manifestazione europa piazza del popolo roma

LA GUERRA O I FIORI NEI CANNONI? – TUTTE LE CONTRADDIZIONI NELLA PIAZZA PER L’EUROPA – FABRIZIO RONCONE: “UNA PIAZZA ATTRAVERSATA DA UNA BOLGIA DI IDEE DISTANTI E SPESSO IN CONTRADDIZIONE SULL’EUROPA, PIENA DI SOLIDARIETÀ E DI NEMICI DIVERSI, CONTRO LA NATO, DENTRO LA NATO” – “C’È ELLY SCHLEIN, ARRIVATA PORTANDOSI ADDOSSO LE POLEMICHE PER LA SPACCATURA DEL PARTITO A STRASBURGO. LUIGI ZANDA HA GIÀ CHIESTO LA CONVOCAZIONE DI UN CONGRESSO STRAORDINARIO. E MOLTI (NELLA PENOMBRA) DICONO SÌ. MA ELLY HA QUEL CERTO SORRISO SFRONTATO CHE, IN POLITICA, FUNZIONA MEGLIO DI QUALSIASI DICHIARAZIONE. IL SORRISO DICE: VISTO CHE ACCOGLIENZA? SICURI DI VOLERE UN CONGRESSO?” –  VIDEO: SCHLEIN CHE NON RISPONDE ALLE DOMANDE SUL RIARMO EUROPEO E SULLA SPACCATURA NEL PD.

 

Estratto dell’articolo di Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”

 

alessandro zan elly schlein - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma

Grandioso colpo d’occhio su piazza del Popolo, bella piazza piena, belle facce, con tanta gente che non riesce nemmeno ad entrare e resta perciò affacciata dai tornanti del Pincio, a picco sul palco, e sul retropalco (nel backstage ci entreremo tra poco, perché lì c’è un racconto nel racconto).

 

Ma adesso, qui, tra la folla, guardandosi attorno, la domanda iniziale è: per cosa stanno davvero manifestando? Sono tutti pieni di buone intenzioni, come del resto lo era anche Michele Serra, quando dalla sua Amaca di Rep lanciò l’idea di schierarsi, di radunarsi in nome e per amore dell’Europa […]

 

roberto gualtieri - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma 15 marzo 2025

[…] la sensazione netta è che questa piazza — sì, certo, plurale e tollerante, inclusiva e democratica — sia in realtà piuttosto girevole, attraversata da una bolgia di idee distanti e spesso in contraddizione sull’Europa e sul suo futuro, una piazza piena di solidarietà e di nemici diversi, tra rabbia e speranza, contro la Nato, dentro la Nato, ignorando quasi del tutto il popolo ucraino e cercando di tenere insieme il seducente europeismo di Ventotene e quello feroce dei mercati, l’ Inno alla Gioia e poi pure Bella ciao, il pacifismo ragionevole e il pacifismo ostinato dei tanti (la maggior parte?) venuti sul serio con i fiori da mettere nei cannoni, il solito progetto comodo che possiamo permetterci noi e che i finlandesi e i polacchi faticano invece un po’ a capire, perché quelli i cannoni di Putin ce l’hanno davanti la porta di casa.

 

achille occhetto - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma

Appunti scarabocchiati: a naso, c’è molto ceto medio dem, diffusa atmosfera sinistrorsa, e forse un filo radical chic, a voler essere puntigliosi. Tante bandiere azzurre con le dodici stelle e molti vessilli arcobaleno. I sindaci, che sono stati i primi ad accogliere l’appello di Serra, avanzano con le fasce tricolori e Roberto Gualtieri, il primo cittadino di Roma, è accolto da autentiche ovazioni.

 

Marisa Laurito è con Susanna Camusso. Achille Occhetto sfoggia un berretto di stile leninista. Famiglie con passeggini. Pochi giovani. I sindacati di nuovo insieme (Landini per la Cgil, Bombardieri per la Uil, la Cisl con il nuovo segretario Fumarola). I simboli di Sant’Egidio, Agesci, Acli, Legacoop.

 

Ignorata l’assenza di Giuseppe Conte (del resto Trump è un suo vecchio amico, e ogni stupore sarebbe superfluo). Carlo Calenda con i drappi dell’Ucraina e della Georgia. Non c’è Matteo Renzi, ma compare Maria Elena Boschi, molto chic, tutta avvolta in una bandiera europea, e rilascia lunghe interviste […]

 

alessandro sortino e elly schlein - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma 15 marzo 2025

Applausi pure per il compagno Fratoianni (sembra che, prudentemente, abbia parcheggiato la famosa Tesla della moglie sul Lungotevere: anche perché, tra l’altro, ultimamente le rigano).

