lorenza fruci giuliano pacetti virginia raggi

FORSE ABBIAMO TROVATO UN LAVORO PER VIRGINIA RAGGI: IL NAVIGATOR PER I “SUOI” DIRIGENTI DISOCCUPATI - IN CAMPIDOGLIO FANNO LE VALIGIE ASSESSORI E DIPENDENTI DELLO STAFF DELL’EX SINDACA, CHE INVECE HA GIÀ PORTATO VIA GLI SCATOLONI DOPO IL PRIMO TURNO- ALCUNI ANDRANNO IN PENSIONE, PER ALTRI, COME PER IL CAPOGRUPPO GIULIANO PACETTI, È PRONTO IL PARACADUTE IN REGIONE- L’ADDIO DI LORENZA FRUCI, L’ESPERTA DI BURLESQUE NOMINATA DIECI MESI FA ASSESORE ALLA CULTURA

VIRGINIA RAGGI

1 - E RAGGI FA GLI SCATOLONI I 5S: CERCHIAMO LAVORO

Francesco Pacifico per "il Messaggero"

 

Virginia Raggi, le sue stanze al piano nobile di Palazzo Senatorio, le ha già liberate da un paio di settimane. Tutto è stato quasi inscatolato. Non si sono dimostrati così celeri e previdenti il suo staff e quelli degli assessorati principali. Ieri, per esempio, dovevano tornare in Campidoglio gli addetti dell'ufficio stampa, dipendenti di Roma Capitale, fino a qualche giorno ospitati negli uffici di via Barberini.

 

VIRGINIA RAGGI MEME

Ma hanno trovato le scrivanie ancora occupate dai colleghi chiamati dalla ex maggioranza a occuparsi della comunicazione della giunta. E che, con il contratto scaduto, devono trovarsi un altro lavoro. Attimi di imbarazzo, qualche lieve tensione, ma poi tutti si sono guardati e si sono sorrisi, perché come avviene quando finisce un'era e ne inizia un'altra, nessuno ha voglia di infierire.

 

Alla fine della settimana s' insedierà in Campidoglio Roberto Gualtieri. Ma l'attesa del nuovo che subentra non sembra rompere la monotonia burocratica del Palazzo. Certo, da ieri, fa da colonna sonora nei corridoi il rollio dei trolley di chi libera l'ufficio, stracolmi di carte, soprammobili, ricordi, di cinque anni di vita che presto saranno dimenticati. Per il resto, prevale l'istinto di conservazione.

 

virginia raggi roberto gualtieri 1

Racconta un dirigente di prima fascia: «La maggior parte di noi è entrata ai tempi di Veltroni. I colleghi sui quali ha puntato la sindaca Raggi, come la direttrice generale Gabriella Acerbi o il segretario generale Pietro Paolo Mileti, o sono già in pensione o sono prossimi. Noi qui siamo e qui resteremo anche dopo Raggi e dopo Gualtieri. Forse l'unica incognita è legata al fatto se dalla Regione arriverà davvero Albino Ruberti (capo di gabinetto di Nicola Zingaretti, ndr): qualcuno se lo porterà con sé da lì...».

albino ruberti

 

Per il resto, intorno alla statua di Marco Aurelio, i travet cercano gli angoli più nascosti per la pausa pranzo; i vigili sembrano più interessati a controllare i pochi turisti presenti; la macchina amministrativa funziona a filo di gas. La stessa sindaca, che viene ogni mattina per sbrigare la normale amministrazione, sta ultimando i saluti ai vari staff.

 

L'ADDIO DEGLI EX

Sono invece già spariti i grillini, padroni di casa negli ultimi cinque anni. Sia i politici sia gli apparatcik: molti dovranno trovarsi un lavoro. A inizio mese la sindaca ha provato ad approvare una delibera per nominare i collegi sindacali delle partecipate, ma il segretariato l'ha fermata.

VIRGINIA RAGGI IN CONFERENZA STAMPA DOPO LA SCONFITTA

 

Negli stessi giorni ha chiesto al M5S nazionale di portarsi, visto il ruolo di garante degli eletti, un gruppetto di suoi ex staffisti, giovani e con figli a carico. Un altro no. Racconta Eleonora Guadagno, consigliera uscente: «Io tornerò a fare l'architetto, poi darò una mano ai miei colleghi rieletti. Ma per riprendere l'attività, ci vorrà tempo».

 

Aggiunge Giuliano Pacetti, ex capogruppo e anche lui non rieletto: «Io riprenderò il mio percorso: sono nello staff dell'assessore Corrado in Regione, ma questo è lavoro non c'entra con la politica.

