1. EMMA BONINO SCARICA IL PASTICCIO KAZAKO SU ALFANO MA SONO SULLA STESSA BARCA 2. IL NOSTRO MINISTRO DEGLI ESTERI SOSTIENE DI AVER AVVERTITO DELLA VICENDA ALFANO E LETTA (NIPOTE) IL 2 GIUGNO. COSA HA FATTO LA BONINO DA ALLORA FINO AD INIZIO LUGLIO QUANDO IL ‘’FINANCIAL TIMES’’ E ‘’LA STAMPA’’ HANNO RESO NOTA LA VICENDA? 3. SE I GIORNALI NON AVESSERO PORTATO ALLA LUCE IL FATTACCIO COSA AVREBBE FATTO IL MINISTRO DEGLI ESTERI, AVREBBE ACCETTATO DI BUON GRADO LA DEPORTAZIONE IN NOME DEI BUONI RAPPORTI CON IL PDL CHE LE POTREBBERO GARANTIRE L’ASCESA AL QUIRINALE? 4. EZIO MAURO: “IL PAESE NON E’ GARANTITO. I PILATESCHI ALFANO E BONINO DEVONO DIMETTERSI”

1. DIO BONINO
Superbonus per Dagospia


La Bonino sta tentando di mantenere in tutti i modi la sua aura di difensore dei diritti umani e di continuare la sua corsa al Quirinale. Il tentativo ha avuto il plauso di Fabrizio Cicchitto e tanto basta per far puzzare di concordata la versione sulla deportazione della Shalabayeva data dalla Farnesina. Ma prendiamo per buona la versione dei fatti data dalla Bonino e poniamoci alcune domande:

a) La Bonino sostiene di aver avvertito della vicenda Alfano e Letta (nipote) il 2 giugno. Cosa ha fatto il Ministro degli Esteri da allora fino ad inizio luglio quando il Financial Times e ‘'la Stampa'' hanno reso nota la vicenda? Letta in una conferenza stampa ha sostenuto di non saperne niente e più precisamente di "non aver letto l'articolo della Stampa". Dobbiamo desumerne che la Bonino non ha protestato più di tanto sul comportamento tenuto dal Ministero degli Interni e dalla Polizia se nessuna indagine sulla vicenda era stata avviata ed il Presidente del Consiglio sperava che non venisse mai alla luce.

b) Se i giornali non avessero portato alla luce la vicenda cosa avrebbe fatto il Ministro degli Esteri, avrebbe accettato di buon grado la deportazione in nome dei buoni rapporti con il PDL che le potrebbero garantire l'ascesa alla Presidenza della Repubblica?

c) Se come, sostiene la Bonino, le pressioni si sono esercitate sui funzionari degli Interni e l'ambasciatore del Kazakistan in persona ha ingannato la Polizia e quindi lo Stato Italiano facendo scambiare un dissidente per un pericoloso criminale, quali sono state le rimostranze del Ministro degli Esteri nei confronti del Kazakistan? Perché l'ambasciatore kazaco non è stato espulso dall'Italia?

d) Se, come sostiene la Bonino, il capo del cerimoniale della Farnesina non poteva conoscere la reale identità della signora e la validità del passaporto diplomatico perché non ha chiesto lumi allo stato della Repubblica Centro Africana? Ma come per la nipote di Mubarak si scomoda il Presidente del Consiglio e per un diplomatico con passaporto la Farnesina se ne lava le mani?

e) Se, come sostiene la Bonino, Alfano non è stato avvisato lei come fa a saperlo? Il capo di gabinetto di Angelino sapeva tutto, come può dire l'ambiziosa Emma che non ci sia stato un colloquio con il Ministro?

f) Se, come sostiene la Bonino, Alfano lo ha avvisato Lei perché non ha poi chiesto al collega gli sviluppi della vicenda ?

Evidentemente nella sua corsa al Quirinale Emma la feroce non può fermarsi troppo a sottilizzare sulla moglie di un dissidente e la sua figlia di 6 anni e la vicenda sarà affossata con un prepensionamento di qualche dirigente che verrà poi ricompensato con un contratto di consulenza magari con i Servizi. Emma stia tranquilla quei furboni dell'opposizione non hanno ancora capito che mentre Angelino eseguiva gli ordini lei si voltava dall'altra parte.

2. DIMISSIONI, SUBITO
di Ezio Mauro per La Repubblica

Manca soltanto un tripode con un catino pieno d'acqua - come per Ponzio Pilato - in cui lavarsi pubblicamente le mani sul piazzale del Viminale o della Farnesina: sarebbe l'ultimo atto, purtroppo coerente, della vergognosa figura in cui i ministri Alfano e Bonino hanno sprofondato l'Italia con il caso Ablyazov. La moglie e la figlia del dissidente kazako vengono espulse dall'Italia con una maxioperazione di polizia e rimpatriate a forza su un aereo privato per essere riconsegnate al pieno controllo e al sicuro ricatto di Nazarbaev. Un satrapo che dall'età sovietica, reprimendo il dissenso, guida quel Paese e le ricchezze oligarchiche del gas, che gli garantiscono amicizie e complicità interessate da parte dei più spregiudicati leader occidentali, con il putiniano Berlusconi naturalmente in prima fila.

Basterebbero questa sequenza e questo scenario per imbarazzare qualsiasi governo democratico e arrivare subito alla denuncia di una chiara responsabilità per quanto è avvenuto, con le inevitabili conseguenze. Ma c'è di più. Alfano, vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, ha pubblicamente dichiarato che non sapeva nulla di una vicenda che ha coinvolto 40 uomini in assetto anti-sommossa, il dipartimento di Pubblica Sicurezza, la questura di Roma, il vertice - vacante - della polizia. Un ministro che non è a conoscenza di un'operazione del genere e non controlla le polizie è insieme responsabile di tutto e buono a nulla: deve dunque dimettersi.

C'è ancora di più. Come ha accertato Repubblica, l'operazione è partita da un contatto tra l'ambasciatore kazako a Roma e il capo di Gabinetto del Viminale che ha innescato l'operatività della polizia. Se Alfano era il regista del contatto, o se ne è stato informato, deve dimettersi perché tutto riporta a lui. Se davvero non sapeva, deve dimettersi perché evidentemente la sede è vacante, le burocrazie di sicurezza spadroneggiano ignorando i punti di crisi internazionale, il Paese non è garantito.

Quanto a Bonino, la sua storia è contro il suo presente. Se oggi fosse una semplice dirigente radicale, sempre mobilitata più di chiunque per i diritti umani e le minoranze oppresse, sarebbe già da giorni davanti all'ambasciata kazaka in un sit-in di protesta. Invece difende il "non sapevo" di un governo pilatesco. Parta almeno per il Kazakhstan, chiedendo che Alma e Alua siano restituite al Paese dove avevano scelto di tutelare la loro libertà, confidando nelle democrazie occidentali. E per superare la vergogna di quanto accaduto, porti la notizia - tardiva ma inevitabile - delle dimissioni di Alfano.

 

 

bonino - alfanoENRICO LETTA ALLA CAMERA TRA ALFANO E BONINOALMA SHALABAYEVA KAZAKHSTAN ABLYAZOV ABLYAZOV CON MOGLIE E FIGLIA ABLYAZOV CON LA FIGLIA La moglie di Mukhtar Ablyazov con la figlia Mukhtar Ablyazov Nursultan Nazarbaev BERLU b debb f de f c c shalabaieva alfano kazaco Nursultan Nazarbaev BERLU Vertice Osce in Kazakistan Nursultan Nazarbayev con Silvio Berlusconi x Ezio Mauro

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