casini alfano affondano

MA CHE FINE HA FATTO COALIZIONE POPOLARE, IL PARTITO DI ALFANO E CASINI CHE VOLEVA RIFARE IL CENTRO AI TEMPI DI RENZUSCONI? MORTI E SEPOLTI DAI SONDAGGI -PERCHÉ LA FINOCCHIARO INTRALCIA L'ELEZIONE DI VIOLANTE ALLA CORTE COSTITUZIONALE? VUOLE DIMOSTRARE A RENZI DI ESSERE PIÙ AFFIDABILE DELLA PINOTTI COME SOSTITUTA DI RE GIORGIO

DAGOREPORT

 

ANGELINO ALFANO PIERFERDINANDO CASINI ANGELINO ALFANO PIERFERDINANDO CASINI

Che fine ha fatto la Coalizione Popolare, quella che doveva unificare la galassia del centro ai tempi di Renzusconi? Totalmente e inevitabilmente desaparecida! Cesa Lorenzo il finto duellante con Pierfurby Casini sotto la stessa capanna, a Chianciano 15 giorni fa era stato chiaro ed ultimativo: se entro fine settembre NCD, UDC, Per l'Italia e spezzoni vari non avessero dato vita alla costituente popolare attraverso gruppi unici e la definizione di un percorso preciso per giungere alla definizione di un soggetto politico, "ognuno per la sua strada ed amici come prima". In realtà anche gli ultimi sondaggi confermano che la fusione fra questi nani oscilla fra il 2,8 e il 3,3 nella migliore delle ipotesi.

ANGELINO ALFANO PIERFERDINANDO CASINI ANGELINO ALFANO PIERFERDINANDO CASINI

 

Con questi numeri è evidente che per quanto generosi possono essere Renzi, Berlusconi e Verdini, allineando verso il basso le soglie di sbarramento della futura legge elettorale è evidente che i quasi 60 parlamentari attualmente ancora militanti nelle file di NCD andrebbero tutti a casa senza possibilità alcuna di salvare il proprio seggio. E tale prospettiva alimenta naturalmente dubbi, sospetti, contrasti, nervosismi di varia natura. Con esclusione forse di gente come Cicchitto Fabrizio che dal Cavaliere non vogliono e non possono più tornare e che quindi pensano che questa sia l'ultima legislatura.

 

casali35 lorenzo cesacasali35 lorenzo cesa

Su una cosa però le ormai infinite anime di NCD appaiono convergere, Quagliariello Gaetano è una vera delusione per tutti e ogni discorso che si tenta i fare per mantenere in vita il partito parte da una pregiudiziale: Quagliariello faccia il senatore e non si occupi più del partito dopo i disastri che ha combinato a Roma come in periferia.

 

Saltamartini Barbara (ma si legga Lupi Maurizio e non solo!) ne parla ormai apertamente nei corridoi di Montecitorio e se  Alfano Angelino,  invece di far crollare a picco l'audience di Ballaro', dopo che Datamedia ha rilevato che si è classificato come ultimo nella fiducia nei confronti dei Ministri, non provvede rapidamente a rimuovere Quagliariello le sirene berlusconiane si faranno più seducenti ed un pezzo consistente di NCD confluirà davvero dentro Forza Italia insieme a De Girolamo Nunzia alla Camera e a qualche senatore al Senato che D'Alì e Azzolini stanno cercando di mettere insieme per davvero e non per finta.

 

Barbara Saltamartini Barbara Saltamartini

Per finta infatti si è mosso nei giorni scorsi Schifani Renato il quale prima durante il mese di agosto ha cercato ripetutamente di parlare al telefono con Berlusconi poi ha fatto alimentare la notizia che stava alimentando una scissione verso Forza Italia e poi l'ha smentita. In realtà faceva appunto finta, vuole a tutti i costi un incarico o di Governo o di Capogruppo anche perchè non ne può più di Sacconi. Ma soprattutto sa perfettamente che in Forza Italia non può tornare (e non è certo il solo!) perchè non lo vogliono più.

 

I deputati ed i senatori oscillano tra la rassegnazione di continuare ad essere ostaggio di Alfano, Lupi, Quagliariello e Lorenzin, ritenuti dediti soltanto a farsi i fatti propri, oppure se dar vita ad un'iniziativa che superi l'attuale NCD dando vita ad un nuovo gruppo parlamentare fortemente ancorato a votare la fiducia a Renzi Matteo e alle sue yeswomen.

nunzia de girolamonunzia de girolamo

 

Del resto, l'offensiva seduttrice di Berlusconi Silvio che sta chiamando uno ad uno i senatori di NCD al di là della formale cortesia incontra diffidenze, resistenze e disincanto anche perchè nessuno è più in grado di fare promesse o prendere impegni tanto più che si finirebbe sotto le forche caudine della zarina di Santa Severa Rossi Maria Rosaria che vuole 1000 euro al mese più gli arretrati di contribuzione al partito, nessuna garanzia di riconferma alla candidatura anzi la selezione dei famosi 100 giovani per fare un ampio rinnovamento ha creato un vero e proprio allarme rosso fra i parlamentari uscenti di Forza Italia.

 

Per di più, tutti sanno che la zarina per consolidare il suo potere vorrebbe al più presto andare a votare, al più tardi nella primavera del 2015,  per portare in Parlamento un maggior numero di fedelissimi da dividersi però con Verdini Denis che non molla affatto e con le varie esigenze del Cavaliere di accontentare chi gli pare.

LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI RENATO SCHIFANI LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI RENATO SCHIFANI

 

Si agita molto anche Mauro Mario che vorrebbe addirittura fare un gruppo di opposizione a Renzi ma dopo tutte le contraddizioni degli ultimi mesi trova grandi difficoltà di interlocuzione in Parlamento.

 

Finocchiaro Anna è ormai sempre più al servizio dei ricci e capricci della Boschi dopo i clamorosi servigi resi durante tutto l'iter dell'approvazione in prima lettura della Riforma Costituzionale, e con una gestione del procedimento che si è messa ripetutamente sotto i piedi regolamenti e consuetudini come mai nella storia della Repubblica.

 

MARIO MAURO MARIO MAURO

Ma perchè la dalemiana post comunista Anna Finocchiaro vive questa metamorfosi anche personale, intellettuale e così clamorosamente in contraddizione con la stessa storia politica e personale? Se lo chiedono in tanti al Senato e la risposta è solo una: lei sta facendo le prove generali di affidabilità perchè possa essere la candidata di Renzi Matteo al posto di  Napolitano Giorgio al Quirinale invece della Pinotti Roberta da Genova.

 

E' questa la motivazione vera di tanta trasformazione. Che poi accada è tutto da vedere,  soprattutto dopo che è stata individuata come una della cause della mancata elezione, fin qui, di Violante Luciano alla Corte Costituzionale. Troppo opportunismo?

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