COSTA DISCORDIA! FINCANTIERI IMPALLINA I COMPAGNI TOSCANI: IL RELITTO DELLA CONCORDIA DEVE ANDARE A PALERMO, IL PORTO DI PIOMBINO NON SARÀ MAI PRONTO IN TEMPO!

Geraldine Pedrotti per "La Repubblica - Palermo"

Il luogo migliore dove smantellare la Costa Concordia dovrebbe essere Palermo: qui il relitto sarebbe ridotto all'osso e trainato poi in Turchia per la demolizione definitiva. Il porto di Piombino, principale concorrente dei Cantieri navali di Palermo nella partita milionaria per l'accaparramento della nave affondata nel gennaio dell'anno scorso, «non è assolutamente in grado di accogliere il relitto per oggettive gravi carenze strutturali», per rimediare alle quali servirebbero almeno tre anni.

È quanto scrive Fincantieri in un documento riservato indirizzato al ministero dello Sviluppo economico. Un'analisi elaborata dall'azienda di Stato su richiesta dello stesso dicastero, e che illustra tempi e modi in cui il relitto della nave da crociera dovrebbe essere raddrizzato, trainato verso il porto di destinazione e smantellato. La rotazione dello scafo dovrebbe essere completata già a settembre, poi «il sito destinato a ricevere il relitto - si legge nel documento - dovrà essere pronto entro dicembre 2013 o gennaio 2014, al più tardi».

Tempi contingentati in una partita da 500 milioni di dollari che vede contrapposti da mesi il porto di Piombino, in Toscana, logisticamente più vicino all'Isola del Giglio ma sprovvisto delle infrastrutture necessarie per demolire la nave, e i Cantieri navali di Palermo, gli unici in Europa a possedere un bacino tanto grande da ospitare il colosso lungo 290 metri. Un gioco in cui è alta la pressione politica affinchè la commessa vada al porto toscano, come risarcimento del danno causato alla regione dall'incidente.

Talmente alta che il governo nazionale ha già dato l'ok al finanziamento da 110 milioni di euro per i lavori di adeguamento del piccolo porto, necessari a creare tutte le infrastrutture necessarie ad accogliere la nave. Lavori non ancora partiti e per i quali Fincantieri, nel report, stima una durata di circa tre anni. Un tempo troppo lungo considerato che, sempre secondo l'azienda, una volta rotato lo scafo dovrà entrare in porto entro tre mesi per evitare di subire nuovi danni.

«La nostra esperienza - dice Fincantieri nel documento - ci induce a rilevare che la tempistica usuale per la realizzazione di un grande bacino e di infrastrutture del tipo di quelle ipotizzate ex novo per il porto di Piombino si aggira in non meno di tre anni tra completamento dello studio, esecuzione del progetto, tempi di approvazione del Genio civile e degli altri enti preposti, inclusa la Corte dei conti».

Come ipotesi migliore, quindi, Fincantieri indica Palermo: qui la nave sosterebbe tre mesi, il tempo necessario per richiudere la falla e svuotare l'interno del relitto, operazione che darebbe lavoro a circa 200 operai dell'azienda, attualmente in cassa integrazione. Lo smantellamento, invece, avverrebbe in un cantiere mediterraneo, probabilmente turco, dove i costi di manodopera sono di gran lunga minori rispetto a quelli italiani. Su questa opzione, sottolinea Fincantieri, ci sarebbe già la disponibilità del pool di assicuratori britannici che hanno in mano l'intera operazione di rimozione della nave.

«Palermo è senza dubbio la scelta più adatta - sottolinea il deputato del Pd Davide Faraone - ma rischiamo di perdere la commessa perché, mentre la Regione Toscana fa pressione da mesi, dalla Sicilia nessuno, né Crocetta né Orlando, sta spendendo una parola sulla vicenda».

Critiche che arrivano anche dal mondo sindacale. «Registriamo la totale incapacità del governo Crocetta nella gestione della questione - attacca Francesco Foti, della Fiom - continuando cosi è evidente che la Concordia finirà a Piombino, nonostante sia una scelta contraria a ogni logica».

 

COSTA CONCORDIA RIPRESA DA UN DRONE COSTA CONCORDIA RIPRESA DA UN DRONE COSTA CONCORDIA RIPRESA DA UN DRONE COSTA CONCORDIA RIPRESA DA UN DRONE COSTA CONCORDIA FINCANTIERICrocettaRosario Crocetta

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…