conte casaleggio

POLVERE DI CINQUESTELLE - FALLITE TUTTE LE TRATTATIVE, CONTE PREPARA LO SCONTRO IN TRIBUNALE CON DAVIDE CASALEGGIO - IL FIGLIO DEL FONDATORE RECLAMA 450 MILA EURO DI ARRESTRATI CHE GLI ELETTI M5S DEVONO ALLA PIATTAFORMA ROUSSEAU MA L'AVVOCATO DI PADRE PIO HA PUNTATO IL CIUFFO: "NON SI PUÒ BLOCCARE LA VITA DEL PARTITO DI MAGGIORANZA IN PARLAMENTO PER LA PRETESA ECONOMICA DI UN PRIVATO CHE GESTISCE UN SITO WEB"

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 3

Federico Capurso per "la Stampa"

 

Nell' ultima settimana, Giuseppe Conte ha messo in pausa il progetto del nuovo statuto del Movimento 5 stelle e del suo futuro codice etico. Il lavoro è a buon punto, verrà presentato dopo Pasqua, ma sarà del tutto inutile se non verrà prima risolto il problema principale, che si chiama Davide Casaleggio.

BEPPE GRILLO DAVIDE CASALEGGIO

 

Il presidente dell' associazione Rousseau e figlio del co-fondatore è stato chiaro: prima di indire qualunque votazione online, dovranno essere pagati dagli eletti M5S gli arretrati dovuti alla piattaforma, che ammontano a circa 450 mila euro. Senza il saldo, non potrà essere proposta alcuna modifica delle carte statutarie, tantomeno la nomina di Conte a leader. Insomma, la rifondazione del Movimento è congelata. Ecco perché da giorni l' ex premier è tornato a indossare i panni dell' avvocato. Si è riunito con alcuni giuristi di fiducia e, dopo aver convocato i vertici pentastellati e ottenuto da loro il via libera, ha iniziato a preparare le carte per portare in tribunale l' associazione Rousseau.

 

vito crimi 2

Intentare causa a Casaleggio è il tipo di strappo sanguinoso che Beppe Grillo e lo stesso Conte volevano assolutamente evitare. Tutti i tentativi di accordo, però, sono falliti. La proposta avanzata dal capo politico Vito Crimi non è stata nemmeno ascoltata, perché Casaleggio - raccontano - riterrebbe scaduto da dicembre il mandato del reggente. Dunque, non avrebbe nessun titolo per trattare.

 

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2

Così, è stato mandato avanti il tesoriere Claudio Cominardi, con meno galloni ma sufficienti - dal punto di vista del presidente di Rousseau - a sottoporre l'idea di un contratto di servizio che legasse Casaleggio al Movimento in qualità di semplice gestore della piattaforma. Il rifiuto è stato netto: «Vogliamo una partnership che mantenga Rousseau indipendente», ha risposto l'imprenditore. E il suo braccio destro, Enrica Sabatini, è tornata a battere il tasto degli arretrati da versare prima di far tornare operativo il servizio del voto online.

PIATTAFORMA ROUSSEAU

 

Di fronte al muro alzato e invalicabile, Conte ha capito di non avere alternative: «Non si può bloccare la vita del partito di maggioranza in Parlamento per la pretesa economica di un privato che gestisce un sito web», è stato il pensiero espresso durante una delle riunioni dell' ultima settimana a cui era presente anche Crimi. Dunque, non c' è alternativa: si dovrà trascinare Casaleggio di fronte a un giudice.

grillo conte casaleggio

 

I giuristi interpellati dall'ex premier hanno inquadrato così la situazione. L' imprenditore milanese avrebbe dalla sua l' articolo 1460 del codice civile: «Nei contratti con prestazioni corrispettive - si legge - ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione, se l' altro non adempie la propria». Senza essere pagato, dunque, Casaleggio può rifiutarsi di attivare il voto su Rousseau.

 

PIATTAFORMA ROUSSEAU

Nessun contratto, però, è stato mai firmato tra l'associazione Rousseau e i Cinque stelle - è il ragionamento fatto con Conte - Si tratterebbe dunque di un "contratto di fatto", ma «in mancanza di un perimetro chiaro di diritti e doveri reciproci, non si può inibire la vita associativa del partito a fronte di una non argomentata e non fondata pretesa economica». L'impegno a versare all' associazione Rousseau 300 euro mensili, che ogni eletto del Movimento sottoscrive al momento della candidatura, è infatti «un patto che l' eletto stringe con il Movimento, non con l'associazione Rousseau».

 

LUIGI DI MAIO ENRICA SABATINI

La prospettiva di una causa «si sta concretizzando», confermano dal Movimento, ma non si possono certo aspettare 3 o 4 anni per una sentenza. L' obiettivo è ottenere un procedimento cautelare d' urgenza che sblocchi i servizi di votazione sulla piattaforma Rousseau, in attesa del primo grado di giudizio.

 

E nel frattempo, arriva un' altra accelerazione verso il divorzio, con l' apertura del primo conto bancario intestato al M5S. Finora, il bilancio del partito aveva segnato lo zero alla voce "entrate"; tutto finiva nel conto dell' associazione Rousseau. Adesso invece verranno incassate dal partito le donazioni e anche quei soldi che i parlamentari hanno smesso di versare a Casaleggio. Prima l' autonomia finanziaria, poi - si augura Conte - quella politica.

ENRICA SABATINI

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