 

VIRGINIA RAGGI SCONFITTA ALLE AMMINISTRATIVE - MEME

Ho alcune attività di somministrazione fuori Roma e nella mia vita ho fatto tante cose. A me come a tutti i miei ex colleghi, servirà un periodo di assestamento, perché negli ultimi cinque anni abbiamo lavorato in Consiglio anche 12 ore al giorno».

 

Lorenza Fruci, nominata dieci mesi fa assessore alla Cultura, è contenta di riprendere la sua vita di «organizzatrice di eventi culturali. Sto preparando un festival sui documentari dell'arte. Collaborare di nuovo con il Comune? Perché no? Intanto mi basterebbe che il mio successore portasse avanti alcuni miei progetti come il Caput mundi».

 

2 - RAGGI, SCATOLONI PREPARATI GIÀ DOPO IL PRIMO TURNO

Andrea Managò per il “Corriere della Sera - ed. Roma”

 

Giuliano Pacetti 1

Gli scatoloni Virginia Raggi li ha già chiusi e fatti portare via la settimana scorsa, dopo la sconfitta al primo turno. Dentro i ricordi raccolti nel corso di cinque anni tiratissimi trascorsi in Campidoglio: appunti personali, oggetti regalati dai supporter, disegni fatti da bambini durante il periodo più buio della pandemia di Covid. Il grande cuore plastificato con la scritta «Non sei sola», ricevuto in dono dai sostenitori, che a febbraio 2017, pochi mesi dopo l'insediamento, si erano riuniti in piazza del Campidoglio sotto alle sue finestre.

 

lorenza fruci

Un presidio organizzato in uno dei momenti politicamente più scottanti della consiliatura, con la maggioranza in fibrillazione poche settimane dopo l'arresto del fidato dirigente Raffaele Marra. Altra stagione politica, altro M5s.

 

Ora la sindaca attende solo che l'ufficio elettorale dichiari eletto il suo successore, Roberto Gualtieri, esponente di quel Pd col quale a Roma né lei né il Movimento sono mai riusciti a dialogare viste le divergenze maturate negli anni di governo in Comune. Ieri la Raggi si è recata in ufficio di mattina per il disbrigo di eventuali affari correnti.

Giuliano Pacetti Virginia Raggi

 

Ha salutato una serie di dirigenti apicali di Palazzo Senatorio, dal segretario generale all'avvocatura fino al cerimoniale. Poi si è intrattenuta per uno scambio di chiacchiere con alcuni dipendenti. Tra oggi e domani potrebbe arrivare la proclamazione di Roberto Gualtieri e Raggi dovrà lasciare l'ufficio ad affaccio sui Fori Imperiali. L'unico del complesso monumentale ad avere un balconcino con vista sulle rovine dell'antica Roma.

 

Uno dei luoghi di lavoro più suggestivi al mondo. Quello stesso ufficio dove, per sua stessa ammissione, la sindaca ha anche dormito qualche ora la notte prima della demolizione di alcune case del clan Casamonica al Quadraro. Uno dei gesti che più ha rivendicato della sua amministrazione. Ora l'ex sindaca occuperà uno scranno in Assemblea capitolina, tra i banchi della Civica a suo nome o con il Movimento.

roberto gualtieri virginia raggi

 

Prima del voto, quando le chiedevano cosa avrebbe fatto se non fosse stata rieletta, aveva ricordato la sua professione di avvocato che potrebbe riavviare. Tra gli ex assessori e consiglieri filtra un misto tra rabbia - in alcuni casi anche verso le scelte politiche nazionali del Movimento - e scarsa elaborazione della sconfitta elettorale. La maggior parte non è stata rieletta, della vecchia giunta resteranno in Aula solo Linda Meleo e Antonio De Santis.

 

lorenza fruci compagna della raggi

Ieri l'ex vice sindaco Pietro Calabrese, per lui appena 445 voti, ha postato sui social una foto assieme alla sindaca in fascia tricolore di fronte ad alcuni dei 900 nuovi bus Atac acquistati nella consiliatura. Altri hanno proseguito con cartoline Facebook sui risultati raggiunti, magari relative a una semplice aiuola. Tra gli ex consiglieri serpeggia malumore per le scelte di alcuni del gruppo, come ad esempio all'indirizzo di Paolo Ferrara (rieletto), che ha subito aperto alla collaborazione con la nuova maggioranza. I percorsi politici e umani di molti pentastellati romani si sono incrociati una dozzina di anni fa, agli albori del M5S. «Il Movimento si deve dare una scossa», chiosa il marito della sindaca Andrea Severini.

lorenza fruciLORENZA FRUCI A L ARENA DI GILETTIroberto gualtieri virginia raggiGiuliano Pacetti

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…