banche

TANTO FUMO, POCO ARROSTO: LA COMMISSIONE SULLE BANCHE NON MANGIA IL PANETTONE – SE LE CAMERE VENGONO SCIOLTE IL 20/12, L’ORGANISMO SI RIDURRA’ IN UN’INUTILE SFILATA DI “SECONDE FILE”: PROPRIO COME VOLEVANO MATTARELLA E DRAGHI. RENZI CON UN PUGNO DI MOSCHE (SE NON PEGGIO) 

 

R.E. per la Verità

 

pierferdinando casini (2)

Le ultime scelte della commissione d' inchiesta sulle banche raccontano una fretta di fondo. Tra i banchi gira una voce che ancora non ha troppi fondamenti ma che sta ridefinendo l' agenda. Il 20 di dicembre, ovvero prima della pausa natalizia, le Camere potrebbero essere sciolte. Prima conseguenza sarebbe il voto. Probabilmente a marzo. Seconda conseguenza, i lavori della commissione presieduta da Pier Ferdinando Casini si interromperebbero prima del taglio del panettone.

padoan montepaschi

 

Da qui la scelta di ascoltare cinque ministri delle Finanze: si tratta di Giulio Tremonti, Mario Monti, Vittorio Grilli, Fabrizio Saccomanni e Pier Carlo Padoan, chiamati a fornire la loro versione sulle crisi bancarie dell' ultimo quinquennio. La proposta sarebbe partita proprio dallo stesso Casini. Sul fronte del calendario, fino al 26 novembre la bicamerale si occuperà di Banca Mps (oggi è atteso il capo della Procura di Siena, Salvatore Vitello, e venerdì il colonnello della Guardia di Finanza, Pietro Bianchi).

 

la morte di david rossi mps 7

Nel frattempo il fronte dell' inchiesta senese si è arricchito di due nuovi fascicoli. Si tratta di modelli 45 (senza indagati, ndr) che gli inquirenti hanno avviato per verificare se nelle testimonianze diffuse dalla stampa e relative alla morte del funzionario della comunicazione, David Rossi, ci sia qualcosa di vero che possa sostenere la tesi dell' omicidio.

 

Per quanto Casini abbia espresso il generale auspicio che ad essere auditi siano coloro che erano responsabili all' epoca in cui si sono verificati i fatti, ancora non è stato deciso niente in merito alla possibilità di chiamare di fronte alla commissione in ultima istanza anche il presidente della Bce, Mario Draghi, che all' epoca del famoso acquisto di Antonveneta da parte di Mps, nel 2007, era governatore della Banca d' Italia.

montepaschi viola profumo

 

«Ritengo che l' atteggiamento delle istituzioni e in particolare di Bankitalia sia di collaborazione istituzionale piena. Ci hanno mandato tanti documenti», ha detto Casini replicando al senatore Andrea Augello di Forza Italia secondo il quale, nel caso delle banche venete, il capo della vigilanza di Via Nazionale avrebbe fornito dei documenti troppo tardi e cioè solo la mattina dell' audizione. La commissione non ha dato ancora nessuna indicazione precisa su chi verrà audito per Banca d' Italia e Consob, ma Casini ha tenuto comunque a precisare che «è auspicabile che ci siano persone che nel momento dei fatti erano protagoniste perché questo agevola il nostro lavoro».

BANCHE VENETE

 

La minoranza spinge però perché arrivino il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, e il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. Poi ci sarà la sfilata di ministri. Ancora nessuna notizia invece su Draghi. «Non abbiamo preso ancora una decisione» si è limitato a dire il vice presidente Renato Brunetta ieri al termine dell' audizione in cui sono state sentire le associazioni dei consumatori.

ghizzoni boschi etruria

 

Per i consumatori ieri è stata l' occasione, oltre che per rimarcare che da parte loro i problemi di Monte dei Paschi erano stati più volte segnalati a suo tempo con vari esposti alla procura, anche per chiedere di rendere pubblica la lista degli affidati del Monte, oltre che per ribadire l' importanza di fornire in futuro ai risparmiatori prospetti informativi molto più sintetici e comprensibili.

 

Ultimo argomento, che continua a essere tabù, sfiora il crac Etruria. Il M5s ha chiesto ufficialmente l' audizione di Federico Ghizzoni. L' ex ad di Unicredit potrebbe inguaiare Maria Elena Boschi e dimostrare l' interessamento diretto dell' ex ministro alle sorti della banca di cui il babbo era vice presidente.

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