fedocci casalino

FINCHÉ C’È FEDOCCI C’È SPERANZA (PER CASALINO) – IL GIORNALISTA RACCONTA LA VERITÀ DIETRO AL VIDEO IN CUI ROCCO OFFENDE VECCHI E DOWN: “SI VEDEVA CHE GIOCAVA ALLA PROVOCAZIONE, E CHI GUARDA PER INTERO LA REGISTRAZIONE NON PUÒ CHE ESSERE D’ACCORDO” – LA PRESENZA A QUEL CORSO È L’INIZIO DELLA NUOVA CARRIERA: “NEL CORRIDOIO MI CHIESE: ‘MI AIUTI A DIVENTARE GIORNALISTA?’, E IO GLI RISPOSI CHE…”

 

Angelo Maria Perrino per www.affaritaliani.it

 

ROCCO CASALINO E ENRICO FEDOCCI

La vicenda politica che ha travolto Rocco Casalino, accusato la settimana scorsa di avere offeso anziani e down, si è da poco conclusa. E chi a gran voce ha chiesto le dimissioni per inadeguatezza del portavoce del Presidente del Consiglio dei ministri è rimasto a bocca asciutta. L’ex concorrente del Grande Fratello, dopo che qualcuno aveva messo in rete un filmato di 45 secondi in cui l’ingegnere brindisino si esprimeva con frasi sopra le righe, si era difeso in maniera poco efficace: “Si trattava di una improvvisazione teatrale, ero al Centro Teatro Attivo di Milano”.

 

Poco dopo la rettifica: del Centro Teatro Attivo stesso, “quella inquadrata non è una nostra aula”. E poi quella di Enrico Fedocci, il giornalista Mediaset che nel 2004 aveva invitato Casalino a lezione durante un corso di giornalismo di cui lo stesso Fedocci era docente: la presenza del gieffino era stata l’occasione per gli aspiranti giornalisti di intervistarlo in una simulazione di conferenza stampa, finita la quale i ragazzi avevano il compito di scrivere un pezzo sull’incontro.

fazio casalino

 

E sono state proprio le parole di Fedocci a sgonfiare la polemica politica: “Chiesi a Casalino di provocare i ragazzi – ha scritto in una nota ripresa da giornali e telegiornali l’inviato Mediaset (ndr, con un passato da redattore al Corriere della Sera e ad Affaritaliani) – Lo sollecitai ad avere un comportamento sopra le righe, come quello che teneva nelle trasmissioni televisive, con un linguaggio politicamente scorretto. Il fine? Confondere gli studenti, fare in modo che imparassero a separare le notizie dalle emozioni. Infatti, molti allievi scrissero pezzi di pancia e durante la correzione degli elaborati feci notare loro che proprio le provocazioni di Casalino, che si era reso odioso, li portarono fuori strada”.

ROCCO CASALINO

 

Dopo giorni di trincea Casalino ha rilasciato due interviste, una al Corriere della Sera e una in prima serata su Rai Uno, ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, al quale ha detto, forte delle dichiarazioni del docente del corso che lo scagionava, “è stato già detto che si trattava di una simulazione da parte dell’organizzatore del corso. Però mi scuso ugualmente perché sentire quelle frasi a distanza di 15 anni infastidisce persino me. Sono frasi che non andrebbero dette mai, neanche in una simulazione. A distanza di anni non mi riconosco e prendo le distanze da ciò che avevo detto solo per provocare i ragazzi a fini didattici”. La benedizione di Fazio in diretta tv non si è fatta attendere, Casalino è tornato al proprio ufficio a Palazzo Chigi. Tutto finito.

 

ENRICO FEDOCCI

Le opposizioni puntavano a far crollare Casalino costringendolo alle dimissioni. Avrebbe potuto essere il primo tassello per minare la maggioranza, delegittimando il Governo a partire dal suo portavoce. Una breccia per far saltare il banco. Nulla di fatto, truppe di nuovo nelle retrovie. Che ora attendono una occasione propizia per tornare all’assalto del Governo gialloblù.

 

COSA E’ CAMBIATO DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL VIDEO DI CASALINO?

Un po’ tutto. Proprio il portavoce del premier negli ultimi mesi era stato attaccato più volte, per i file vocali inviati ai giornalisti, per i modi spicci dell’ex personaggio trash a cui si contestava inadeguatezza ed arroganza. Quest’ultimo incidente di percorso segna il passaggio definitivo di Casalino da personaggio dello spettacolo a figura istituzionale.

