matteo salvini renzi sergio mattarella giorgia meloni

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA NON VALE UNO SCONTRO ISTITUZIONALE – FRANCESCO VERDERAMI: “GIORGIA MELONI HA ALTRE PRIORITÀ E SONO MOLTE LE RAGIONI CHE LA INDUCONO A TENERE SALDO IL RAPPORTO CON IL QUIRINALE” - LA PREMIER HA BISOGNO DI TEMPO, DEVE GESTIRE I CASI LA RUSSA-SANTANCHÈ E I MOVIMENTI DI SALVINI, CHE NON VEDE L'ORA DI INDEBOLIRLA  – LE MANOVRE DI RENZI PER LE EUROPEE: UNA LISTA CHE METTA INSIEME GLI “EUROPEISTI” DA FORZA ITALIA A ITALIA VIVA. LETIZIA MORATTI HA GIÀ INIZIATO A SONDARE I BERLUSCONES, E MATTEONZO NE HA PARLATO CON MELONI…

Estratto dell’articolo di Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”

 

giorgia meloni alfredo mantovano adolfo urso sergio mattarella

[…] non è alle viste un’immediata revisione sistemica della giustizia. È il governo a prender tempo. La decisione del Guardasigilli di presentare un disegno di legge complessivo «entro fine anno» ha avuto l’effetto di bloccare alla Camera i lavori in commissione sulla separazione delle carriere.

 

Fratelli d’Italia è l’unico partito a non aver depositato una proposta di legge sulla materia. E quanto al resto, come la riforma del Csm, a sentire un esponente dell’esecutivo «al ministero stanno vincendo i magistrati che sono in maggioranza nella commissione delegata a redigere il testo».

 

giorgia meloni carlo nordio

Insomma, la palla è in tribuna. Se e quando verrà rigiocata «dipenderà dall'indirizzo politico che vorrà dare Meloni», spiega un rappresentante del governo. Ma in questo frangente la premier ha altre priorità e sono molte le ragioni che la inducono a tenere saldo il rapporto con il Quirinale, a condividere la necessità di tenere bassa la tensione.

 

[…] I casi giudiziari che hanno colpito il suo partito, l’approccio cattedratico di Nordio su temi sensibili per un Guardasigilli e il gioco antagonista di Salvini, la inducono a una linea di prudenza. Ha bisogno di tempo. «Da Vilnius ha iniziato intanto a rimettere ordine in casa», secondo un dirigente di FdI. Dove l’anima giustizialista si affaccia quando si parla di separazione delle carriere: «Farebbe confusione...».

 

lotta continua meme su giorgia meloni e matteo salvini by edoardo baraldi

Eppoi Meloni deve gestire le manovre dell’alleato leghista, che — raccontano dal Consiglio dei ministri — «nei giorni pari fa il forcaiolo e nei giorni dispari si riscopre garantista». Ieri era un giorno dispari: avendo compreso che sulla giustizia si andrà per le lunghe, Salvini ha definito la riforma «un’urgenza per il Paese. Conto che si passi il prima possibile dalle parole ai fatti».

 

Il suo approccio situazionista ha un obiettivo: smarcarsi dalla premier, lasciare che si logori e porla davanti a un bivio. Nel caso in cui mirasse infatti a varare il premierato, suggellandolo con un referendum, Meloni dovrebbe decidere se sobbarcarsi anche un referendum sulla separazione delle carriere, assai meno popolare.

 

MATTEO RENZI GIORGIA MELONI

La giustizia può produrre reazioni a catena più o meno involontarie nel quadro politico: si vedrà come reagirà Forza Italia in caso di stallo della riforma. C’è un motivo quindi se Renzi ha deciso di spostarsi nella commissione Giustizia al Senato, e se da giorni difende la memoria berlusconiana dalla magistratura.

 

Nel Palazzo è in atto da qualche tempo un’operazione in vista delle urne l’anno prossimo. Al grido di «centristi d’Italia unitevi» si ragiona attorno a una lista che metta insieme gli «europeisti» da Forza Italia a Italia viva, passando per formazioni regionali e movimenti cattolici nazionali, come quello riunito ieri da Fioroni. Renzi, visti i ripetuti «no» di Calenda a varare una lista unica per le Europee, ha risposto alle sollecitazioni con un «ragioniamoci».

 

CARLO CALENDA - LETIZIA MORATTI - MATTEO RENZI

Sembra un’ipotesi irrealistica, perché — sfruttando il proporzionale — dovrebbe mettere insieme pezzi di maggioranza e di opposizione, espressione peraltro di famiglie europee differenti. E in più Tajani, che oggi assumerà la guida di Forza Italia, ha fatto sapere di essere contrario. Eppure qualcosa si muove, se è vero che Moratti si è incaricata di sondare la famiglia Berlusconi e Renzi ne ha fatto cenno con Meloni.

 

Sarebbe un’operazione «non ostile» nei riguardi della premier, alla quale sia Moratti (durante la convention di Assolombarda) sia Fioroni (alla riunione di Tempi Nuovi) hanno lanciato chiari segnali concilianti. Lo snodo è Forza Italia. Ma per Meloni ritrovarsi sull’uscio Renzi non dev’essere tranquillizzante […]. C’è già Salvini, c’è la giustizia, c’è tutto il resto. C’è già la campagna elettorale.

GIORGIA MELONI CARLO NORDIO SALVINI MELONI IRONIA SU FAZIOMATTEO SALVINI GIORGIA MELONI LEGA NORDIO - MEME BY EMANUELE CARLI

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)