LA “GAZZETTA” ACCUSA DE LAURENTIIS DI ESSERE TRA I “MANDANTI MORALI” DEI FISCHI PARTENOPEI ALL’INNO DI MAMELI - AURELIONE REPLICA CON UN DURISSIMO COMUNICATO CHE SCOMPARE DAL SITO DOPO POCHE ORE (ECCOLO) - ADINOLFI IL BLOGGER SINISTRATO SI INDIGNA PER GLI INSULTI DELLA DUCIONA E POI SFORNA UN TWEET ANTI-NAPOLI - DE MAGISTRIS: CHI PASSA AI GIORNALI LE CARTE DELLA CORTE DEI CONTI?...

Carlo Tarallo per Dagospia

1- Calciomarcio ma non solo: nel giorno in cui Napoli guarda con apprensione agli sviluppi dell'inchiesta sul calcioscommesse, temendo novità clamorose anche dalla Torre delle Manette, ecco che esplode (come Dagoanticipato) la guerra totale tra Aurelio De Laurentiis e la Gazzetta dello Sport. ‘O Presidente, dal sito ufficiale della Ssc Napoli, annuncia la querela nei confronti della rosea, definita "schiava dei grandi club". Nel mirino un pezzo di Luigi Garlando su Sportweek, il settimanale sportivo Rcs.

A far andare su tutte le furie De Laurentiis, un passaggio in particolare: "Se, a metà dell'anno accademico - scrive Sportweek - disserti: la Nazionale rompe le scatole, ci porta via i giocatori e contrasti il valore dell'identità nazionale, è più facile che poi una curva intera all'Olimpico fischi l'inno durante la finale di Coppa Italia". Aurelione tra i "mandanti morali" della megafischiata all'inno da parte dei tifosi partenopei domenica 20 maggio all'Olimpico? Apriti cielo!

"Si tratta di un'accusa gravissima - scrive la società - piena di livore (come tutto l'articolo) che lascia basiti e perplessi, rispetto ai danni che affermazioni di questo tipo possono creare in momento delicato come quello che sta vivendo l'Italia". Giallo questa mattina: sul sito ufficiale non c'è più il comunicato con l'annuncio della querela. Ma una fonte interna alla società rivela: "La palla passa ai legali, stanno verificando se ci sono gli estremi della diffamazione. In ogni caso, querela o no, pensare che i fischi dei tifosi siano stati provocati da De Laurentiis è incredibile....".

2- Megabordello tipo Vaticano stamattina al Comune di Napoli: al narcisindaco Luigi De Magistris non è andata giù la pubblicazione semi-integrale su Repubblica Napoli della nota della Corte dei Conti che paventa il rischio-dissesto. E si scatena Gigginoleaks! Chi è il "corvo" che ha passato le carte a Repubblica? Sospettissimi su due assessori: Riccardo Realfonzo (Bilancio) e Pino Narducci (Sicurezza). Chi sarà la ‘gola profonda'? Ah saperlo...

3- Alzi la mano chi conosce Mario Adinolfi, blogger Pd in cerca di candidatura al Parlamento! Trattasi di smanettatore sinistrato sui social network, che due giorni fa ha lasciato gli studi di Canale 5 in polemica con Alessandra Mussolini, che gli aveva dato (dieci volte) dell' "ominide"! "Con la parola "ominide" i teorici del nazismo e del fascismo - spiega Adinolfi - legittimarono deportazioni e sterminio di ebrei, persone di colore, zingari, disabili".

Scatta la solidarietà? Macchè: gli addetti ai livori sotto ‘o Vesuvio non sopportano proprio Marietto, che a quanto pare ha un problema personale con i napoletani. Ecco una chicca dal suo profilo twitter: "Tweet della fidanzata di Lavezzi dopo essere stata rapinata: Napoli città di merda. Si può francamente darle torto?". Non solo: anche lunedì scorso, dopo la sconfitta della sua amatissima Juve contro il Napoli, Adinolfi ha avuto da dire la sua sui napoletani: "Le scene dei festeggiamenti a Napoli per la coppetta paiono surreali, evidentemente c'era voglia di fare ammuina. Non si celebra il nulla". Avviso al navigato deputato Andrea Sarubbi (eletto in Campania nel Pd): non sarebbe il caso che prima di continuare a sponsorizzare così fortemente la candidatura alla Camera dell'amico Mario lo si convincesse ad essere un po' meno... legaiolo?

Il tweet antinapoletano di Adinolfi
http://199.59.148.11/marioadinolfi/status/140755712400822272

4- Ultime da Palazzo Passera: per far contento il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, che vorrebbe una modifica al decreto compensazioni, che esclude le Regioni sottoposte a piano di rientro, pare sia necessaria una modifica alla Legge di Stabilità 2012, l'ultimo atto prima delle dimissioni di Berlusconi...

---------------
Documento:
Replica della SSC Napoli all'articolo di Luigi Garlando sul Settimanale della Gazzetta

In merito all'articolo pubblicato sull'inserto settimanale della Gazzetta dello Sport a firma di Luigi Garlando dal titolo "Quelle parole da cinema", la SSCN rileva una serie di inesattezze (una delle quali talmente grave da richiedere l'intervento del nostro ufficio legale) a cui ritiene doveroso replicare.

Nel primo punto da noi contestato, il dottor Garlando, parlando del Presidente Aurelio De Laurentiis, scrive che "l'estate scorsa, al varo del calendario del campionato di serie A, convinto di essere al centro di un complotto, lascio' la sala e inforco ' il motorino di uno sconosciuto...". Chi ha seguito la vicenda sa che al Presidente De Laurentiis era stato assicurato (anche pochi minuti prima del sorteggio) che le squadre impegnate in Champions (quindi tutte, non solo il Napoli) non si sarebbero affrontate a ridosso delle partite europee. Il sorteggio in realta' non recepi' nulla di tutto questo. Non un complotto contro il Napoli, ma la mancanza di accettazione di una richiesta ragionevole.

La seconda inesattezza scritta dal dottor Garlando si legge quando lo stesso riferisce che De Laurentiis, al termine di Napoli-Juventus di Coppa Italia, avrebbe detto che "i giornali sportivi sono schiavi dei grandi club". Doppio rilievo da parte nostra: il Napoli e' un grande club, il Presidente De Laurentiis si riferiva non ai giornali sportivi, ma solo alla Gazzetta dello Sport.

La terza inesattezza va oltre la nostra replica e sara' oggetto di un giudizio in Tribunale. Il dottor Garlando scrive che i fischi all'inno italiano sono anche conseguenza del fatto che, mesi fa, De Laurentiis disse "la Nazionale rompe le scatole, ci porta via i giocatori". Si tratta di un'accusa gravissima, che dovrebbe, in quest'ottica, essere rivolta anche agli altri presidenti di club che espressero, in varie circostanze, un concetto analogo. Un'accusa piena di livore (come tutto l'articolo) che lascia basiti e perplessi, rispetto ai danni che affermazioni di questo tipo possono creare in momento delicato come quello che sta vivendo l'Italia.

 

gazzetta AURELIO DE LAURENTIS MUSSOLINI ALESSANDRA 0eu36 mario adinolfiLUIGI DE MAGISTRIS INVITA AL PACINO A NAPOLIPINO NARDUCCI RICCARDO REALFONZO ANDREA SARUBBI MARIO ADINOLFI

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…