Permesso, mi scusi, ecco, sì, grazie. S’avanza verso il sottopalco con qualche difficoltà (intanto, Claudio Bisio, che presenta l’evento, urla nel microfono: «Ho 67 anni e sono qui per i miei figli, cresciuti senza frontiere!»).

 

Di colpo, mentre inizia a piovere, la folla però ondeggia. Spinte, urla di evviva. Che succede? C’è Elly! È arrivata Elly! Uno grida: «Elly, vai avanti come un carro armato!». Si volta la moglie: «Sei scemo? Che c’entrano, scusa, i carri armati?».

 

maurizio landini - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma 15 marzo 2025

Un’accoglienza non scontata, per la segretaria del Pd (senza dimenticare, però, che questi sono i militanti dei gazebo, quelli che la vollero al Nazareno, contro il parere dei vecchi cacicchi). Comunque è un segnale forte e preciso. La Schlein è arrivata portandosi addosso le polemiche, tremende, delle ultime ore. La spaccatura del partito a Strasburgo resta una cicatrice.

 

Luigi Zanda ha già chiesto, ufficialmente, la convocazione di un congresso straordinario. E molti — sebbene nella penombra — dicono sì, certo, magari. Ma lei ora entra nel backstage con quel certo sorriso sfrontato che, in politica, funziona meglio di qualsiasi dichiarazione. Il sorriso dice: visto che accoglienza? Sicuri di volere un congresso?

 

elly schlein - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma 15 marzo 2025

Viene avanti scortata dalla guardia d’onore. Bonafoni, Zan, Laureti. Saluta, con calore, Michele Serra. Le fanno vedere una foto della piazza stracolma. «Stupenda». Che Europa immagina, segretaria? «Vogliamo costruire un’Europa federale, unita, capace di affrontare le sue sfide». Può essere più precisa? «Ascolti... Lo stanno dicendo anche dal palco: noi sfidiamo gli egoismi nazionalisti con lo spirito di Ventotene».

 

Sta parlando Corrado Augias. Inevitabile ci sia molta Rep . Il direttore attuale Mario Orfeo, l’ex Ezio Mauro, e poi numerosi quadri del giornale. Che si fondono con i politici dem — visti Amendola, Braga, Ricci, Zingaretti, De Caro, Speranza, Cuperlo, Alfieri, Orfini, Verini e poi Sensi con la bandiera dell’Ucraina e Verini con quella dell’Europa.

 

manifestazione per l europa a piazza del popolo - 15 marzo 2025

Spunta il verde Bonelli. Scrittori famosi: Carofiglio, De Giovanni, Scurati. Milanesi in trasferta: Lella Costa, Vecchioni, Bentivoglio. Jovanotti ha mandato un saluto video. Anche la Littizzetto. Corrado Formigli: «È la prima volta che parlo da un palco così. Nella piazza colgo un clima sentimentale, pre-politico».

 

Qui dietro, invece, ci tocca stare sulla becera attualità. Il congresso del Pd si farà, sì o no? Paolo Gentiloni: «No comment» (ma con un sorriso). Francesco Boccia: «Non so se questa sia la prima tappa del congresso. So che Elly deve difendere, giustamente, una sua leadership reputazionale dovuta alla coerenza su alcuni temi. Come, appunto, la politica estera».

 

elly schlein - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma 15 marzo 2025

E lei, sindaco Sala, cosa pensa? «Bellissima piazza. Ma non basta. Se andassimo a votare stasera, purtroppo, rivincerebbe il centrodestra. Lo ripeto: dobbiamo creare qualcosa di nuovo e forte al centro. Renzi e Calenda, come s’è visto, paiono insufficienti» […]

elly schlein – manifestazione per l europa a piazza del popolo - 15 marzo 2025 manifestazione per l europa a piazza del popolo - 15 marzo 2025 debora serracchiani - manifestazione per l europa in piazza del popolo a romacarlo calenda - manifestazione per l europa in piazza del popolo a romamanifestazione per l europa a piazza del popolo - 15 marzo 2025manifestazione per l europa a piazza del popolo - 15 marzo 2025 michele serra - manifestazione per europa in piazza del popolo a roma michele serra - manifestazione per europa in piazza del popolo a roma maria elena boschi - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma 15 marzo 2025

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?