recep tayyip erdogan

ERDOGAN FA COME GLI PARE - SANTA SOFIA ORA È MOSCHEA: I MOSAICI CRISTIANI SONO STATI OSCURATI - INUTILE LA PROTESTA DI TRUMP E DEGLI ORTODOSSI MENTRE IL VATICANO TACE - FACCI: “MENTRE NOI GUARDIAMO SOLO ALLA EX BASILICA DI SANTA SOFIA, CHE NON È PIÙ CRISTIANA DAL 1453, CON LOGICHE E SGUARDI GEOPOLITICI DA TOURING CLUB, LA TURCHIA VUOLE ANNETTERE L’ISOLA GRECA DI KASTELLORIZO. ANKARA HA INVIATO UNA MISSIONE NAVALE DI ESPLORAZIONE “ENERGETICA” AL E STA CERCANDO GAS CHE RIVENDICHEREBBE COME SUO. E LA GRECIA CHE PUÒ FARE, DA SOLA?”

1 - SANTA SOFIA ORA È MOSCHEA, I MOSAICI OSCURATI DA VELE BIANCHE: LA PROTESTA A TRUMP DEGLI ORTODOSSI

Franca Giansoldati per www.ilmessaggero.it

 

ERDOGAN A SANTA SOFIA

L'unico che finora sembra non essersi accorto di niente è il gatto, un randagio grigio di nome Gli che da anni abita nel complesso di Hagia Sofia. Divenne famoso perchè, nel 2009, Obama lo filmò proprio mentre visitava il museo di Santa Sofia. Gli anche oggi è stato fotografato che dormiva beato sulla moquette verde che era appena stata messa nella ex basilica bizantina, fino a oggi museo per trasformarla in moschea.

 

SANTA SOFIA

Dopo la affollatissima preghiera di riconversione del museo a moschea il presidente turco Erdogan, accompagnato dalla moglie velata, si è fatto una photo opportunity proprio davanti ai mosaici bizantini che sono stati oscurati. Inizialmente avevano pensato di rendere invisibili gli enormi mosaici utilizzando una tecnica laser poi le autorità hanno optato per delle enormi vele di tessuto bianco che, attraverso un binario aereo si vanno a sovrapporre fino a nascondere agli occhi dei fedeli islamici l'iconografia cristiana. La fotoricordo di Erdogan e della moglie è stata fatta subito dopo la cerimonia seguita da decine e decine di migliaia di persone assiepate fuori da Santa Sofia.

 

SANTA SOFIA - I MOSAICI OSCURATI

La mossa di trasformare in moschea Santa Sofia non finisce di creare scompiglio nel mondo cristiano. Un comunicato congiunto tra l'arcivescovo della chiesa ortodossa australiana e il presidente della conferenza episcopale australiana ha nuovamente messo in luce le conseguenze negative che porterà questo atto unilaterale. «La nostra paura è che questo aggraverà le tensioni tra cristiani e musulmani in un tempo dove avremmo, invece, avuto bisogno di dialogo e di gesti distensivi».

 

SANTA SOFIA

Il Vaticano ha scelto di non commentare. Persino l'Osservatore Romano ha optato di ignorare l'evento tanto che sull'edizione di domani non apparirà nemmeno un piccolo richiamo.

 

In compenso il movimento spontaneo delle proteste internazionali non si ferma. A cominciare dalla reazione indignata del Nobel Pamuk e dell'arcivescovo Elpidophoros che ha incontrato il presidente Trump e Mike Pence alla Casa Bianca per esprimergli l'angustia e la preoccupazione della intera Chiesa Greca ortodossa. Al centro del colloquio la grande questione della libertà religiosa.

mediterraneo salvatores 1

 

2 - INDIGNATI PER SANTA SOFIA MA NON PER L’ISOLETTA GRECA

Filippo Facci per “Libero quotidiano”

 

Chi va in vacanza in Turchia - chi ne abbia il fegato - passa da Istanbul e va a vedere le quattro o cinque cose che si vanno a vedere a Istanbul, compresa la Basilica di Santa Sofia che, a proposito, non è più cristiana dal 1453 (divenne una moschea) e dal 1931 divenne poi un museo, un posto speciale, un porto franco evocativo dove si respira (respirava) l'aura mistica di più confessioni. Normale che se ne parli, visto che la Turchia l'ha appena trasformata in moschea.

la nave turca yavuz1

 

Del resto chi va in vacanza in Turchia - chi non se ne vergogni - in genere non passa dal fondo dell'Anatolia soltanto per sbirciare, dalla costa, l'isoletta greca di Kastellorizo (Castelrosso in italiano) che dista tre chilometri e appunto è greca che più greca non si può, politicamente ed etnicamente e culturalmente. Chi va in vacanza in Grecia, invece, da Kastellorizo ci può tipicamente passare, anche perché è bellissima e ci hanno girato il film italiano Mediterraneo con Abatantuono e la regia di Salvatores, pellicola ambientata al crepuscolo della Seconda Guerra mondiale quando l'isoletta era italiana (sino al 1943) e non turca. Prima di essere italiana era francese, e prima ancora era britannica.