 

E poco importa se la ribalta era stata abbandonata nel 2004, come il portavoce del premier ha dichiarato da Fazio: “Proprio nel 2004, dopo un avvenimento come questo corso di giornalismo, ho deciso di cambiare percorso. Ero un ingegnere elettronico e guardandomi non ero orgoglioso di quello che stavo facendo.

 

casalino

Folgorato sulla via di Damasco. Dopo un’ora e 26 minuti su Youtube di Rocco Casalino a ruota libera su tutto, sessualità, televisione, politica, fasce deboli della società, una registrazione online messa sotto la lente d’ingrandimento da parte di tutti e passata al setaccio nei giorni della polemica, dopo questo pubblico lavacro con scuse e conferma della fiducia da parte del Movimento e del premier Conte, per Il portavoce di Palazzo Chigi comincia una nuova fase nella quale viene gettato alle spalle e nel dimenticatoio ciò che ha detto o fatto nella sua vita passata? Un nuovo Casalino insomma?

 

Lo chiediamo a chi lo invitò in aula e fu testimone diretto di quella trasformazione da gieffino a giornalista, l’inviato di Mediaset Enrico Fedocci.

 

ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTE BY LUGHINO

Enrico Fedocci, mi rivolgo a te dandoti del tu, visto che sei stato uno dei giornalisti della mia redazione, uno di quelli che ho formato con più attenzione: tu hai invitato Casalino a lezione coi tuoi studenti, proprio quella lezione da cui è stato tratto il video accusa. Perché hai difeso Rocco Casalino? Tutti aspettavano la sua testa...

 

Vedi, direttore, l’ho difeso per il semplice motivo che ero stato io a sollecitarlo. Ma solo per mettere alla prova i miei studenti. Volevo che a causa delle sue parole lo odiassero, come poi è avvenuto. Infatti, molti di loro hanno scritto pezzi sbagliati, densi di giudizi in prima persona. Un corso serve proprio per imparare.

 

enrico fedocci premio alla non carriera tenta un assalto con linda pavlova

Sei stato tu, direttore, ad insegnarmi quando lavoravo con te che i pezzi devono essere “croccanti”, ma scritti in maniera distaccata, da un punto di vista esterno rispetto a ciò che sta accadendo. Un cronista può anche descrivere una battaglia senza lasciarsi coinvolgere, senza prendere posizione. Io volevo che loro imparassero questo. Se uno dei due contendenti sferra un colpo basso, non puoi dire “Quello stronzo ha colpito a tradimento".  Devi fare in modo che sia il lettore a farsi un’idea leggendo.

 

Unica precisazione: mi ero limitato a dire a Rocco di provocare i corsisti facendo il personaggio che metteva in scena a Buona Domenica, antipatico e sopra le righe. Non avevamo concordato i temi. Quella è stata iniziativa sua. In particolare, quella frase sui ragazzi colpiti da sindrome di down non la ricordavo. Ricordo, invece – e mi fece effetto – che disse che avrebbe mandato sua madre alla casa di riposo una volta invecchiata. Sempre in aula disse anche che non voleva figli.

 

ROCCO CASALINO

Posizioni esattamente contrarie al pensiero espresso lontano dalle telecamere, manifestato nel periodo successivo al nostro primo incontro. Innamorato della madre, mi confidò anche – allora era fidanzato con una donna – che gli sarebbe piaciuto molto avere figli. Mai avrei potuto mantenere rapporti di conoscenza con una persona che pensava cose del genere, tipo che “i down e gli anziani fanno schifo”.

 

STAFFELLI TAPIRO A ROCCO CASALINO

Io avevo ben chiaro che ciò che diceva non rappresentava il suo punto di vista. Si vedeva che giocava alla provocazione. E chi guarda per intero quella registrazione non può che essere d’accordo con me. Il problema è che quasi tutti hanno sentito solo il video da 45 secondi. Decontestualizzato. Inoltre, nel video non c’è la parte in cui spiego agli allievi che lui li aveva provocati, durante la consegna dei compiti corretti. Ma Giovanni Longo, ex studente del corso, ora cronista di giudiziaria, sulla prima pagina della Gazzetta del Mezzogiorno ha raccontato quel fatto.

