emma bonino umberto bossi

ELETTO? SI, NO, FORSE - IL VIMINALE SI È INCARTATO CON L’INDECIFRABILE LEGGE ELETTORALE CREANDO IL CAOS - NON SOLO IL CASO BOSSI, PRIMA DATO PER TROMBATO E POI ELETTO: UNA TRENTINA DI DEPUTATI HANNO FESTEGGIATO TROPPO PRESTO LA LORO ELEZIONE E DOVRANNO CEDERE LA LORO POLTRONA A UN COLLEGA DI PARTITO - LA MANCATA RIPARTIZIONE DEI VOTI DI +EUROPA (CHE NON HA RAGGIUNTO IL 3%) HA INNESCATO UNA REAZIONE A CATENA IN TUTTI I PARTITI - MA ANCORA NON È FINITA! IL PARTITO DI EMMA BONINO HA CHIESTO IL RICONTEGGIO E TUTTO POTREBBE CAMBIARE DI NUOVO

1 - CONTEGGI SBAGLIATI, BOSSI (RI)ELETTO MA È CAOS RIPESCAGGI IN TUTTA ITALIA

Estratto dall’articolo di Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera”

 

ETTORE ROSATO MEME

«Umberto, te lo confermo: sei stato eletto. Il Viminale ha rivisto il risultato dandomi ragione». Sono da poco passate le 17.30 quando nel silenzio della palazzina liberty dimora di Umberto Bossi e famiglia irrompe via cellulare la voce di Roberto Calderoli.

 

«Te l'avevo detto, ma tu non volevi credermi» spiega il vicepresidente del Senato al fondatore della Lega che, forse tradito dalla girandola di emozioni (prima la delusione per la bocciatura, poi la gioia per il «ripescaggio»), riesce a sussurrare solo poche parole: «Ma come? Io poi non volevo essere eletto».

 

matteo salvini roberto calderoli

Invece è tutto vero quello che lo stesso Calderoli aveva anticipato un paio d'ore prima chiamando la casa di Gemonio: «Il Viminale ha preso un grosso granchio. Ha dato una interpretazione sbagliata della legge elettorale, attribuendo in modo errato i resti. Ho chiesto che provvedessero direttamente a correggere gli errori in autotutela». Sarà un caso oppure no, una manciata di minuti dopo la diffusione della nota del senatore leghista dal ministero dell'Interno è arrivato il clamoroso dietrofront (e Matteo Salvini commenta: «Quante parole al vento», pare indirizzato agli oppositori interni).

roberto calderoli voto sul ddl zan

[…]

 

Ma il ribaltone coinvolge parecchi altri candidati, fra esclusi eccellenti che ora rientrano e eletti che invece perdono lo scranno. Tra chi ha visto sfumare in extremis l'elezione, per esempio, c'è Lucia Annibali, deputata uscente di Italia viva.

 

Il Viminale assicura che entrate e uscite sono a saldo zero per i partiti (per la Lega i due seggi guadagnati in Lombardia corrispondono a perdite in Emilia-Romagna e Sicilia). La revisione, secondo il ministero, è stata una conseguenza delle indicazioni ricevute dall'Ufficio elettorale presso la Corte di Cassazione (a cui spetta la proclamazione degli eletti). Quel che è certo è che si è scatenato un polverone con nomi legati a loro volta a ad altre variabili (candidature plurime), con il risultato di lasciare ancora alcune elezioni in sospeso.

 

roberto calderoli umberto bossi

Per quel che si è potuto accertare, le modifiche riguardano uno-due casi in quasi tutte le Regioni. In Emilia-Romagna è stato «ripescato» il deputato uscente del Pd Andrea Rossi e nel Lazio il compagno di partito Andrea Casu; in Umbria Pier Luigi Spiranelli (Pd) deve lasciare il posto a Emma Pavanelli (M5S) mentre Catia Polidori (FI) subentra a Chiara La Porta (FdI); in Abruzzo Giulio Sottanelli (Azione) soffia il posto a Stefania Di Padova (Pd). E poi ancora: in Piemonte esce Paolo Romano (Verdi-Si) ed entra Antonino Iaria (M5S) mentre in Molise Caterina Cerroni (Pd) lascia lo scranno a Elisabetta Lancellotta (FdI) e in Campania scompare il nome di Guido Milanese (FI) e appare quello di Francesco Emilio Borrelli (Verdi-Si).

UMBERTO BOSSI E GIANCARLO GIORGETTI

 

In Sicilia Annalisa Tardino (Lega) deve passare la mano a favore di Giuseppe Provenzano (Pd) che però essendo già eletto altrove lascia alla compagna di partito Giovanna Iacono. Sull'onda del caso ripescaggi, +Europa rimasta sotto la soglia di sbarramento per una percentuale esigua ribadisce «riserve e perplessità» che l'hanno spinta a chiedere un riconteggio dei voti.

 

2 - I VOTI DI +EUROPA RIMASTA FUORI NON SONO STATI REDISTRIBUITI COSA C'È DIETRO IL «PASTICCIO»

Estratto dall’articolo di Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”

 

L'errore del Viminale è macroscopico, il caos nell'assegnazione dei seggi è totale. […]

Tradotto: c'è in ballo il destino di circa trenta candidati alla Camera, vittime dell'errore di ripartizione dei seggi al proporzionale. Un po' come in una lotteria. Che a Montecitorio ridisegnerà la mappa degli scranni degli onorevoli. […]

 

umberto bossi

La questione riguarda il secondo passaggio della divisione, quello, appunto, che coinvolge il destino dei singoli deputati. Per capire: Umberto Bossi è rientrato grazie a due seggi riattribuiti alla Lega in Lombardia. Ma questo vuol dire che ci sono due leghisti appena nominati - uno in Emilia e l'altro in Sicilia - che dovranno dire addio alla poltrona di Montecitorio.

 

Ma come è potuto succedere questo? In sintesi lo abbiamo già detto: è stata sbagliata la ripartizione dei seggi. In termini tecnici funziona così: questa legge elettorale prevede che quando un partito dentro una coalizione prende più dell'1% delle preferenze e meno del 3% (la soglia di ingresso in Parlamento) i suoi voti debbano essere ripartiti dentro la sua coalizione.

 

Bene: questo secondo passaggio non è stato fatto. L'unico partito che si trovava in questa condizione era +Europa, ma la mancata ripartizione dei suoi voti non è rimasta circoscritta al centrosinistra. Ha innescato una reazione a catena in tutti i partiti.

umberto bossi voto per l elezione del presidente della repubblica

Adesso è da +Europa che si leva la protesta: non hanno raggiunto il 3%, hanno chiesto il riconteggio rivendicando errori. «Il balletto del Viminale conferma le nostre perplessità, i dati del Viminale sono ufficiosi e il conteggio ufficiale avviene presso le Corti d'Appello», dice Riccardo Magi, presidente del partito.

 

lucia annibali

Ma i «pasticci» non sembrano ancora finiti. Ci sarà da risistemare pure la questione dei subentri ai leader nei collegi plurinominali. Anche qui, un esempio per capire: Silvio Berlusconi ha vinto cinque collegi e ha deciso di cederne quattro ai suoi. Con un dettaglio: questa volta non possono essere i leader a decidere. Ci deve pensare un algoritmo.

EMMA BONINO AL SEGGIO ELETTORALE

Ultimi Dagoreport

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...