanza quando passano i medici per le visite. A tarda sera è ancora lì.

 

Pochi giorni fa, con un post sul suo profilo Instagram pubblicato dal Gemelli aveva definito Sgarbi «colui che mi fa battere il cuore e con il quale ho intrattenuto il rapporto più intenso della mia vita», raccogliendo la vicinanza di tanti amici.

 

Accanto a Sgarbi è arrivata anche la sorella Elisabetta, editrice della Nave di Teseo e regista. Sono le due donne della sua vita, insieme alla madre, Rina, scomparsa nel 2018.

Una perdita, che, a sentire gli amici, è stata l’inizio del buio. Un buio che Sgarbi, come ha raccontato a Gnoli nell’intervista confessione pubblicata il 9 marzo, non aveva mai conosciuto: «La mia depressione è un treno fermo in un luogo ignoto» aveva detto già molto dimagrito e provato.

 

vittorio sgarbi

Qualche mese fa la compagna era riuscita a convincerlo a ricoverarsi in una clinica, ma dopo due giorni Sgarbi aveva deciso di tornare a casa. Poi le sue condizioni sono peggiorate. Adesso in ospedale gli amici più stretti, pochi e selezionati a dispetto della sua rubrica telefonica leggendaria, cercano di scuoterlo. Ci provano da settimane chiamati a raccolta da Sabrina e da Elisabetta.

 

Raccontano che al Gemelli sia un continuo saliscendi di emozioni: timida speranza, paura, ancora speranza, di nuovo paura. Chi non è andato a trovarlo, fa il tifo per lui da lontano. Come Michele Cuppone, storico dell’arte, che ha lavorato con Sgarbi su tante pubblicazioni.

 

ELISABETTA E VITTORIO SGARBI

Ma cosa ha portato Sgarbi dentro al tunnel della depressione? Chi gli è vicino racconta che la caduta è legata alla malattia che gli ha aperto una prospettiva nuova sul suo corpo — prima un delicato intervento al cuore, poi la scoperta di un tumore alla prostata — ma anche alle amarezze politiche e alle vicende giudiziarie degli ultimi anni. Soprattutto l’ultima con la pesante accusa di riciclaggio, autoriciclaggio e contraffazione di opere d’arte: il dipinto seicentesco di Manetti sparito e riapparso con una modifica. E ancora le contestazioni dell’Antitrust per le sue consulenze e i suoi cachet per eventi pubblici — 300mila euro in nove mesi — mentre ricopriva il ruolo di sottosegretario alla Cultura. Contestazioni che lo hanno portato, a febbraio del 2024, alle dimissioni dal governo Meloni. Poi, a giugno, la delusione alle Europee: era in corsa con Fratelli d’Italia ma non è stato eletto.

 

vittorio sgarbiELISABETTA E VITTORIO SGARBIsgarbi sabrina collesgarbi sabrina colle

(...)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)