RIBOLLITA POWER! – DOPO LA BOSCHI MINISTRO, LOTTI E LA VIGILESSA DI FIRENZE A PALAZZO CHIGI, IL GIGLIO TRAGICO DI RENZI SI INGROSSA CON IL PAPARAZZO DI RIGNANO E IL PRIMO CONDUTTORE DI COLORE DEL FESTIVAL DI SANREMO: CARLO CONTI! (CHE COLLABORÒ AL PRIMO LIBRO DEL PREMIER)

Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"

Fiorenza dentro da la cerchia antica. Che poi magari non sono tutti fiorentini purissimi perché vengono, come lui, dal contado. L'ultimo arrivato a Palazzo Chigi, o per meglio dire l'ultimo di cui grazie all' Espresso si è saputo, è il fotografo ufficiale e personale di Renzi, Tiberio Barchielli, da Rignano, come il presidente.

Al comune paesello sull'Arno ha dedicato anche un libro di " Immagini del Novecento ". Per il resto, proviene dal paparazzismo regionale toscano, gioie e dolori, fra questi ultimi ebbe a suo tempo qualche problema con Di Pietro in visita a Firenze, e dirige un sito dal titolo al giorno d'oggi non troppo rassicurante: «Gossip blitz» anche se nella rubrica «Hot» i vip appaiono rappresentati con delle graziose stelline sul petto e sul pube.

È possibile che dovendo raffigurare Renzi con i Grandi della Terra (Barchielli l'ha già fatto con Obama, Cameron e Hollande), prima o poi dovrà farsi sostituire a Rignano. Il fotografo personale è una figura delicata e di estrema fiducia, introdotta nei primi anni 80 da Craxi che del suo indimenticato Umberto Cicconi finì per diventare quasi parente (la sorella andò in sposa a Bobo Craxi).

Insomma ritrattisti, mogli e buoi meglio se dei paesi suoi. Però anche sottosegretari e capi del Dipartimento Affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio, che nel caso renziano rispettivamente sono l'onorevole Luca Lotti, per via della bionda chioma detto « i' lampadina », da Montelupo fiorentino, un altro del contado; e poi, quando i magistrati della Corte dei Conti avranno smesso di fare i grulli, sempre al fianco di Matteo arriverà finalmente la dottoressa Antonella Manzione, già dirigente della polizia municipale e direttore generale del Comune di Firenze. La quale Antonella, ribattezzata ovviamente «la Vigilessa», è anche la sorella dell'ex magistrato Domenico, che in quota renziana da un paio di governi fa il sottosegretario al Viminale.

E insomma davvero molte opportunità offre oggi il potere ai fiorentini e ai toscani (ministro Boschi, capolista Bonafè), pure d'adozione o d'impegno ideologico e rottamatorio qual è anche l'imminente consigliere politico presidenziale Giuliano da Empoli, presidente del Gabinetto Viesseux di Firenze ed ex assessore alla Cultura a Palazzo Vecchio.

Da questo punto di vista le recenti nomine negli enti hanno messo a dura prova i giornalisti del ramo costringendoli a riannodare filiere di comando tanto a livello geografico quanto di fundraising Alberto Bianchi, cda Enel; Fabrizio Landi, cda Finmeccanica; Elisabetta Fabri, cda Poste; Marco Seracini, sindaco Eni - come non accadeva forse dai tempi d'oro dei dorotei veneti Rumor-Bisaglia, e poi durante l'epopea del «Clan degli Avellinesi».

E per quanto il Giglio Magico o Ribollita Power consentano elenchi ancora manchevoli, comunque denunciano nel giovane premier una naturale forma di diffidenza per il mondo grande e terribile, una certa attitudine a far valere le antiche amicizie come quella con «Marchino» Carrai, da Greve in Chianti, cui è stata delegata la macchina finanziaria dell'ascesa, poi anche la logistica, cioè procurava e per qualche tempo ha dispensato a Matteo una casa in centro, vedi le recenti polemiche, e al quale paiono ora affidate le cure degli Arcana imperii del renzismo, anche fuori Italia.

In ogni caso pare di scorgere una tendenza a fare tribù che da un lato scopre insicurezza, da un altro suscita sospetto, ma di cui nel mondo tenebroso del potere nessun capo si è mai dovuto troppo lamentare. Stil novo, quindi, come s'intitola la penultima fatica del presidente (Rizzoli, 2012), ma fino a un certo punto - anche nel senso che quando ritornano e convengono le identità municipali le cose non c'è nemmeno il bisogno di chiederle perché arrivano da sole.

Così proprio l'altro giorno s'è appreso che il prossimo festival di Sanremo lo presenterà Carlo Conti, che è certo un prodigio televisivo, però guarda caso è anche fiorentino, fiorentinissimo tifoso dei viola, già nel 1999 collaborava al primo libro di Renzi, da lui ha ricevuto il super-premio "Il fiorino d'oro" e da un po' ha anche un figlio che si chiama Matteo.

 

MATTEO RENZI RENZI, BOSCHI,RENZI E CARLO CONTI RENZI E CARLO CONTI RENZI CARLO CONTI

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...