renzi ius soli

FUCK IUS! - IL VOTO TEDESCO SEPPELLISCE LO IUS SOLI: L'APPUNTAMENTO A PALAZZO MADAMA CON LA LEGGE DOVEVA ESSERE TRA LA FINE SETTEMBRE E LA METÀ DI OTTOBRE, MA I NUMERI NON CI SONO ED È PROBABILE UN ULTERIORE SLITTAMENTO A METÀ DICEMBRE

Marco Conti per “il Messaggero”

 

MANIFESTANTE PRO IUS SOLIMANIFESTANTE PRO IUS SOLI

Non godeva già di ottima salute e dopo il voto tedesco le quotazioni dello ius soli sembrano ancor più in discesa. L'appuntamento a palazzo Madama con la legge doveva essere tra la fine del mese e la metà di ottobre, ma i numeri non ci sono ancora ed è probabile un ulteriore slittamento tra fine novembre e metà dicembre.

 

Ovvero dopo il voto sulla legge di Bilancio. Un calendario già estremamente fluido dovuto al peso che sui sondaggi avrebbe il via libera ad un testo che prevede la cittadinanza italiana per i bambini nati o arrivati in Italia con genitori in possesso di regolare permesso, ma che è percepito come una porta aperta all'invasione.

 

Meglio quindi continuare a rinviare, soprattutto ora che è noto come l'argomento migranti sia stato uno dei motivi principali del corposo arretramento di Angela Merkel alle elezioni di domenica. Un meno 8% dovuto anche alla repentina accoglienza data dalla Cancelliera al milione di siriani provenienti dalla Siria.

IUS SOLI IUS SOLI

 

L'imbarazzante silenzio che ieri ha accompagnato le parole pronunciate dal Presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, in favore dello ius soli, la dicono lunga sulla voglia che c'è nei partiti di affrontare il tema a pochi mesi dal voto. E se mettersi contro il presidente della Cei non conviene ad Ap ma nemmeno a M5S, Lega e FI, anche i favorevoli (Pd, SI e Mdp) hanno preferito sorvolare.

 

Diverse sono invece le valutazioni che si possono fare su se e come cambierà l'agenda europea dopo il voto tedesco e, soprattutto, dopo la composizione del governo. I tempi si annunciano lunghi e difficilmente il quadro si comporrà prima del 15 ottobre, giorno nel quale si tornerà a votare in Bassa Sassonia, il secondo land più popoloso della Germania.

 

IUS SOLI    IUS SOLI

IL WEB

Giovedì sera a Tallin si riunirà il Consiglio europeo. Argomento l'agenda digitale, compresa la web-tax, ma è probabile che i Ventisette faranno anche il punto su quella riforma dell'Europa che sarebbe dovuta partire dopo le elezioni tedesche. Oggi Macron alla Sorbona illustrerà il pacchetto di riforme che ritiene necessarie. Sul fronte dei migranti il voto tedesco non dovrebbe cambiare molto.

 

IUS SOLIIUS SOLI

La Germania ha già fatto il suo dovere sul fronte dei ricollocamenti ed è logico che continui a pretendere altrettanto dai paesi del Nord Europa. In attesa della riforma di Dublino, ieri è stato il commissario Ue all'immigrazione Avramopoulos, a ribadire che si andrà avanti con il sistema delle quote e anche la Merkel ieri ha fatto sapere che «Afd non influenzerà la politica sui migranti», lasciando intendere che Berlino spingerà anche sulla riforma del trattato di Dublino e terrà fede alla linea condivisa con Italia e Francia della chiusura dei corridoi di accesso e degli investimenti in Africa. Resta «l'incognita», come la definisce il sottosegretario alla Ue Sandro Gozi, sull'atteggiamento che Berlino avrà nel portare avanti l'agenda economica (unione bancaria, ministro delle finanze Ue, budget Ue per investimenti).

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