vito crimi giuseppe conte sergio mattarella

CRIMI E MISFATTI - CHI È LA “TALPA” GRILLINA CHE HA FATTO USCIRE IL MESSAGGIO DEL FU “GERARCA MINORE” DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE? SULLA INSOLITA REALPOLITIK SFOGGIATA DA CRIMI (“QUANDO FACEVAMO VOTARE GLI ISCRITTI ERAVAMO CONSAPEVOLI CHE IL NOSTRO VOTO NON CONTAVA UN CAZZO”) SONO PIÙ O MENO TUTTI D’ACCORDO, MA NON LO POSSONO DIRE - “GIUSEPPI” NON TIENE I GRUPPI E SARÀ L’ASSEMBLEA DEI DEPUTATI DI STASERA A DARE LE CARTE: “SE DECIDESSIMO DI ANDARE SUL MATTARELLA BIS CONTE DOVREBBE ADEGUARSI…”

Domenico Di Sanzo per "il Giornale"

 

giuseppe conte enrico letta

Draghi rimane enigmatico anche se dice che «il governo va avanti bene», il Pd e il M5s sono costretti ancora a «non escludere» l'ipotesi dell'ex Bce al Colle ma intanto ragionano sul bis di Sergio Mattarella o su «un presidente condiviso in continuità con quanto ha fatto Mattarella in questi anni», come dice il segretario dem Enrico Letta ospite di Metropolis, il nuovo podcast del gruppo Gedi.

 

VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE STATI GENERALI

In effetti sono poche le alternative per i giallorossi. Il M5s è in fibrillazione perenne. A Montecitorio i grillini attendono l'assemblea del gruppo della Camera, in programma oggi alle 20. Un deputato di primo piano ci offre la sua previsione su quanto accadrà stasera. «Il barometro della linea del M5s è la Camera - riflette il parlamentare - se noi decidessimo di andare sul Mattarella bis Conte dovrebbe adeguarsi».

 

VITO CRIMI CON IL MEGAFONO

Laterale l'ipotesi di un ritorno delle Quirinarie. Al massimo i vertici potrebbero proporre due nomi alla base, un uomo e una donna, e far scegliere gli attivisti tra le due alternative. «È ovvio che in quel caso dovremmo puntare su due candidati plausibili, se facessimo le Quirinarie come facevamo prima uscirebbero nomi come Ranucci o Zagrebelsky», scherza un altro parlamentare pentastellato.

 

Nel groviglio a Cinque Stelle bisogna fare i conti anche con quanto sta accadendo nel gruppo a Palazzo Madama, che fino a poco tempo fa era considerato il fortino dei contiani. Proprio dal Senato è arrivato lo spiffero su un messaggio che l'ex reggente Vito Crimi avrebbe inviato in chat.

 

SERGIO MATTARELLA MEJO DI BERNIE SANDERS

«Quando abbiamo fatto votare gli iscritti lo abbiamo fatto da opposizione, quando sapevamo che non sarebbe servito a nulla, eravamo consapevoli che il nostro voto non contava un c..., ma serviva a fare rumore», il testo incriminato. Sulla realpolitik cinica sfoggiata da Crimi sono d'accordo un po' tutti; le polemiche più che altro sono sulla «talpa» che avrebbe passato il messaggino ad alcuni giornali.

 

enrico letta giuseppe conte 1

Mentre la nota congiunta da cui potrebbe uscire l'indicazione per Mattarella è stata rinviata ai prossimi giorni, nel M5s si registra il dietrofront di Conte sul divieto di andare in Rai. «Abbiamo deciso di sospendere l'assenza simbolica dalle testate del servizio pubblico - annuncia il leader M5s - in pandemia è indispensabile metterci la faccia».

 

VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE

Conte infatti appare in serata a Report su Rai3. Per tutta la giornata si rincorrono le voci su un nuovo incontro a tre tra Conte, Letta e il segretario di Articolo1 Roberto Speranza. Invece si incontrano per un colloquio a margine della conferenza stampa di Draghi solo i capi di Pd e M5s.

 

Entrambi in difficoltà, tra l'enigma Draghi e la speranza di una rielezione di Mattarella, che però ha già detto di no a ogni coinvolgimento nella partita del Quirinale. «Ci sperano entrambi» è la voce che arriva dai due gruppi giallorossi.

 

LUIGI DI MAIO VITO CRIMI

Con annessa precisazione sul fatto che l'attuale capo dello Stato comunque al momento non verrebbe appoggiato dal centrodestra. Nonostante il caos, Letta prova ad accelerare. Oggi si riunisce la segreteria del Pd, dopodomani in programma la convocazione della Direzione e dei gruppi parlamentari. In quell'occasione la corrente del deputato Matteo Orfini ufficializzerà la richiesta del Mattarella bis, opzione non disdegnata nemmeno dal gruppone degli ex renziani di Base riformista.

 

sergio mattarella giuseppe conte 1

Letta a Metropolis attacca Berlusconi per le frasi trapelate nel pomeriggio: «Penso che smentirà, se fossero parole vere sarebbero gravi. Lui al Colle? Il capo di un partito divisivo per definizione». Poi risponde su un'eventuale uscita della Lega dalla maggioranza: «Penso che un governo con una maggioranza larga sia necessario». Infine non chiude la porta a un bis di Mattarella: «Triste il giorno in cui lascerà il Colle».

giuseppe conte enrico letta giuseppe conte ENRICO LETTA ROBERTA LOMBARDI E VITO CRIMIgiuseppe conte enrico letta 2

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