iene cecconi martelli

DI MAIO: ‘NOI LE MELE MARCE LE CACCIAMO’. SEE, VABBÈ: 8 GRILLINI PIZZICATI DALLE 'IENE' PER RIMBORSOPOLI SONO STATI ELETTI. MOLTI AVEVANO PROMESSO DI DIMETTERSI, E INVECE: GIULIA SARTI SARÀ REINTEGRATA NEL M5S, BUCCARELLA AVEVA FIRMATO LA RINUNCIA MA SE NE SBATTE E ANDRÀ AL MISTO ‘PERCHÉ NON C’È NESSUNO CHE PUÒ SUBENTRARE’. CARLO MARTELLI: ‘NON SO CHE FARÒ’. E POI…

 

 

VIDEO:

https://www.iene.mediaset.it/2018/news/otto-parlamentari-della-rimborsopoli-m5s-rieletti_375.shtml

filippo roma delle iene becca carlo martelli

 

Andrea Cecconi ha battuto il ministro Minniti all'uninominale, e si è piazzato primo nel collegio di Pesaro. Barbara Lezzi ha superato quota 107.000 voti e ha battuto un big della politica come Massimo D'Alema. E ce l'ha fatta anche Maurizio Buccarella. Sono solo alcuni dei nomi che erano spuntati fuori nella Rimborsopoli a Cinque Stelle, l'inchiesta de Le Iene sui mancati bonifici per restituire parte dello stipendio al fondo del microcredito, e che ora sono stati eletti. Molti di loro avevano annunciato che avrebbero rinunciato al posto da parlamentare. Ma sarà veramente così?

 

filippo roma delle iene becca andrea cecconi

Barbara Lezzi ha sempre negato ogni responsabilità sul suo bonifico da 3500 euro non andato a buon fine, e il Movimento ha deciso di appoggiarla. Ora che è stata eletta potrà tranquillamente sedere fra le fila dei Cinque Stelle. Diversa invece è la sorte che attende Andrea Cecconi e Maurizio Buccarella. Al primo erano stati contestati 21.000 euro di bonifici mai arrivati a destinazione, mentre per il secondo mancavano all'appello 137.000 euro. Ambedue avevano lasciato il Movimento non appena Le Iene avevano reso pubblici i loro ammanchi. Ma il loro futuro resta comunque incerto. Dimettersi da candidato era impossibile. E ora che sono stati eletti, per dimettersi da parlamentare serve il voto dell'Aula. Ma la domanda è: presenteranno le dimissioni?

luigi di maio filippo roma

 

E' lo stesso Maurizio Buccarella a spiegare oggi l'intricata questione al Corriere della Sera. "Ho già firmato due settimane fa una dichiarazione di rinuncia alla proclamazione e all'elezione che Di Maio richiedeva a fronte dell'intenzione di fare causa per danno all'immagine del M5S". Tuttavia, come spiega lo stesso senatore, la Corte d'Appello non l'ha ritenuta giuridicamente applicabile.

i furbetti del bonifico le iene su m5s 2

 

Così, Buccarella entrerà in Senato e annuncia che si iscriverà al gruppo misto. Il senatore non ha quindi intenzione di dimettersi. Perché, sostiene, le dimissioni "non avrebbero senso", poiché nella sua circoscrizione "non ci sarebbero sostituti che potrebbero subentrare" al suo posto perché già tutti eletti nel listino proporzionale. Si attende di conoscere la sorte di altri parlamentari il cui nome era finito nello scandalo Rimborsopoli.

i furbetti del bonifico le iene su m5s 1

 

Come Giulia Sarti, finita addirittura in Procura a denunciare il suo ex compagno, additato come il responsabile della mancata restituzione dello stipendio. Non ce l'ha fatta all'uninominale, ma è passata con il proporzionale. E' quindi una deputata. Che ne sarà di lei, che in un primo momento si era autosospesa dal Movimento? In un'intervista rilasciata al Resto del Carlino, Max Bugani, coordinatore del M5S in Emilia-Romagna, dice che "con ogni probabilità sarà reintegrata nel gruppo". Sembrerebbe quindi che i Cinque Stelle vogliano graziarla.

 

E che fine farà il senatore Carlo Martelli, coinvolto in Rimborsopoli per un ammanco di 81.000 euro e che aveva fatto sapere su Facebook che avrebbe rinunciato al seggio se eletto? Ora che ha passato la tornata elettorale in qualità di capolista del collegio plurinominale Piemonte 2, a La Stampa dice: "Non so ancora cosa farò. E' troppo presto e non escludo nessuna soluzione".

 

filippo roma delle iene becca carlo martelli

 Sembrerebbe quindi che le dimissioni precedentemente annunciate sono un'opzione sempre più lontana. Un altro eletto il cui nome è finito nei mancati bonifici per un ammontare di mille euro è Emanuele Scagliusi, che rimane sotto processo dei probiviri del Movimento. Anche Federica Dieni è stata confermata a Reggio Calabria. La deputata aveva ammesso a Filippo Roma di aver gonfiato la cifra del bonifico destinato al fondo del microcredito, ma solo perché aveva poi provveduto a fare un bonifico riparatore dieci giorni dopo. Ce la fa anche Silvia Benedetti, espulsa dal Movimento dopo lo scandalo. Faranno tutti parte del misto, o alcuni di loro finiranno nei gruppi dei partiti precedentemente tanto odiati? Vedere per credere.

luigi di maio filippo romaGIULIA SARTI ANDREA DE GIROLAMO BOGDAN TIBUSCHEgiulia sartigiulia sarti

 

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’