renzi mogherini gelato

ESSERE MOSCERINI – A PARTE LA STORIACCIA DEL SERVIZIO DI PIATTI DA 3 MILIONI, LA MOGHERINI CONTA COME IL DUE DI COPPE – SULL’IRAN IL NEGOZIATO VERO L’HA FATTO LA SUA VICE TEDESCA, MENTRE FRANCIA E GERMANIA L’HANNO TAGLIATA FUORI SULLA CRISI UCRAINA, SULLA LIBIA E SUL MEDIO ORIENTE

 

federica mogherinifederica mogherini

Stefano Filippi per “il Giornale

 

I radar della diplomazia internazionale ne registravano la presenza fissa a Vienna. Nella capitale austriaca erano in corso le ultime febbrili trattative sul nucleare iraniano. Federica Mogherini, l'Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell'Unione europea, era impegnatissima in questi negoziati cruciali. Da Lady Ashton aveva ereditato il compito di coordinare i colloqui a nome dell'Ue. Era talmente presa da non potersi occupare d'altro.

mogherinimogherini


Molti si chiedevano come mai la sua voce, evanescente di per sé, non si fosse levata sulla crisi in Grecia. E neppure sui sempre più massicci sbarchi di immigrati, dopo il fuoco di paglia di due mesi fa: un'emergenza che continua, ma non per Lady Pesc. Nemmeno per l'attentato dei jihadisti al consolato italiano del Cairo aveva rilasciato dichiarazioni che non fossero di circostanza. Un silenzio assordante, non nuovo.

mogherini vacanzemogherini vacanze


Ed ecco spiegato l'arcano: l'ex capitale asburgica assorbiva totalmente le energie di Federica Mogherini. Che nei rari momenti liberi prendeva il largo, e non soltanto per metafora. Al braccio di ferro con Teheran preferiva le bracciate nel mare di Capalbio. Domenica 5 luglio, mentre i greci votavano al referendum nel drammatico quanto vano tentativo di fermare l'austerity imposta dall'Ue (cioè dalla Germania), Mogherini si ritemprava nella mecca delle vacanze radical-chic. Giunta il giorno prima con il marito Matteo Rebesani e una delle figlie, il capo della diplomazia Ue si è svegliata presto, alle 10 era in spiaggia, e quando gli ombrelloni si sono affollati ha allontanato il chiacchiericcio con una nuotata ristoratrice.

FEDERICA MOGHERINI AL MARE A CAPALBIOFEDERICA MOGHERINI AL MARE A CAPALBIO


Nel pomeriggio, rilassata e abbronzata, era di nuovo a Vienna pronta a disinnescare le testate. E dopo una settimana esultava per l'accordo raggiunto dopo tante fatiche. Ma di chi sono i veri meriti? Il Corriere della Sera, che pure è sensibile alla causa renziana, ha minimizzato il contributo del nostro ex ministro: «Ha svolto con competenza il suo ruolo di onesto mediatore, conquistandosi la fiducia dei due protagonisti principali. E avvalendosi di una vice formidabile: la diplomatica tedesca Helga Schmid».

 

mogherini on the beachmogherini on the beach

Tradotto in volgare, Federica Mogherini ha messo il cappello su un accordo concluso da altri: il segretario di stato Usa, John Kerry, e il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, protagonista di uno scontro con il capo degli Esteri dell'Ue finito sui giornali di tutto il mondo. Esasperata dalla lentezza delle trattative che la tenevano lontana da Capalbio, e tradita dall'inesperienza in vertici di quel profilo, la coordinatrice dei colloqui ha fatto balenare l'ipotesi di abbandonare il tavolo. Al che, il plenipotenziario di Teheran le ha risposto secco: «Mai minacciare un iraniano». Uno slogan diventato virale su Twitter: #NeverThreatenAnIranian.

