alfio marchini

ROMA MODELLO VENEZIA - COME DAGOANTICIPATO E’ MARCHINI L’ARMA SEGRETA DI BERLUSCONI PER UNIRE IL CENTRODESTRA A ROMA MA CI SONO LE INCOGNITE SALVINI E MELONI - “ARFIO” INSISTE NEL CHIEDERE LE DIMISSIONI DEL SINDACO: “MARINO E’ UN GRAN FURBONE”

1. E SUL MODELLO VENEZIA LA DESTRA SOGNA MARCHINI

Giovanna Vitale per “la Repubblica - Roma”

alfio marchini (2)alfio marchini (2)

 

Roma modello Venezia. Sembra un gioco di parole, ma è il progetto segretissimo al quale da un paio di settimane — da subito dopo il primo turno di ballottaggio — stanno lavorando al quartier generale di un redivivo Silvio Berlusconi. Il quale, galvanizzato dal risultato delle amministrative, nei giorni scorsi ha commissionato un sondaggio ad hoc per verificare la bontà dell’intuizione.

 

Ovvero: fondare la riscossa del centrodestra capitolino su un candidato civico che aggreghi e in qualche modo freni la caduta libera dei partiti tradizionali. Ridotti in fin di vita da malgoverno e inchieste giudiziarie che hanno allontanato l’elettorato e gonfiato le vele dell’antipolitica.

 

BERLUSCONI A VIRUSBERLUSCONI A VIRUS

I numeri della fedelissima Alessandra Ghisleri gli hanno dato ragione. È Alfio Marchini l’uomo sul quale puntare per contrastare la spinta grillina e drenare consensi al centrosinistra: un imprenditore bello e rampante come lui ai tempi d’oro, che da solo con la sua lista civica riuscirebbe oggi a raggiungere un notevole 18% (dal 10 che raccolse nel 2013), mentre Forza Italia precipiterebbe poco sopra al 5 e così tutti gli altri, da Ncd a Fratelli d’Italia, con l’unica eccezione della Lega di Salvini data invece in crescita. Ecco perché serve qualcosa di nuovo, che faccia dimenticare il passato.

 

Tanto più che il Pd, pur se assai ridimensionato, comunque terrebbe botta nelle urne: valutato tra il 29 e il 31%, molto sotto la sua ultima performance, ma comunque abbastanza in forze per dar filo da torcere a qualunque sfidante.

 

silvio berlusconi fotografato da bruno vespasilvio berlusconi fotografato da bruno vespa

Una “passione”, quella di Berlusconi per Marchini, che in realtà risale indietro nel tempo. A un certo punto lo aveva persino inserito nella short list dei possibili successori alla guida della nuova Forza Italia. Idea poi tramontata per le resistenze del corteggiato. Incontrato qualche mese fa in un faccia a faccia riservato,propiziato dal coordinatore azzurro Davide Bordoni. Ma Berlusconi non è l’unico, nel centrodestra, a guardare a Marchini come l’arma segreta per tornare a vincere a Roma.

 

L’idea originaria è del senatore Ncd Andrea Augello, il vero capo dell’opposizione capitolina. È lui che da oltre un anno sta lavorando, attraverso la sua associazione, per allargare la base elettorale dell’imprenditore (ex) rosso. Da sempre convinto, tanto più dopo il successo in laguna, che Marchini sia l’uomo giusto.

 

«In tempi non sospetti ebbi a sostenere che la situazione di Roma è simile a Venezia», spiega infatti l’ex colonnello di An, «dove lo scandalo Mose, in analogia con Mafia Capitale, ha richiesto un passo indietro dei partiti tradizionali e un rassemblement intorno a un candidato civico che favorisca il ricambio di classe dirigente e garantisca un segnale nei confronti dell’opinione pubblica e del popolo degli astenuti sul fatto che si apre davvero una nuova fase».

alfio marchinialfio marchini

 

Nuova fase che però non potrà prescindere dal ricompattamento dell’intero centrodestra. Ecco perché FdI recalcitra, ma «è solo per alzare il prezzo, la Meloni non ci pensa proprio a candidarsi a Roma», sibilano in tanti. L’unica incognita resta legata perciò a Salvini: è chiaro che se il leader della Lega si mettesse di traverso, il progetto vagheggiato dal tandem Berlusconi— Augello rimarrebbe poco più di un sogno.

 

marino saluta  i contestatori in gesto di vittoriamarino saluta i contestatori in gesto di vittoria

2. LA CAPITALE E’ ALLO SBANDO. IL SINDACO? UN FURBONE

Da “la Repubblica - Roma”

 

Lui, Alfio Marchini, ha dichiarato guerra aperta a Ignazio Marino e, insieme al consigliere della sua lista Alessandro Onorato, si è autosospeso dal Consiglio comunale, «fino a quando» ha detto «il sindaco con un sussulto di dignità non annuncerà le sue dimissioni». E intanto il piano del Centrodestra è quello di candidarlo a primo cittadino sul “modello Venezia” .

 

ALFIO MARCHINI ALESSANDRO ONORATOALFIO MARCHINI ALESSANDRO ONORATO

Le sue dichiarazioni sono durissime: «Credo in modo oggettivo che questa sindacatura è stata profondamente contaminata. Marino è politicamente responsabile. I Cinque Stelle dicono che il suo buonismo è connivenza, io non penso che Marino sia buono, direi piuttosto un gran furbone. L’assessore Sabella giustamente chiede di coniugare onestà, dignità con un forte senso di responsabilità ed è proprio per questo che noi invochiamo le dimissioni del sindaco».

 

MARCHINI MARCHINI

Non solo. Intervistato da Minoli, aggiunge: «La nostra è un’analisi politica che fotografa una città allo sbando. Le indagini e i giudizi morali li lasciamo ad altri. Nel frattempo tutto il supporto a coloro i quali, fuori dal Comune, stanno smantellando questo schifo e ai quali tutti noi romani siamo immensamente grati. Il nostro supporto anche a chi, come l’assessore Sabella, sta cercando dall’interno dell’amministrazione di invertire la rotta, dopo due anni quantomeno di superficialità».

 

Non è morbido nemmeno con il premier Renzi: «Mi piacerebbe vedere il presidente del Consiglio un po’ più innamorato della sua Capitale. Devo dire che ha brillato per l’assenza e la non attenzione verso una città che invece deve essere amata di più».

 

ALFIO MARCHINI    ALFIO MARCHINI

Parla poi di Mafia Capitale: «Se vedo i tratti mafiosi a Roma? Un grande vecchio un giorno mi disse “la mafia è una roba seria”. Dallo spaccato qui mi sembra più una mafia alla vaccinara. Ma lei si immagini il Giubileo: mentre il Papa accoglie i pellegrini ci sarà la telenovela delle singole puntate di Mafia Capitale, perché è solo la punta di un iceberg, quello che c’è sotto è ancora più grande di quello che è apparso».

ALFIO MARCHINI    ALFIO MARCHINI

 

Ed infine: «Sono 400 i milioni fuori bilancio, Roma peggio della Grecia. Almeno in Grecia hanno messo sotto controllo i conti. Qui invece è tutto fuori controllo».

 ALFIO MARCHINI ALFIO MARCHINI alfio marchini alfio marchini

(pa.bo.)

 

ALFIO MARCHINI jpegALFIO MARCHINI jpeg

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...