contratto m5s lega salvini di maio

LE ELEZIONI EUROPEE DEL 2019 SARANNO LA BATTAGLIA FINALE TRA GLOBALISTI E SOVRANISTI - RICCARDO RUGGERI: ''L'ANNO PROSSIMO È LA POITIERS 2.0. DOPO LO CHOC DEL 4 MARZO L'ESTABLISHMENT NOSTRANO NON SI È ANCORA RIPRESO. ORA SI AUGURA CHE IL PAESE VADA IN MALORA TRA SPREAD E TROIKA PER RIPRENDERSELO DALLE GRINFIE DEL TRIO CONTE-SALVINI-DI MAIO, CHE A BREVE DOVRÀ USCIRE DAL RECINTO DELLE PROMESSE A COSTO ZERO (''MIGRANTI-LAVORO-SICUREZZA'') E PARLARE DI SOLDI…''

 

Riccardo Ruggeri per il suo blog, www.riccardoruggieri.eu , ripubblicato da ''La Verità'', ''Libero Quotidiano'' e ''Italia Oggi''

 

riccardo ruggeri

Sono sotto l' ombrellone (l' equivalente del bar in inverno) e ho avuto l' idea di pormi una domanda: «Il governo Conte mangerà il panettone? E se sì, mangerà la colomba? E se sì, riuscirà a vincere le elezioni europee del 2019? Buona la terza, lì si giocherà il suo futuro. Il maggio 2019 equivarrà all' ottobre 732, battaglia di Poitiers, ove si scontrarono i sovranisti di Carlo Martello e i globalisti di Abdul Rahman.

Gli sconfitti non si ripresero più.

 

Lo choc del 4 marzo dev' essere stato terribile per il vecchio establishment nostrano.

Il protocollo del ceo capitalism prevede che oggi ai leader venga data una sola chance, se cadi sei morto: caso Matteo Renzi. È un mondo curioso: le élite globaliste che lo governano sono state colpite da una devastante forma di progeria mentre il popolo, non avendo altro strumento di difesa, sta imparando a usare la scheda elettorale a mo' di forcone. A maggio, i due si prenderanno a sportellate?

 

conte salvini di maio

In questi cinque mesi le élite globaliste prima sono rimaste attonite, poi intontite. Com' era stato possibile che la maggioranza assoluta nel Paese l' avessero presa due ridicoli parvenu, neppure laureati? E perché +Europa della mitica Emma Bonino era stato un flop cosmico? Semplicemente, non erano stati in grado di capire le tre priorità degli italiani: «migranti, lavoro, sicurezza». Si erano baloccati con ius soli e Ong acquatiche, subendo le chiacchiere del prezzemolino Roberto Saviano.

 

SALVINI DI MAIO CONTE

Cosa ha fatto in questi due mesi il «Trio» Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Matteo Salvini? Finora, si sono ben guardati dall' uscire dal perimetro «migranti-lavoro-sicurezza», cioè dall' area protetta del «costo zero», dove l' Europa è esclusa. Hanno ottenuto oggettivi successi, dettando l' agenda all' Europa sui migranti (avevano capito che per i cittadini era più importare bloccare gli arrivi che non la ridistribuzione dei già arrivati), messo ai margini il «nemico» Emmanuel Macron, buggerato l' incauto Pedro Sanchez, spostando con un paio di mosse verso la Spagna parte del business degli scafisti e la presenza delle Ong acquatiche.

 

Ma l' autunno si avvicina, il «Trio» è al suo vero bivio strategico, quello delle promesse elettorali, quello dell' economia, dove c' è il macigno del debito. Una parte dei sovranisti lo vede come il fumo negli occhi, ma sbaglia, Carlo Cottarelli ha ragione, ha colto l' essenza: il «mercato» deve avere la certezza che il debito in prospettiva diminuisca, punto. Sul resto puoi avere dei margini, ma sul debito no, qui paghi pegno, perché tenti di mettere le mani in tasca degli investitori.

 

SCAZZO A IN ONDA TRA CLAUDIO BORGHI E CARLO COTTARELLI

E loro non l' accettano. I lettori conoscono modalità e presupposti delle mie analisi: applicare alla politica le regole del business e del management, cioè mettere a punto strategie aggressive solo se sei certo di vincere. Il «Trio» deve avere il coraggio di fare una mossa politicamente spregiudicata, per superare la linea Maginot nella quale si sono acquartierati sia l' establishment, sia Pd e Fi.

 

Questi, sono disperati: giocare contro il proprio Paese nella speranza che intervengano, prima il mitico «mercato» (Mr. Spread, e se non basta Mrs. Troika), poi l' Europa. È l' unica opzione che hanno, miserabile ma comprensibile.

SCAZZO A IN ONDA TRA CLAUDIO BORGHI E CARLO COTTARELLI

 

Mi chiedo, il «Trio» sarà capace di comunicare ai due terzi degli italiani che le tre promesse elettorali pesanti (reddito di cittadinanza, flat tax, legge Fornero) dovranno essere rielaborate e spalmate nell' arco della legislatura? La motivazione è evidente: a 10 mesi dalla battaglia di Poitiers 2.0, sarebbe idiota fare una mossa dal risultato scontato in partenza: sconfitta certa.

 

Nel frattempo i due vice presidenti stanno adottando una strategia comunicazionale vincente: operare mixando «attività di governo-comunicazione senza filtri-campagna elettorale continua».

 

Hanno capito di godere di un vantaggio competitivo incredibile, e così facendo stanno uccidendo nella culla qualsiasi tentativo di nascita di una vera e seria opposizione.

merkel

In più, i cosiddetti moderati (Pd + Fi) hanno una minaccia incombente. I loro due leader (Matteo Renzi e Silvio Berlusconi), i soli capaci di raccattare voti veri, sono politicamente bolliti (ormai sbagliano persino le mosse più elementari, i tweet, le battute) e in più gli intellò, guidati dal doge Massimo Cacciari, si inventano l' ennesimo «testo-appello». Il contatto con questi untori a loro insaputa sarebbe la fine della loro opposizione. Ormai è dimostrato: «Se ti appoggiano le élite sei morto».

 

Sia chiaro, tutto ciò è ottimo per il «Trio» (non avere un' opposizione), ma negativo per il Paese (non c' è democrazia senza opposizione). Ma questo è un altro discorso.

 

RENZI BERLUSCONI

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…