 

ERDOGAN A SANTA SOFIA

Kastellorizo divenne definitivamente greca nel 1948, assieme ad altre isole del Dodecanneso. Perché a decidere queste cose in genere sono le guerre e i successivi trattati (Parigi, 1947) e non alcune ambigue mosse di annessionismo: che sono quelle che sta facendo la Turchia di Recep Erdogan proprio in questi giorni, mentre noi guardiamo solo alla ex basilica di Santa Sofia con logiche e sguardi geopolitici da Touring club.

 

FINTA DEMOCRAZIA

Recep Erdogan ha islamizzato anche Santa Sofia, il che è molto preoccupante, il Papa si è detto addolorato, il governo greco ha parlato di «provocazione», il patriarcato ortodosso di Mosca ne ha fatto una tragedia: ma in un certo senso si tratta della meno illecita tra le tante porcate che il neo sultanato turco, questa finta democrazia e vera dittatura, sta perpetuando da molti anni con lo spettacolare silenzio dell'Europa politica e di tutto l'Occidente.

 

kastellorizo

Mentre noi guardiamo a Istanbul, Ankara ha inviato una missione navale di esplorazione «energetica» al largo di Kastellorizo e sta cercando gas che rivendicherebbe come suo. E la Grecia che può fare, da sola? È in «allerta», anzi, in «allerta intensificata», ha mandato una protesta formale, e i turchi, more solito, hanno reagito con alterigia: «Le rivendicazioni della Grecia sono contrarie al diritto internazionale, è assurdo che una piccola isola che si trova a poche miglia dalle coste turche abbia una giurisdizione marittima che si estende per 200 miglia nautiche in ogni direzione. Quale paese accetterebbe una situazione del genere?».

 

L'Italia con la Corsica, oltre a tremila altri esempi: da immaginarsi che cosa accadrebbe se il nostro Stato andasse a perforare attorno all'isola di Cavallo. Il governo turco invece rivendica tutta l'area a sud di Kastellorizo come parte della sua piattaforma continentale, e ha pure lanciato avvisi di restrizione della navigazione nella zona.

mire turche su kastellorizo

 

Non è una questione - termine infelice - isolata: fa parte delle manovre invero sfrontate che la Turchia sta conducendo per assicurarsi zone strategiche per lo sfruttamento delle risorse naturali nel Mediterraneo: Kastellorizo - per spiegarla facile - è un passaggio chiave per realizzare il gasdotto Eastmed che ha già messo d'accordo Grecia, Cipro e Israele con l'esclusione della Turchia e della Russia: un passaggio che permetterebbe ai paesi europei di non dipendere solo da Putin per gli approvvigionamenti di gas.

 

kastellorizo1

Come ha dimostrato anche l'accordo Turchia-Libia del novembre scorso, Ankara sta facendo di tutto per mettersi di mezzo e potersi sedere al tavolo delle spartizioni con la logica che le è congeniale ormai da molto tempo: l'esplicitato ricatto.

 

Naturalmente l'Europa è schierata ufficialmente con Atene, ha parlato di «messaggio sbagliato» da parte di Ankara (perforazioni e sconfinamento si chiamano così: messaggio) e si è letto che Angela Merkel sarebbe intervenuta telefonicamente coi rispettivi capi di Stato, ma se ne sa pochissimo, mentre si conosce bene l'esito dei precedenti: da Cipro ai migranti, sino alle più elementari violazioni dei diritti umani - ricordiamo che il regime turco in questi anni ha perpetuato una strage silenziosa che non ha risparmiato militari, giornalisti, scrittori, avvocati e docenti - c'è da attendersi che Recep Erdodan continui a fare tutto quello che vuole. I trattati internazionali danno ragione alla Grecia?

SANTA SOFIAmediterraneo salvatores santa sofia torna moschea la cerimonia in diretta con erdogan kyriakos mitsotakis recep tayyip erdogan

 

Erdogan, tecnicamente, se ne fotte come ha fatto sempre, e si muove nel Mediterraneo (il «lago turco») come faceva il pirata Barbarossa ai tempi suoi. Sultanato fu. Sultanato rimane. Per quanto riguarda il governo italiano - notoriamente ferrato in politica estera - quando la Turchia avrà terminato la sua opera di egemonia nell'Egeo, probabilmente, realizzerà che la Turchia, diversamente dall'Afghanistan, è bagnata dal mare.

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...