Così come un’altra studentessa, ora redattrice di un importante settimanale nazionale con un commento molto dettagliato su Facebook. Loro sono stati presenti dall’inizio alla fine. Dall’ingresso di Casalino alla correzione dell’articolo.

ROCCO CASALINO

 

Per tornare alla tua domanda sul perché abbia difeso Casalino, ti rispondo: non ho difeso Casalino, ho difeso la verità. Tu hai detto che non lo conoscevi prima di allora, che l’hai incontrato la sera prima in un locale e l’hai invitato in aula perché un ospite ti aveva dato forfait all’ultimo momento.

 

Che impressione hai avuto sentendolo parlare?

rocco casalino ospite di fazio a che tempo che fa 3

Ora mi salteranno tutti addosso: ho avuto un’impressione eccellente. Io ero prevenuto nei suoi confronti, come generalmente lo sono nei confronti di questi personaggi “squallidini” da sottobosco da reality show. Sentendo parlare Casalino a lungo in aula ho pensato: ha un’intelligenza al di sopra della media. Molto al di sopra della media, aggiungo. Lo osservavo mentre sollecitava i miei studenti. Sembrava il gatto col topo. Il fatto rilevante è che era solo contro trenta studenti “con licenza di uccidere”. Nessuno aveva messo loro limiti nel contrastare l’ospite. Così come avvenne con Mario Moretti, il capo delle Brigate Rosse, che venne a lezione la volta successiva. La cosa che mi ha impressionato è che Casalino non aveva alcun problema a farsi odiare.

 

rocco casalino ospite di fazio a che tempo che fa 5

E poi?

Poi, alla fine della lezione, uscimmo dall’aula e lui mi chiese: “Come sono andato?”. Bene gli risposi. E mi disse subito che era stata una bellissima esperienza, che gli sarebbe piaciuto anche a lui diventare giornalista, che non voleva più andare via da quel contesto di studio e di crescita in cui si era trovato per caso. Se non ci fossimo incontrati quella sera nel privè della discoteca Hollywood, probabilmente, non ci sarebbe stata occasione. Una specie di “sliding doors” in salsa giornalistica.

 

ROCCO CASALINO

Nel corridoio mi chiese: “Mi aiuti a diventare giornalista?”. “Non mi pare tu abbia la credibilità per farlo”, gli risposi. Gli portai ad esempio ciò che dissi a due studenti proprio di quella classe da cui era appena uscito che avevano simpatie politiche piuttosto marcate.  E cioè che suggerii loro di essere più distaccati. Che se li avessi mandati a fare lo stage in una redazione non avrebbero dovuto essere etichettabili, ma neutri. Perché la cronaca è neutra.

 

Lui rispose che avrebbe abbandonato il trash. Sinceramente non gli diedi fiducia.

Credo che proprio il confronto con i miei studenti, ragazzi straordinari e molto preparati, tutte quelle domande di giovani perplessi per le sue risposte, lo abbiano portato a riflettere e a ricordare il suo percorso di formazione e a tornare se stesso dopo l’ubriacatura data dallo show-business. Un percorso di formazione e di crescita abbandonato per lo spettacolo. Ma i soldi facili a volte confondono.

 

Poi cosa fece Casalino?

conte casalino 1

Effettivamente non andò più in programmi a recitare ruoli discutibili. Non so come, riuscì ad avere una trasmissione a Telelombardia, “Buongiorno Lombardia” molto seguita da anziani, persone semplici che condusse per anni alzandosi alle 4 della mattina. E la portò avanti molto bene, cercando di fare inchieste ed approfondimenti a cui mi invitò spesso. Fece il praticantato giornalistico e passò anche con un voto molto alto all’esame da professionista.

ROCCO CASALINO FERRAGOSTO

 

Cosa è cambiato, secondo te, dopo questa polemica?

Secondo me, è un po’ come se gli avessero sparato con un cannone caricato a salve. Un gran rumore e poi nulla. Casalino dopo questo tiro incrociato, da cui è uscito indenne e forse addirittura rafforzato, è come se si fosse immunizzato dal suo passato. Una specie di cura omeopatica. Spero per lui che sia più accorto in futuro. Perché d’ora in poi solo il futuro potrà creargli problemi. Il passato ormai è alle spalle. Dietro le spalle ed inoffensivo.

ROCCO CASALINOROCCO CASALINO PARLA DEL SUO PENEROCCO CASALINO

Ultimi Dagoreport

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...