LA DYNASTY DELL’ULTRADESTRA - LA FAMIGLIA LE PEN NON È SOLO IL CLAN CHE CONTROLLA IL “FRONT NATIONAL” (ADESSO LA NIPOTE DI MARINE, LA 22ENNE MARIONNE, SARÀ CANDIDATA PER UN POSTO IN PARLAMENTO) MA UNA TELENOVELA DI AMORI, TRADIMENTI, SOLDI E EREDITÀ MILIONARIE - IL DURO JEAN-MARIE FU MOLLATO DALLA PRIMA MOGLIE PIERRETTE CHE PRIMA SCAPPÒ CON IL BIOGRAFO DEL MARITO E POI POSÒ PER “PLAYBOY” COPERTA SOLO DA UN GREMBIULINO…

Alberto Mattioli per "la Stampa"

Meglio di Bossi e del Trota. La famiglia Le Pen è già alla terza generazione. La notizia è che Marion Le Pen, nipote di Jean-Marie, dunque anche di Marine, rispettivamente nonno e zia, correrà per l'Assemblée national alle prossime politiche di giugno. Marion Le Pen Maréchal ha 22 anni, studia legge, è bionda, carina e candidata del Front national a Carpentras, nel Sud, nel collegio dove zia Marine, alle presidenziali, ha preso il 31,5%, addirittura più che nel Pas-deCalais, nel Nord, dove si candiderà lei.

Il patriarca Jean-Marie, 83 anni, ha solennemente incaricato Marion di «lavare l'affronto» fatto al Fn proprio a Carpentras. Qui, nel '90, il cimitero ebraico fu selvaggiamente profanato. Il partito fu preso di mira nelle proteste e ci restò finché, anni dopo, quattro neonazisti senza legami con il Fn confessarono.

Resta la curiosa gestione familiare del terzo partito francese, una specie di proprietà privata della famiglia Le Pen, con contorno di freudismi, dissensi, gelosie e litigi. In effetti, rispetto ai Le Pen, gli Atridi sembrano i Cesaroni. Il padre del partito, Jean-Marie, ne è stato anche il padrone assoluto finché, l'anno scorso, non ha finalmente deciso di farsi da parte incoronando Marine, terza delle figlie della prima moglie, Pierrette Lalanne.

Un giorno del 1984, Pierrette scappò da casa (che è poi il castello di Montretout, vicino a Saint-Cloud) insieme al biografo del marito. Il cataclismatico divorzio che ne seguì fu praticamente discusso sui giornali, in particolare su «Playboy» dove la polposa Pierrette posò coperta solo da un grembiulino.

Le figlie non le hanno parlato per quindici anni, poi maman si è pentita, è tornata al castello e oggi è, parola di Marine, «una nonna ammirabile». Nel frattempo però papà si era risposato con la ricca e liftatissima divorziata Jany Paschos, mezza greca e mezza olandese, altro che «preferenza nazionale». Jany si è illustrata bollando la figliastra Marine come «troppo ambiziosa». Risposta dell'interessata: «Jany nella vita non ha mai fatto niente».

Marine è la più piccola. La primogenita, Marie-Caroline, ha sposato Philippe Olivier, ovviamente un cacicco del Fn. Però quando, nel '98, Bruno Mégret lo spaccò con una clamorosa scissione, Olivier lo seguì. Da allora Jean-Marie rifiuta di vedere sia la figlia che il genero. L'altra figlia, Yann, grande amica, consigliera ed eminenza grigia di Marine, ha sposato un altro ex boss del Fn, Samuel Maréchal, con cui ha fatto tre figli (fra cui Marion) prima di divorziare e che lui si risposasse con la nipote, di colore, di un ex presidente ivoriano.

E Marine? Finora ha collezionato due mariti e tre figli, ma adesso sta con un terzo compagno, Louis Aliot, a sua volta divorziato con due figli, che guarda caso fa il dirigente del Fn e anzi adesso ne è diventato il numero due. È soprannominato «Loulou la purge», Lulù la purga, perché Marine l'ha incaricato di ripulire il partito dai nostalgici troppo vistosi.

Tutto in famiglia, come si vede. Marine adora suo padre, dice che è «l'uomo della sua vita» (mentre mamma Pierrette spiega che lei è «il clone» di lui), ma in pubblico non lo chiama mai «papà», sempre «Le Pen».

E pare che non siano sempre d'accordo. In questa versione di ultradestra di Dynasty, non possono certo mancare i soldi. E qui è subito mistero. Il Front national è povero perché, a causa del sistema maggioritario, ha molti voti ma pochi eletti. Secondo l'ultimo bilancio certificato, il budget è di 4,5 milioni di euro, bazzecole rispetto ai 55 del Ps e ai 50 dell'Ump. Per la campagna, Marine ha speso 8 milioni di euro, che le verranno rimborsati dallo Stato.

È l'unica a far pagare l'ingresso ai comizi, 5 euro a testa esclusi giovani, pensionati e disoccupati. I Le Pen, però, sono ricchissimi. Come lo siano diventati è molto chiacchierato, perché negli Anni Sessanta Jean-Marie,che è di famiglia povera, campava grazie alla sua casa discografica, la Serp, specializzata nei discorsi di Hitler e di Mussolini (ma anche di Stalin o di Léon Blum, ha sempre obiettato lui).

Poi, un bel giorno, cioè bello per Le Pen e brutto per lui, un ricchissimo militante, Hubert Lambert, morì lasciandogli un grasso patrimonio e Montretout. I parenti del de cuius fecero causa e la persero. Di recente, invece, Marine ha querelato la candidata dei Verdi, Eva Joly, che aveva parlato delle origini «poco chiare» della fortuna di famiglia. E i giudici le hanno dato torto, almeno in primo grado, quindi le ombre restano. Pazienza. Non sarà questo a fermare Marine, ormai così in ascesa da avere già l'erede designata: Marion.

 

PIERRETTE LALANNE EX MOGLIE DI JEAN MARIE LE PEN jpegPIERRETTE LALANNE EX MOGLIE DI JEAN MARIE LE PEN jpegMARION LE PEN NIPOTE DI JEAN MARIE JEAN MARIE LE PEN E LA SUA SECONDA MOGLIE JANY PASCHOS jpegPIERRETTE LALANNE EX MOGLIE DI JEAN MARIE LE PEN jpegJEAN MARIE LE PEN E LA NIPOTE MARION JEAN MARIE LE PEN E LA FIGLIA MARINE

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