FEDERICA MOGHERINI AL MARE A CAPALBIOFEDERICA MOGHERINI AL MARE A CAPALBIO


Ma oltre a Kerry e al barbuto e sorridente Zarif, c'era anche una donna tra i negoziatori «veri». E non si trattava della Mogherini, ma della sua vice, una tedesca. Helga Schmid era già nella squadra di Javier Solana, poi della baronessa Catherine Ashton ed è rimasta con la Mogherini come capo degli affari politici. La lady di ferro del negoziato antinucleare è questa bella signora alta, bionda, occhi azzurri e perfetta conoscenza dei dossier, uno dei personaggi più in vista della diplomazia di Berlino. E, ovviamente, persona di fiducia di Angela Merkel e angelo custode di Lady Pesc.

mogherini on the beach 2mogherini on the beach 2


Sarebbe eccessivo parlare di commissariamento tedesco. È però un fatto che la Mogherini è perseguitata dal curioso destino di finire sempre nel cono d'ombra di qualcuno. «Una radical-chic senza carisma»: così la stampa internazionale la dipinse quando Renzi la impose come Alto rappresentante della politica estera Ue rinunciando ad altre poltrone di peso. A Bruxelles hanno fatto di tutto per sottrarle compiti operativi lasciandole quelli di rappresentanza.


Per la prima volta il capo della diplomazia non è più il numero 2 della Commissione. Il presidente Jean-Claude Juncker ha infatti scelto come primo vicepresidente - e quindi braccio destro - l'olandese Frans Timmermans, e ha piazzato l'ufficio della Mogherini a Palazzo Berlaymont un piano sotto gli altri vice. Qualche mese dopo ha fatto di peggio, togliendole due deleghe appartenute a Catherine Ashton (cioè gli incarichi di consigliere speciale per la difesa europea e le politiche della sicurezza) e affidandole a Michel Barnier «in virtù della sua vasta esperienza». Che evidentemente manca a Lady Pesc.

 

 Ma paradossalmente nemmeno Barnier è un esperto di strategie internazionali: nella commissione Barroso era commissario per il Mercato interno. Il che conferma quanto fosse importante per gli eurocrati restringere il campo d'azione della nuova arrivata.

FEDERICA MOGHERINI AL MARE FEDERICA MOGHERINI AL MARE


È di ieri l'ultima polemica sollevata dal Daily Telgraph che ha denunciato il costo eccessivo dei servizi da tavola usati dal Servizio Europeo per l'Azione Esterna (Seae), guidato dalla Mogherini, nel quartier generale di Bruxelles e nelle 140 rappresentanze dell'Ue all'estero: 3 milioni di euro, 10 volte quello che spende la Casa Bianca. Lei ha replicato con un tweet: «Nessun servizio piatti Ue da 3 mln. È il tetto massimo di spesa per 4 anni su 140 delegazioni. Risparmio rispetto al passato».

MATTEO RENZI AGNESE RENZI FEDERICA MOGHERINIMATTEO RENZI AGNESE RENZI FEDERICA MOGHERINI


«Da giovane ha fatto tutte le cose giuste», compresa l'adesione ai «giusti gruppi giovanili socialisti», senza però dimostrare capacità di leadership: così ha scritto di lei il Wall Street Journal. Le Monde, giornale della sinistra francese, ha notato che la Mogherini «soddisfa comodamente diverse condizioni» (è donna, socialista e conosce le lingue) ma le manca «l'esperienza e l'aura personale che questa conferisce». L'Economist ha infierito: «Potrebbe far bene su temi di second'ordine sui quali l'Europa non è spaccata, come i Balcani».

FEDERICA MOGHERINI IN SPIAGGIA FOTO DA OGGI FEDERICA MOGHERINI IN SPIAGGIA FOTO DA OGGI


Fedeli a questi consigli, Francia e Germania hanno tagliato fuori Lady Pesc dai colloqui con Vladimir Putin sull'Ucraina, l'hanno marginalizzata nella crisi libica e nei rapporti con il Medio Oriente. Le hanno però scaricato il caso più scottante, quello delle quote di migranti da ripartire nell'Ue, salvo poi sconfessare le sue ipotesi. Il piano in dieci punti redatto con il commissario all'immigrazione Avramopoulos prevedeva, tra l'altro, di prendere a tutti le impronte digitali, distruggere le imbarcazioni degli scafisti, derogare al Regolamento di Dublino, rimpatriare rapidamente i clandestini. Misure che sembravano scritte da Salvini, Le Pen e Farage.

 

Javad Zarif e Federica Mogherini 
Javad Zarif e Federica Mogherini

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...