kyriakos mitsotakis stefanos kasselakis

“FINIRE COME LA GRECIA? MAGARI” – IL DIRETTORE DEL “FOGLIO”, CLAUDIO CERASA, IN SOLLUCCHERO PER LA SITUAZIONE POLITICA DI ATENE: “HA UN PREMIER CONSERVATORE CHE NON SI ISPIRA A TRUMP, CHE NON HA PAURA DELLA GLOBALIZZAZIONE, CHE NON HA TIMORE DEL RIGORE. UN PAESE CHE CRESCE E CHE ABBATTE IL SUO DEBITO, E ORA UN LEADER DI SINISTRA, STEFANOS KASSELAKIS, PRO CRESCITA E NEMICO DEL CIRCO MEDIATICO GIUDIZIARIO…”

Estratto dell’articolo di Claudio Cerasa per “il Foglio”

 

claudio cerasa foto di bacco (2)

Finire come la Grecia? Magari. La storia di Stefanos Kasselakis, ormai, la conoscerete. Uomo della finanza. Ex trader di Goldman Sachs. Ricco. Giovane. Outsider. Gay. Fisicato. Sposato con un infermiere americano.

 

E diventato domenica scorsa, a sorpresa, il leader del partito che fu di Alexis Tsipras e, ancora prima, anche di Gianis Varoufakis: Syriza. Obiettivo: realizzare “una grande tenda”, accogliere sotto l’ombrello del suo partito tutte le forze della sinistra, costruire un partito democratico “sul modello americano”, andare a conquistare “gli elettori di centro”. […]

 

stefanos kasselakis 3

Difficile da dire se il nostro eroe Kasselakis avrà la capacità di costruire il sogno di cui la Grecia ha disperatamente bisogno. Più facile dire invece che la Grecia di oggi è sempre più simile a un sogno per chi coltiva il desiderio […] di avere una politica un po’ meno interessata alla propaganda e un po’ più interessata alla crescita del paese.

 

Ha un premier conservatore che non si ispira a Trump, che non ha paura della globalizzazione, che non ha timore del rigore, che non ha retropensieri sull’Europa e che usa i pochi spiccioli a disposizione nelle leggi di bilancio […] per scommettere su tagli alle aliquote delle imposte sulle società. Ha un rendimento dei propri titoli decennali che dallo scorso maggio è sceso sotto quello degli analoghi titoli italiani di circa 40-50 punti base.

 

kyriakos mitsotakis vittoria elezioni 25 giugno 2023

[…] È uno dei paesi che ha registrato la crescita del pil più alta, nell’Eurozona, nel secondo trimestre […]. Tra quattro anni, infine, il debito pubblico della Grecia sarà pari al 135,2 per cento del pil, arrivando a una quota che renderà il debito pubblico italiano il più pesante d’Europa (139,4 secondo le ultime stime dell’Ocse).

 

A tutto questo, ora, si aggiunge anche l’ascesa, alla guida della sinistra greca, di un moderato progressista che […] non solo sogna di mettere al servizio del suo paese le competenze acquisite da uomo della finanza, ma sogna anche di combattere le diseguaglianze attraverso le leve della crescita.

 

stefanos kasselakis 4

E per crescere come la Grecia meriterebbe, ha detto Kasselakis, una delle leve più importanti indovinate qual è? “Portare avanti riforme drastiche del sistema giudiziario, attraverso l’imposizione di un termine decisionale di tre anni per le controversie commerciali […]”.

 

In sintesi: basta perdite di tempo dei tribunali, basta pieni poteri dei pubblici ministeri. Risultato? L’equivalente dell’Anm greca (l’Unione dei giudici e dei pubblici ministeri: Ede) da mesi ha preso di mira Kasselakis. […]

 

Un premier conservatore europeista e anti trumpiano, un paese che cresce e che abbatte il suo debito, un leader di sinistra pro crescita e nemico del circo mediatico giudiziario. Finiremo come la Grecia? Magari.

stefanos kasselakis 2kyriakos mitsotakis vittoria elezioni 25 giugno 2023. kyriakos mitsotakiskyriakos mitsotakis al seggio giorgia meloni in grecia con kyriakos mitsotakis 2stefanos kasselakis 6

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…